Uno dei migliori album usciti negli ultimi 7 anni, è rimasto in gran parte sconosciuto sia al pubblico che alla critica. Un vero peccato…

L'unico album pubblicato dai 5 ragazzi rispondenti al nome "The Postman Syndrome",  "Terraforming", pubblicato nel 2003, è il paradigma di cosa significhi essere "progressive" nel nuovo millennio. Sono moltissime le influenze che si possono trovare in questo album: dal rock alternativo (Radiohead) al post-hardcore e post-sludge (Neurosis e Pelican), dal prog settantiano (King Crimson) a un certo tipo di metal celebrare e matematico (Tool e Meshuggah), tutto ciò frullato in maniera coinvolgente, in canzoni ricche di cambi di tempo e stile, ma ascoltabilissime, orecchiabili e perfettamente "pop" (nel senso più largo del termine). La formazione è formata da un cantante/chitarrista (capace di passare in un niente dal canto normale, al growl e allo screamo), altri 2 chitarristi, il bassista e un funambolico batterista.

La canzoni sono suddivise in 12 capitoli, e la maggior parte anche in 2 parti (come da tradizione progressive), anche se la sensazione è quella di trovarsi in un'unico lungo percorso. "Amputees Make Bad Swimmers" si apre con dei tranquilli arpeggi acustici, supportati dal resto della band, per trasformarsi presto in una sfuriata hardcore e poco dopo in una cavalcata metal in cui voci pulite si alternano a growl pesantissimi (e questo solo nei primi 2 minuti). Anche "Hedgehog's Dilemma" si apre con dei solari arpeggi di chitarra, che si fanno via via più tetri, fino all'arrivo di vari cambi di tempo che fanno viaggiare il brano tra hardcore e parti più cadenzate. La seconda parte è dominata dai rullanti di batteria, che emergono più volte nel corso dei 3 minuti del brano, rendendolo mai ripetitivo grazie alle continue variazioni di ritmo. "Schizorabbit and the Face Parade" presenta nella prima parte una pestatissima sezione dominata dal growl, che lascia il posto alla seconda parte, molto più varia e mai uguale a se stessa al suo interno, e che presenta uno dei pochi assoli dell'album. Meno violenta e molto melodica è "Rotating Cribb Toy", in cui l'alternarsi tra la voce principale e i cori alleggeriscono ulteriormente la melodia. Dopo la seconda parte (38 secondi di chitarra), ci troviamo di fronte al brano più lungo del lotto, "Unfamiliar Ceiling", oltre gli 8 minuti, che si dipana lentamente attraverso parti a chitarre acustiche e violenti intermezzi metallari, verso lidi sempre più violenti e articolati col passare dei minuti (da segnalare l'intromissione di trombe verso il 5° minuto).

La canzone che risente maggiormente di atmosfere Tooliane è "Lonely in Your Arms", in cui la parte principale è svolta dal cantante, che qui si sbizzarrisce veramente tra tutte le sfumature della sua voce, e il batterista, che va oltre il semplice accompagnamento. Molto melodica nella prima parte del brano "Interpretive Decorating", mentre quella centrale è ancora una volta un continuo assalto sonoro dall'andamento varioe mai noioso. Chiudono le 2 parti di "Volume Fact": la prima è solo un'introduzione, mente nella seconda si contrappongono hardcore e partiture prog, fino al lungo finale in cui a mano a mano gli strumenti escono dalla scena, lasciando alla fina la sola batteria.

Un vero peccato che una band con queste qualità si sia sciolta, e soprattutto che i 2 gruppi formatisi in seguito, non siano al livello dei progenitori.

VOTO = 8.5

Elenco tracce e video

01   Amputees Make Bad Swimmers: Chapter I (04:03)

02   Hedgehog's Dilemma: Chapter II (04:25)

03   Hedgehog's Dilemma: Chapter III (03:20)

04   Schizorabbit and the Face Parade: Chapter IV (02:11)

05   Schizorabbit and the Face Parade: Chapter V (05:23)

06   Rotating Crib Toy: Chapter VI (04:04)

07   Rotating Crib Toy: Chapter VII (00:37)

08   Unfamiliar Ceiling: Chapter VIII (08:39)

09   Lonely in Your Arms: Chapter IX (07:15)

10   Interpretive Decorating: Chapter X (05:35)

11   Volume Fact: Chapter XI (01:11)

12   Volume Fact: Chapter XII (06:54)

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Di  Hybris

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