Jean Echenoz -Lampi
Quando vede la luce in un'imprecisata località dell'Europa sudorientale, un furioso temporale manda in frantumi i vetri, fa roteare crocifissi e quadri, spegne lampade e candele – sinché un lampo gigantesco illumina il neonato e tutte le pendole impazziscono. Quel lampo sarà il segno distintivo di Gregor. Il quale si rivela ben presto non solo fragile, ombroso, sprezzante, ma eccezionalmente dotato per le scienze: pare quasi che sia capace di raffigu­rar­si le cose prima ancora che esistano, con precisione tridimensionale, senza bisogno di schizzi, schemi o bozzetti. Sarà dunque un inventore, e un inventore visionario, profetico, megalomane, sempre in bilico tra scienza e magia, meccanica e ciarlataneria, genialità e delirio, sogno e bluff. E sarà un uomo disperatamente solo, tanto avvenente e brillante quanto inavvicinabile, insofferente di ogni relazione con i suoi simili, cui del resto preferisce gli uccelli. Alle sue fantasmagoriche avventure parteciperemo con lo stesso incantato stupore di quando, bambini, sfogliavamo un libro illustrato di Jules Verne: dai primi, duri anni in America al servizio di Edison al­l'immensa popolarità conquistata grazie alla corrente alternata e ai rapinosi spettacoli in cui si esibisce tramutandosi in un lungo diluvio di fuoco, sino agli ultimi, sempre più temerari progetti e al crudele declino: perché Gregor inventa senza tregua ma dissipando tutto come se solo il puro atto di creare contasse. Ancora una volta, giocando spericolatamente sul di più
Jean Echenoz
Quando nel 1989 gli fu chiesto di redigere la sua autobiografia si limitò a scrivere, "Jean Echenoz, nato il 4 agosto 1946 a Valencienne. Studi di chimica organica a Lilla. Studi di contrabbasso a Metz. Discreto nuotatore". Fonte Wikipedia di più
Hellas Verona
Dopo il brescia, altra feccia leghista l'anno prossimo in A. di più
Travis -Singles
esauriente ed esaustivo! di più
Sick Tamburo
Finche il sole si alza, si potrà capire perché di più
David Bowie
indefinibilmente indefinibile di più
Whitesnake
Mai amati troppo. Li considero una sorta di degenerazione dei Deep Purple. "Ready an' Willing" e "Come an' Get It" sono comunque due lavori notevoli. Ma restano sboroni e sopra le righe. il disco omonimo del 1987 è uno degli album più tamarri di tutti i tempi. Ripreso in mano di recente dopo anni l'ho trovato fastidiosamente inascoltabile. E Coverdale che si crede il re degli scopatori non l'ho mai sopportato. Mi sembra un incrocio tra il mitico Zanza e uno a caso dei Motley crue di più
Jackson Browne -Running on empty
Sempre bello farlo girare ogni tanto.... di più
Vittorio Zucconi -Gli Spiriti non dimenticano
molto bella, forse recupererò il libro (ora sono impegnato con Jules Barnes , "Il senso di una fine", Einaudi 2011) di più
Ivano Fossati -Dal vivo, Volume 3: Tour acustico
terzo volume di una serie fantastica di live. Fossati in gran forma! di più
Jon & Vangelis
Azzardato connubio vincente! di più
The White Stripes
Il gruppo più piacevolmente disturbante di inizio anni 2000 di più
Ringo Starr
Non ho capito l'invidia, perché non sapeva suonare una mazza o perché suonava con la mazza. La oyster bruttina però. di più
Elton John -11-17-70
questo live è tanta roba! di più
Charles Aznavour -...e le sue canzoni
rivalutato nel tempo...un grande! di più
Lucio Dalla -Q-Disc
telefonami tra 20 anni è un capolavoro!! di più
Succo d'arancia e il Piccolo Pier Francesco
Il duo Folk-Apocalittico per antonomasia. di più