E fu così che la rabbia giovanile e grezza del precedente disco venne incanalata in una via diversa. Una rabbia stemperata (ma non troppo) e sfociata in momenti più distensivi e di contemplazione, una presa di coscienza della realtà, una furia sopita, ma tuttavia sempre pronta come una miccia a brillare all'improvviso. Questo è "Solo un grande sasso".

Il secondo lavoro è quello con cui i Verdena riescono a togliersi più di un sassolino dalla scarpa verso chi li riteneva erroneamente un mero fenomeno da Mtv, presi e portati dal nulla (il pollaio) alle nobili stanze, come dicono loro. E avevano ragione loro.

"Solo un grande sasso" è il loro disco più difficile per le orecchie rimanendo strutturalmente e compositivamente multiforme. Vi si trovano influenze varie, dall'alternative rock alla psichedelica, dal pop allo stoner, che si alternano senza soluzione di continuità, con uno sguardo sempre verso quella scena americana di inizio anni novanta.

Lunghe suite articolate dal vago sapore progressive ("Nova", "Starless", la spettacolare "Centrifuga") vengono alternante a dolci nenie ora classicheggianti ("Nel mio letto" con la collaborazione di Manuel Agnelli) ora soffuse, l'iniziale "La tua fretta" (che mi riporta un po' a "Free" dei Motorpsycho, band che viene rievocata anche in qualche altro frangente qui).

In mezzo abbiamo gli ottimi e veloci singoli "Miami safari" e "Spaceman" in cui abbiamo i Verdena più diretti e che in pochi minuti condensano grandi emozioni.
Senza dimenticare ancora le esplosioni sonore di "Cara prudenza" e una sorta di sublime amara e disillusa ninna nanna rock come "Onan". Molto azzeccata invece la chitarra solista in "Buona risposta", pezzo questo che mi ha tenuto compagnia per un bel periodo durante i continui viaggi affrontati in pullmann da studente fuori sede il venerdì sera di ritorno verso casa.

Dateli tempo e fiducia, darà soddisfazioni e assuefazione, come tutti i loro dischi. E poi mettetevi le cuffie, alzate lo sguardo verso il cielo stellato, fatevi sedurre e partite per un lungo e intenso viaggio mentale.

Elenco tracce testi samples e video

01   La tua fretta (02:35)

02   Spaceman (04:35)

Spaceman
la fine è qui e ti cullerà
io temo di vincerti
la vertigine in volo
nessuno saprà mai che in questo cielo
dovrò concluderti nel blu
io nel blu
Spaceman
tu giura è qui che m'incontrerai
e sarai simile a me
in ogni io che sei..tudutu..
in ogni io che sei..tudutu..
in ogni io che sei..tudutu..
in ogni io che sei..tudutu..
in ogni io che sei..tudutu..
in ogni io che sei..tudutu..
Spaceman
la fine è qui e ti cullerà
io temo di vincerti
la vertigine in volo
respira in vene lisce e questo è bene
dovrò concluderti
concluderti...
spaceman
spaceman
spaceman..

03   Nova (07:44)

04   Cara prudenza (04:17)

05   Onan (05:12)

06   Starless (07:01)

07   Miami Safari (03:35)

08   Nel mio letto (03:05)

09   1.000 anni con Elide (06:53)

10   Buona risposta (05:17)

11   Centrifuga (08:16)

12   Meduse e tappeti (03:19)

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Altre recensioni

Di  serestoppone

 Una 'cura per le orecchie' tale da far sconfinare nell’infinito i sensi umani.

 Vedendoli dal vivo riescono a dare tutto di loro... una dolce-carica piena di inquietudine e di spleen.


Di  ZiOn

 Difficile resistere, infatti, a brani come la lenta e dolcissima 'La Tua Fretta', i singoli 'Spaceman' e 'Miami Safari'.

 Solo Un Grande Sasso resta un ottimo disco e il migliore dei Verdena, una riprova della forza della band.


Di  JohnWinston

 Le canzoni non vanno in alcuna direzione pur possedendo delle bellissime atmosfere.

 Un album a dir poco sopravvalutato.


Di  Allegretti

 Il live comincia a entrare nel vivo quando è il turno della splendida "Starless", sempre attuale con il suo riff in 5/4 e la sua psichedelia nella parte centrale.

 Dal vivo i tre (quattro, data l'aggiunta di un nuovo turnista per questo tour) non deludono mai grazie alla loro energia e all'impatto sonoro dei loro pezzi: provare per credere!