La logica direbbe che prima si dovrebbero ascoltare i lavori più vecchi per poi continuare con i successivi, ma io faccio il contrario e dopo il meraviglioso "V: The New Mythology Suite" mi butto sull'ormai datato "The Divine Wings of Tragedy" che tanti fan symphony xiani amano alla follia.

Era il lontano 1997 quando il quintetto americano sfornò quest'album, beh, che dire, molto ma molto ben fatto: sonorità più dure rispetto al successivo "V" dove si era incantati dalle sognanti melodie... nella prima parte possiamo trovare un'atmosfera più metal e un Michael Pinnella messo quasi in secondo piano a mio parere. Un album ricco di buone tracce ma, pur rimanendo ad altissimi livelli, scadente dal punto di vista melodico.

Inizio perfetto: le prime 3 traccie sono veramente ben fatte, hanno ritmo alto, buonissimi assoli e un sound coinvolgente che ci fanno volare per i primi 12 minuti. "Of Sins and Shadows" è la mia canzone preferita di tutto il cd, ottima apertura! Purtroppo poi "The Accolade" fa cadere il ritmo a terra, ancora una volta troppo tranquilla come canzone, c'è troppo distacco con le precedenti. Si passa poi a "Pharaoh" che forse ha una parte strumentale troppo confusa ma nel complesso si rivela piacevole. "The Eyes of Medusa" (da notare qua la potenza vocale di Russell Allen!) è un pezzo duro, metal, diciamo fuori dagli schemi, sopratutto l'inizio e il ritornello... nessuno s'aspetterebbe quello che sentiamo circa a metà: un tratto melodico, tranquillo e delicato ma allo stesso tempo anche malinconco e profondo, è un sollievo sentire queste dolci note. E' breve ma personalmente mi ha colpito molto; alla fine di questo piccolo "capolavoro" si ritorna sulle note iniziali della traccia con un mezzo spavento per l'entrata dirompente di Michael Romeo e Rullo. Segue "The Witching Hour": buon sound, è una tipica traccia prog metal che c'accompagna al ""gran"" finale...
"The Divine Wings of Tragedy" è la suite di ben 20 minuti e 41 secondi infiniti. Avendo letto altre recensioni dove si parlava di capolavoro, io devo purtroppo andare controcorrente: no, non ci siamo, una suite DEVE avere una melodia principale che c'accompagni delicatamente (e non...) per poi esplodere in un finale maestoso che ti rimane dentro per tanto di quel tempo... qua ci sono tante buone cose ma non bastano per farne una buona canzone. L'inizio è ottimo però... il coro dei primi 2 minuti è bellissimo, da brividi, si continua con un buon tratto ritmato ma poi la musica si fa disordinata, la concentrazione cala e gli ultimi 10 min (a parte qualche melodia azzeccata..) non passano mai. Peccato.
Si chiude con "Candlelight Fantasia": malinconica e piacevole.

Inferiore a "V" ma si rimane sempre ad alto livello dal punto di vista musicale. Si può apprezzare tutta la potenza del cantante in questo cd. Il voto che posso dare è 3.5... forse l'ho criticato un pò troppo avendolo messo a confronto con il loro lavoro successivo, ma pensandoci meglio rimane sempre un ottimo album per uno dei migliori gruppi prog metal in circolazione.

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