Non ce l'ho fatta. Dovevo dir la mia stupida opinione. Molto tempo fa, per questo album, litigai addirittura con una mia amica. E ho notato che non è l'unica persona che la pensi in questo modo. 2001. Esce "Solo Un Grande Sasso" dei Verdena prodotto da Manuel Agnelli degli Afterhours.
A partire dalla stupenda copertina e passando per le sonorità dense di profonda inadeguatezza, ci ritroviamo in un limbo compositivo a dir poco imbarazzante. Le canzoni non vanno in alcuna direzione pur possedendo delle bellissime atmosfere. Il cantante, Alberto Ferrari, non sempre riesce a utilizzare al meglio le sue qualità vocali (prenderà pieno possesso della sua voce solo ne "Il Suicidio del Samurai" del 2004). Gli unici brani che si discostano dall'iter dell'album sono la canzone d'apertura, "La Tua Fretta", registrata dal solo Alberto Ferrari (voce, chitarre acustiche, mellotron) nell'estate del 2000, "Spaceman" che potrebbe benissimo incastrarsi tra i solchi del loro album d'esordio ("Verdena" del 1999), e "Nel Mio Letto", con al pianoforte Manuel Agnelli, che comunque non brilla certo di originalità.
Un album a dir poco sopravvalutato. Nel 2004 uscì "Il Suicidio del Samurai", ma questa (per fortuna) è tutta un'altra storia. Spero che domani, con l'uscita di "Requiem", si manteranno sui livelli del loro ultimo disco… spero!!!
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