Il nuovo album degli Arctic Monkeys, battezzato "Tranquility Base Hotel & Casino", nasce da un regalo inaspettato.

Per la precisione parliamo di un piano, uno Steinway Vertegrand, regalato ad Alex Turner dal manager della band per il suo trentesimo compleanno. E proprio questo regalo è stata la miccia che ha dato il via alla creatività di Turner, che ha iniziato ad utilizzarlo per comporre i brani destinati al nuovo lavoro, un disco che si discosta completamente da quanto fatto finora dalla band britannica e segna una netta linea di demarcazione col passato.

A distanza di cinque anni dal vendutissimo AM, e prodotto dallo stesso Turner assieme all'ormai sodale James Ford (Simian Mobile Disco), gli Arctic Monkeys si ripresentano in una veste completamente rinnovata; sono quasi completamente sparite le influenze tra hip hop e Black Sabbath del precedente lavoro, fatta eccezione per la chitarra acida e tagliente dell'ottima "Golden Trunks", ed i nuovi pezzi suonano talmente diversi rispetto al passato che per un attimo, su suggerimento del chitarrista Jamie Cook, si è pensato persino di licenziare il nuovo lavoro come album solista di Alex Turner, suggerimento rifiutato dallo stesso frontman.

E' quindi decisamente questa la direzione rivoluzionaria che il leader ha deciso di imprimere alla propria band, un sound inzuppato in pesanti atmosfere jazz (figlie dell'utilizzo del suddetto piano in fase di composizione dei brani); le linee guida passano dal rock britannico ed americano dei precedenti lavori a fascinazioni più autoriali (la stampa musicale parla di Gainsbourg, Bowie e Father John Misty come nuove influenze, e a ragione, visto che oltretutto parte del disco è stata registrata in Francia, e si sente) e lo stesso Turner ha citato parte del lavoro di Gainsbourg come input, evidentissimo nella sontuosa chiusura "The Ultracheese", la miglior melodia del disco.

Se l'apertura affidata all'appiccicosa e jazzata "Star Treatment" è una chiarissima dichiarazione d'intenti a partire dal pungente testo ("I just wanted to be one of The Strokes /
Now look at the mess you made me make"), "One Point Perspective" costruisce la propria struttura invadendo una semplice base hip hop old style con dei lascivi e ficcanti synth. Il fulcro dell'album è però la stellare "Four Out Of Five", che secondo le prime anticipazioni avrebbe dovuto essere il primo singolo estratto dall'album (la band ha poi deciso, saggiamente vista la compattezza e la monoliticità dell'abum, di non anticiparne neanche uno); uno splendido pezzo glam molto vicino all'ultimissimo Bowie, che fonde le armosfere del sottovalutato "Suck It And See" con l'afflato epico del secondo lavoro dei Last Shadow Puppets, band parallela di Turner fondata assieme all'amico Miles Kane. La bellissima progressione di chitarra si scioglie in un sontuoso finale in crescendo, mettendo il sigillo su di uno dei migliori pezzi nell'ormai ultradecennale carriera della band.

"Science Fiction" e "Batphone" riportano col loro sound ad un episodio sottovalutato come il terzo album "Humbug"; là c'era lo zampino di una vecchia volpe come Josh Homme, qua tra le collaborazioni troviamo Zach Dawes, Tyler Parkford (componenti dei Mini Mansions, con i quali turner ha collaborato in passato per il singolo "Vertigo") ed Evan Weiss (Wires On Fire). I tre impreziosiscono con piano, chitarra acustica e fisarmonica la breve e tagliente "American Sports" e l'obliqua "The World's First Ever Monster Truck Front Flip", dall'ariosa apertura beatlesiana nel ritornello. James Righton, tastierista dei Klaxons, contribuisce col Wurlitzer a tre brani, mentre il Tame Impala Cam Avery impreziosisce con i suoi backing vocals "She Looks Like Fun", tuffo rinfrescante in un mare prettamente sixties. Anche Tom Rowley dei rinati Milburn è della partita.

"Tranquility Base" è un album audace, scritto ed arrangiato in maniera impeccabile e con le idee chiarissime, che certifica la definitiva crescita di un autore ormai affermato come Alex Turner. Che i Monkeys abbiano ancora una storia davanti a sé o che Tuner decida per la svolta solista, il mondo del pop rock ha la certezza di aver trovato un nuovo talento sul quale fare affidamento.

Traccia migliore: Four Out Of Five

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