E "Tre"! E la mia recensione non poteva essere che questa! Anche perchè ieri ho comprato questo vinile praticamente nuovo a 5 euro. Oltre alla soddisfazione per questo vero, grande affare, è stato l'ascolto che mi ha portato dove nessuno può arrivare. Conosco l'album dalla sua uscita e i ricordi che ho sono legati ad alcuni momenti della mia adolescenza. Tornare ad ascoltarlo attraverso il filtro della maturità e dell'esperienza hanno dischiuso atmosfere e sonorità mai apprezzate. Erano gli anni in cui Pino, Teresa ed Enzo declinavano la musica dell'anima (il soul, il blues e il rhythm and blues) attraverso la loro cultura, profonda, sognante, legata al mare e a tutto quello che va e viene attraverso quel mare. Negli ottanta i tre, e i musicisti intorno a loro, sembravano posseduti dal sacro fuoco di una creatività sconfinata, come se tutto conducesse e nascesse da loro. "Tre" è immerso in tutto questo: avvolge di magia, di calore e di voglia di vivere. E' leggero, ma profondo allo tempo, intimo e malinconico per i momenti di solitudine cercata. La voce di Teresa è perfetta nel descrivere ognuno di questi moti, sempre nell'intonazione adatta a farti vibrare dentro. Magico è poi il suono che Ernesto Vitolo, Gigi De Rienzo, Rosario Jermano, Mauro Spina pennellano di quei colori che non sbavano mai. Pesacano dal mare, dai vicoli di Napoli, ma anche da Pat Metheny e Lyle Mays (Nannè) prima maniera o dai registri dei Fender Rhodes della west-coast. Nella produzione partenopea e italiana che possiamo definire di "world music", prima ancora che questa denominazione fosse coniata, "Tre" è già la sua vetta, il punto più elevato, un valore assoluto. Se volete trascorrere un dopocena perfetto e lasciarvi accarezzare l'anima per andare a letto con la serenità di chi ha fatto pace col mondo, mettete sul piatto questo "Tre" perchè vi restituirà al migliore dei vostri domani. Garantito!

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