Toto Cutugno-Voglio l'anima (1979)

Dopo averci provato in tanti modi fin dai primi seventies: prima con Toto e i Tati (!?) gruppo in cui è batterista, che ottiene un contratto-miracolo oggi impensabile!!- con la Carosello e semina successi inaspettati con gli ALBATROS di  VOLO AZ 504. Poi  il Ns. Toto Cutugno superman nel 1978 inizia la carriera solista con la canzone Donna donna mia che diventerà la sigla del programma del cyborg replicante Mike Bongiorno, Scommettiamo E' il botto. Il 45 giri vende tantissimo ed entra nella top 10 delle taroccate hit parade nostrane, e poi in quelle francesi e spagnole. Lo stesso anno come un replicante innamorato scrive Soli per il suo idolo vocale di sempre, Adriano Celentano, che diventa subito un altro successone estivo e un evergreen del molleggiato..

Nel 1979 incide il 45 giri Voglio l'anima - che diventa un grande successo anche in Francia col titolo seguito dall'album omonimo, che contiene tra le altre canzoni Soli, Donna donna mia. Per il nostro Toto ho sempre provato un sentimento ondivago, poiché da una parte non sopporto Celentano né i suoi replicanti, dall'altro è un bravo autore, dall'ingenuità, qualunquismo populismo e  comunicatività che hanno del disarmante; il che rasenta il genio, come dimostrano il successo veramente mondiale di alcune sue canzoni, soprattutto tra italiani emigrati, popoli latini e slavi. Sentendo canzoni come la stessa Flash, sigla del programma del clone dell'onnipresente Mike Bongiorno, sento certe schitarrate rockkegianti che mi convincono sempre più che Toto in America avrebbe fatto parte dei Kiss, sono certo, la sua somiglianza vocale e facciale con il frontman zatterato è impressionante. Oppure avrebbe potuto rubare il posto di John Travolta in Saturday night fever: non ci è dato sapere.

Di fatto però la sua immagine di italian boy, col testosterone che esce dal petto villoso, capezza e crocefisso, giacca e capelli iperfonati, mi lasciava perplesso, sembrava qualcosa di alieno e simpatico allo stesso tempo, anche perchè radio e la tv ci costringevano ad ascoltarlo. Ah, magia delle superclassifiche show e dei telegatti. 

Si mi va un po' di casino della citta'
e prenderti il disco che piu' ti va
e con la mia moto di corsa in soffitta
e poi che si fa ?

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