Hai ragione tu, bisogna andare avanti, anche imparando ad accettarsi per quel che si è. Bisogna sempre insistere e credere in stessi: chi crederà in noi, sennò? Continuare a provarci, agire, agire ed ancora agire.

Come ti sentisti quando Gene se ne andò via? Aveva scritto con te e David "Eight Miles High" ed aveva sempre avuto paura di volare. Ammetto che ad aver paura di sapersi ad otto miglia di quota non è poi così strano, ma suonò comunque come una beffa, non è così? Quante ne hai avute, in vita ed in carriera, di queste amare sorprese? Eppure bisogna continuare a crederci, nelle cose buone

David invece era profondamente diverso da te,  l'avevi sempre saputo. Dài, ammettilo che eri certo che, prima o poi, vi sareste divisi. Quando e per quale ragione era difficile prevedere, ma il finale non poteva che essere quello. Eravate troppo diversi, non che tu fossi "quadrato" nel tuo stile e nel tuo modo di essere, ma confrontato alla sua personalità ed alla sua arte intangibile, inafferrabile, incorporea, chiunque sarebbe sembrato un panzer, anche tu. Quando e per quale ragione, dicevamo. Quando accadde? Quando abbracciaste il lisergico, quando David venne finalmente valorizzato al meglio dal punto di vista artistico, quando le sonorità e le tematiche si fecero ad egli più inclini. Per la serie: era meglio fare il despota che dare fiducia. Per la serie, sii avaro e non concedere nulla a nessuno, ché se gli dài il dito si prendono tutto il braccio. Vogliamo sapere, invece, per quale ragione? L'ennesima beffa: divergenze artistiche che vengono fuori quando finalmente suoni come piaci a lui... E perdipiù David s'innamora della vostra band rivale, i Buffalo Springfield di Neil Young. Ora, tu hai elettrificato Bob Dylan e lo hai ispirato a suonare rock, hai inventato il folk rock, il suono della tua chitarra, il celebre jingle jangle, ha fatto scuola e regna indiscusso nel root rock planetario di ieri e di oggi, la tua Rickenbecker elettrificata a dodici corde è una leggenda, hai fatto più di un capolavoro con i Byrds, hai importato il beat negli Usa, sei stato pioniere del raga-rock, della psichedelica e poi del country rock, e David che fa?, se e va con Neil Young? E chi cavolo è, ?sto Neil Young!? Se non le chiamate beffe queste, come le si devono chiamare?

Bisogna essere più forti di tutti, persino di questa gente che t'abbandona o addirittura ti ripudia. Ti crolla il mondo addosso? Continua e non voltarti. Le radio censurano "Eight Miles High", i tuoi dischi ed i 45 giri non vanno più in chart? Non fa niente. Avanti a tutta forza. A Nashville presenti il tuo lavoro con Gram in una celebre trasmissione radiofonica locale e lo speaker in diretta stronca il passaggio del vostro singolo per dire che è un lavoro mediocre, lasciandovi basiti, tu Gram e gli altri? Oramai la pellaccia che ti sei fatto è dura, somiglia piuttosto ad una cotenna. L'importante è crederci, sempre e comunque.

A proposito, questo Gram... Lì forse hai sbagliato, non è vero? Sei riuscito ad infondere in Chris la giusta fiducia in sé ed a farlo divenire un autore più prolifico. Assieme a lui hai tirato fuori l'immenso "The Notorious Byrd Brothers". Dopo una prova di quel livello hai creduto bene di dare il là definitivo ad un progetto di ancor maggiore portata, a plasmare finalmente il tuo sogno di band di "Cosmic American Music". Avete fatto bene a fidarvi ciecamente di Gram, hai fatto bene a seguire il consiglio di Chris, andando a vedere una sua esibizione al piano. Gram era perfetto, era un pianista cosmic ma era un compositore molto american, poteva fare country come musica avanguardista. Era il massimo sulla piazza, però con uno così bisogna esser pronti a puntare tutto.

