A 'sto punto ci vuole pure la mia rece su "Takk...", permettetemela...

Sigur Rós "Takk..."
I ghiacci del nord si sono sciolti sotto un nuovo sole.

Alla luce il quarto album dei Sigur Ròs, la band più importante e sorprendente del momento, la più romantica e dolce oggi come oggi. "Takk…" ("grazie") è il titolo del loro ultimo lavoro, un lavoro concepito in totale tranquillità dove la vena artistica dei quattro islandesi liberamente fluttua e crea geometrie perfette con suoni di post rock rarefatto portando a compimento un lavoro più solare del precedente "( )". Passati ad una major rimangono comunque fedeli alla loro linea di musica, sempre più profonda e radicata ormai in un dream pop d’eccellenza. Una maturazione degna dei Radiohead ma questa volta più libera ed emotivamente più sorridente.

Un intro di pochi secondi ed il basso irrompe e rimbomba nella bellissima e struggente Glosoli prima di arrivare all’estrema dolcezza e vivacità romantica di Hoppipolla. Abbandonata l’hopelandic di "( )" Jonsi ci parla di personaggi fuori dal tempo e dallo spazio, ci racconta di fiabe visionarie, un nuovo viaggio nella terra dei ghiacci. Sé Lest sembra una fotografia dell’Islanda, un crescere di emozioni da lasciare senza fiato dove piano piano un leggero vento nordico ti soffia lungo la schiena, momento magico del disco che continua con l’incantevole Saeglopur, una sorta di ambient music pizzicata ancora una volta dalla voce squillante di Jonsi. Emozionanti Milanò e Gong sono la parte più vicina all’album precedente. La prima registrata proprio a Milano nel 2001 da un intuito iniziale del quartetto al femminile delle Amina prima del concerto, la seconda provata e presentata nel tour del 2002. L’encomio è lasciato alla bellissima Heysatan, quattro minuti di solo voce accompagnata da un piano e fiati. Un capolavoro emozionale, un’opera unica.

Elenco tracce testi e samples

01   Takk... (01:57)

02   Glósóli (06:15)

Nú vaknar þú
Allt virðist vera breytt
Eg gægist út
En er svo ekki neitt

Ur-skóna finn svo
A náttfötum hún
I draumi fann svo
Eg hékk á koðnun?

Með sólinni er hún
Og er hún, inni hér

En hvar ert þú....

Legg upp í göngu
Og tölti götuna
Sé ekk(ert) út
Og nota stjörnurnar
Sit(ur) endalaust hún
Og klifrar svo út.

Glósóli-leg hún
Komdu út

Mig vaknar draum-haf
Mitt hjartað, slá
Ufið hár.

Sturlun við fjar-óð
Sem skyldu-skrá.

Og hér ert þú...

Fannst mér.....

Og hér ert þú
Glósóli.....

Og hér ert þú
Glósóli.....

Og hér ert þú
Glósóli.....

Og hér ert þú

03   Hoppípolla (04:28)

Brosandi
Hendumst í hringi
Höldumst í hendur
Allur heimurinn óskýr
Nema þú stendur

Rennblautur
Allur rennvotur
Engin gúmmístígvél
Hlaupandi inn í okkur
Vill springa út úr skel

Vindurinn
Og útilykt af hárinu þínu
Eg lamdi eins fast og ég get
Með nefinu mínu

Hoppípolla
I engum stígvélum
Allur rennvotur (rennblautur)
I engum stígvélum

Og ég fæ blóðnasir
En ég stend alltaf upp
(Hopelandic)

Og ég fæ blóðnasir
Og ég stend alltaf upp
(Hopelandic)

04   Með blóðnasir (02:17)

Instrumental

05   Sé lest (08:40)

[i see a train]
(hopelandic)

06   Sæglópur (07:38)

á lífi
Kominn heim
Sæglópur
á lífi
Kominn heim
það kemur kafari

07   Mílanó (10:25)

Instrumental

08   Gong (05:33)

[gong]
(hopelandic)

09   Andvari (06:40)

Instrumental

10   Svo hljótt (07:24)

[so quietly]

11   Heysátan (04:09)

Heysátan
Höfðum þau hallí ró
En ég sló
Eg sló tún
Eg hef slegið fjandans nóg
En ég sló
Heysátan
Þá fer að fjúka út
Ut í mó.. (ég dró)
Heyvagn á massey ferguson
Því hann gaf undan
Og mér fótur rann... Andskotann
Eg varð undan
Og nú hvíli hér
Með beyglað der
Og sáttur halla nú höfði hér

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Altre recensioni

Di  Totisque

 "Le emozioni sono paragonabili a quelle di una goccia di rugiada pronta a cadere da un petalo di giglio: semplici, purissime."

 "Takk... trasmette luce, ombre, malinconia, felicità. Quando finisci di ascoltarlo, lo rimetti per ricominciare la fiaba."


Di  Giordyboy

 E’ un disco senza via di scampo, che ti corre dietro e prima o poi ti prende, non esiste l’illusione di farcela, di scappare.

 Da quando sono tornato ho il cuore a pezzi e l’anima che sanguina... ma mi sembra di essere felice.


Di  Alex1965

 La bellezza della musica dei Sigur Rós è impalpabile; il loro successo inspiegabile.

 Droga per le orecchie, per la mente, per il cuore. Semplicemente: la miglior band del pianeta!!!


Di  Morizot1

 I Sigur Rós hanno studiato, migliorando la tecnica. Perdendo un po' della loro naturalezza e spontaneità.

 Malgrado tutto, non nostalgia, perché dal vivo sprigionano una forza vitale di un'energia incontenibile.


Di  The Punisher

 Qui tutto è già stato detto (e li ringraziamo enormemente per questo) ma dov'è la novità?

 Meno genio e più artigianalità: darei un 4 a quello che rappresentano, ma un 2 al valore intrinseco dell'album.