Niente di nuovo sul fronte occidentale: l'attesissimo nuovo album dei Dream Theater non delude le (mie) aspettative; un disco che da qualche anno viene riciclato, vende un sacco di copie e riempie gli stadi di tutto il mondo. Ancora nessuno si è accorto che il gruppo non fa altro che modificare leggermente i brani già scritti in passato?

Il buon cantante non ha niente di innovativo dal punto di vista vocale, sempre gli stessi toni, gli stessi acuti in ogni singola traccia; gli assoli di Petrucci (senza dubbio notevoli) cominciano a darmi seriamente sui nervi, tutti precisi l'uno all'altro.

Insomma, io non sarò un fanatico dei DT, però "Metropolis pt. 2" mi piaceva molto: è un album a tratti eccessivo, ma di indubbio valore. Ora il gruppo continua, come con gli Iron Maiden, a procedere col metodo "un disco in studio, uno dal vivo". Solo che i Maiden lo fanno per sopravvivere dopo tanti anni di fatica e di lavoro, i DT lo fanno per fare ancora più valanghe di soldi di quelle che fanno già.

Ogni sacrosanta (?) volta che viene pubblicato un loro lavoro, dopo pochi mesi vi trovate sugli scaffali l'eterno triplo live con nuove sgargianti interpretazioni da 6 ore ciascuna!!! E ovviamente il doppio DVD, ci mancherebbe! Il fan medio dei DT ogni anno spende almeno 75/80 euro per completare la sua bellissima discografia, nella quale non manca nemmeno il più insignificante EP inciso dalla band. Per non parlare dei biglietti per i concerti, minimo 40 euro per il posto più schifido del palazzetto. Immaginate quanti milioni di euro possono fare in pochi mesi di tour.

E intanto ascolto ‘sto "Systematic Chaos", che sembra non finire mai: 2 brani da 9 minuti, 1 da 10, un altro da 15 e l'ultimo da 17, più i restanti (non meno di 5 minuti), per un totale di quasi 79 minuti (cioè la durata massima di un cd-r). La solita storia: i DT vogliono fare i megalomani, vogliono fare quelli che suonano delle suite infinite (come nel progressive, sì! Gli eredi del progressive!), e stupire gli sbavosi adepti, che li seguirebbero in capo al mondo. Ho il timore che questa storia non finisca mai...

Ora mi rivolgo singolarmente ai fan dei DT: io non ce l'ho con voi, sia ben chiaro, solo che non avete il coraggio di ammettere che adesso il gruppo sta lentamente raschiando il fondo del barile, in cerca di qualche osso da lanciarvi per farvi stare buonini. Questo album è già un forte segnale di questo fatto, perciò siate onesti, non gridate al capolavoro. Detto questo, nessuno vi proibisce di salvaguardare i vostri gusti, che sono l'unica cosa che potete conservare integra. Se vi piacciono così tanto, io non ho NULLA in contrario. Ammetterò da parte mia che, come gli altri album, anche questo NON è insopportabile, solo noiosetto (eccezion fatta per le coverazze-vaccata di Pink Floyd/ Metallica/ Maiden, sulle quali non posso assolutamente darvi ragione, se pensate che siano una buona idea!).

Saluti, Paloz (deadpoetpaloz.blogspot.com)

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