Volevi far vivere i Byrds di una vita artistica di livello superiore, e quindi bene facesti a prendere in squadra un artista immenso come Gram, ma per valorizzarlo a dovere bisognava essere pronti ad assecondarlo fino in fondo, sebbene questo avrebbe comportato un cambio di leadership. Ecco dove ti sei perso, a mio parere: il tuo ego, a quel tempo, aveva preso il sopravvento sul tuo Sé, non sei riuscito a mandar giù la tua inferiorità fattuale, vista sul campo, perlomeno sui campi della sperimentazione e dell'innovazione. Tu le tue innovazioni le avevi già fatte, col jingle jangle, col beat americano, col folk rock, colla psichedelia; ora toccava a qualcun altro rivestire il ruolo di innovatori. Gli Uccelli  avrebbero continuato a volare, solo con qualcun altro a indicare la rotta verso la modernità. Se il tuo obiettivo era la buona musica, che male c'era a lasciare il timone a Gram?

Sapevi cosa ti sarebbe accaduto dividendoti da Gram, non è così? E d'altronde Gram è un pesce troppo grosso per andarsene com'era venuto. E se poco dopo la dipartita di David se ne andò anche Michael, il vostro batterista, quando Gram ti disse addio vedesti and via Chris e suo cugino Kevin, il batterista che rimpiazzò Michael. Immagino che quando ti toccò veder partire Chris, che guarda caso ti mollò per andare a suonare con Gram, ti sembrò che il mondo ti fosse crollato addosso: ammettilo, Chris non era solo il tuo scudiero, il tuo silenzioso ed operoso braccio destro, ma era un autentico fratello minore, un ragazzo capace di scrivere brani immensi ed insospettabilmente  in grado di attuare una rivoluzione silenziosa nella tua band, verso il country che Chris masticò sin dal suo primo approccio al mondo musicale. E gira che ti rigira, c'era riuscito, a portarti fino alla musica delle sue radici... Che fosse lui il vero rivoluzionario, il vero genio della band?

E' il 1969 e credi d'esser rimasto solo, ma c'è Clarence White, il chitarrista che da session man sostituì David il rinnegato nei lavori seguenti la sua dipartita. Lui infondo sperava sin da sempre d'essere, un giorno o l'altro, ammesso in line up. Anche stavolta fai un figurone ai miei occhi, lasciandogli tutte le parti di chitarra, rinunciando ad imbracciare il tuo leggendario manico. Gli doni la fiducia che deve avere un membro ufficiale, anzi di più. Il tuo nuovo chitarrista aveva una band che suonava country contemporaneo ma non rock (quello l'avete creato voi assieme a poche altre bands), e che incise anche un singolo, nel '67, e tu allora che fai?, prendi singolo e batterista di questa band oramai finita e li fai diventare "dei Byrds". Sei stato lodevole, te lo dico sinceramente.

In "Dr. Byrds & Mr. Hyde" hai fatto tutto quello che ti era possibile: hai scritto di tuo pugno, riarrangiato traditionals, hai fatto collaborare i nuovi elementi con te per la scrittura di alcuni brani, hai ripreso il loro 45 giri, hai concesso loro libertà compositiva e loro hanno scritto un paio di pezzi da soli, hai utilizzato giustamente "Drug Store Truck Drivin' Man", che scrivesti con Gram, una canzone che hai fatto bene a non lasciare chiusa nel cassetto, e te ne è grata tutta Woodstock e Joan Baez che l'ha riutilizzata per farne un attacco in musica a Ronald Reagan, allora governatore della California. Quindi elettrizzi "This Wheel's On Fire" di Bob Dylan, e ne viene fuori un gran bel rock psichedelico; alterni il country rock ai primi (secondi) vagiti alla ben più cresciutella psichedelica.

Fallisci, perché nel country ti manca Gram e nella psichedelica ti manca David. Epperò, va detto, nella psichedelica vai molto meglio che nel country rock. Forse, se non più di tutti, a me pare che ti manchi Chris, che ben sa fare e scrivere psichedelia, ma che nasceva col bluegrass e l'honky tonk. Senza sperare di avere Gram ancora in line up, Chris avrebbe fatto la tua fortuna, lui che poteva essere per metà Gram e per metà David, le metà, se non migliori artisticamente, senza dubbio migliori caratterialmente, in modo tale da lasciarti il timone ancora e sempre.

Con Chris sono certo che "Dr. Byrds & Mr. Hyde" sarebbe divenuto il secondo "The Notorious Byrd Brothers", il secondo disco della rinascita dopo gli abbandoni, le tempeste, le fini annunciate. Così non fu, ma sappiamo bene che chi ha amici non è mai povero, ed a te un amico era rimasto ancora, e che amico: sua maestà Bob Dylan.

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