Anno 2013. Sono passati tre anni da quel capolavoro che risponde al nome di "Psychogrotesque" ed ecco che gli Alieni sono tornati a farci visita. Sono tornati gli Aborym, cari lettori, i ribelli della devastazione sonora e dell'innovazione aggressiva in musica. E sono tornati con "Dirty", il loro disco più malato di sempre

Padroni già da tempo ormai, di quello che è un nuovo sottogenere dell'Extreme Metal che loro stessi hanno contribuito a creare, il Black Industrial, e di ciò che oggi è sinonimo di "sperimentazione musicale intelligente" in Italia, la band (nata in quel di Taranto nel lontano 1992) celebra i tanti anni di attività e passione per la musica con un disco ancora una volta, com'è tradizione per questo gruppo musicale, fuori dalle righe, estremo in tutto e per tutto. "Kali Yuga Bizarre" "Fire Walk With Us" "With No Human Intervention" "Generator" "Psychogrotesque" sono la storia della band, il vivido passato della loro celebre carriera. E ora abbiamo "Dirty", il presente, la sesta gemma, la sesta palla di fuoco rovente, il sesto ordigno atomico pronto a massacrare le vostre sinapsi. Se non avete mai sentito il loro nome prima, lasciatemi umilmente rinfrescare le vostre menti con tutto ciò che questo disco mi trasmette. 

Rovina, devastazione, dolore, urla, grida, disperazione ,realtà, ferite, sangue, fuoco, spari nella notte, fragore delle bombe, genocidio, crisi, le vittime dell'ingiustizia, inquinamento, smog, odio, ipocrisia, cronaca nera, la sofferenza di chi non ha nulla, povertà,lo spazio, tecnologia contorta, paura, ignoto, la vita sempre meno vita e sempre più schiavitù, malattie incurabili, catastrofi, stupro, pedofilia,perversione, pornografia, droga, superalcolici, allucinazioni, sporco, sudicio, lercio, l'umanità. 

E la musica? Valanghe chitarristiche su beats elettronici, distorsioni House su ruvidi tappeti di acido Black metal violentato dalla Drum'n'Bass, allucinazioni Death Metal, gorgoglii Industrial su serenate di pianoforte malinconico, porno-sinfonie di raggi laser e blastbeat, campionamenti horror, Techno-Hardcore-Punk-Thrash-Twin Peaks-core, Rock'n'Roll da zona contaminata post-Fallout atomico (il riferimento al videogioco  della Bethesda/Interplay non è casuale, provate a giocarci con gli Aborym in cuffia e poi ringraziatemi), Progressive Rock Futurista, decostruzionismo eclettico, growl-screaming-falsetto, electro-ambient proveniente da Saturno, imprevedibilità sonica dei sintetizzatori, ironia tragica, musica da battaglia,musica per palati fini, musica da pelle d'oca alle quattro di notte, da pupille dilatate dopo una serata bastarda

Questo è "Dirty"! Dieci tracce tremende. Brutali. Violente. Veloci. Anche i titoli non lasciano adito a dubbi... ve ne cito qualcuna, ascoltatele, prendete il disco e fatelo vostro: Irreversible Crisis, Raped By Daddy, The Factory Of Death, The Day The Sun Stopped Shining, Face The Reptile. Non un calo, un preambolo, un riempitivo o una perdita di concentrazione. Solo cattiveria, versatile e schizzata, perfetta colonna sonora per un imminente apocalisse, cosa che non sembra così lontana ed utopistica se pensiamo alla rovinosa realtà di tutti i giorni. Interessanti inoltre, nella versione double disk dell'album, le cover rispettivamente di Nine Inch Nails, Pink Floyd, Iron Maiden, interpretate e rivisitate Aborym-way ovviamente, assieme alle nuove versioni di due delle canzoni storiche della band come Fire Walk With Us! Roma Divina Urbs. Tutto ciò quasi a dimostrare la continuità, negli anni, di quello che è l'Aborym-sound, un trademark ormai!  Ben curato il fosforescente artwork a opera dell'immortale mastermind della band Fabban che, accompagnato dalla stessa line-up del disco precedente ovvero Bård Faust Paolo Pieri e da numerosi ospiti, confeziona ancora una volta un disco micidiale, che premia l'attitudine e l'audacia di una band che non ha mai avuto paura di osare e di superare certi limiti nella musica e che per questo motivo, mezzo mondo ci invidia.

Dirty, ovvero: come venir colpiti violentemente dall'inferno quotidiano che viviamo. You are dirty, scared... TERRIFIED!"

Carico i commenti... con calma