Ed eccoci qua con un disco dei Dream Theater, "Train of Thought", che molto ha fatto parlare di se, sia in negativo che in positivo. Mia intenzione non è dare pareri sconclusionati che risultino nient'altro che infantili. Sono qua per analizzare un disco che mi ha colpito molto. Detto questo partiamo con la recensione vera e propria.

Intanto analizziamo il disco nella sua interezza, partendo proprio dalla copertina. Sicuramente trasmette molto di quello che sentiremo, con i suoi colori che vanno nient'altro che dal nero al grigio e un'immagine molto enigmatica, diciamo pure molto Dream Theater. Passando alla musica ci si accorge subito delle tonalità cupe, già dopo la nota iniziale di "As I Am" ripresa da Six Degrees, parte Myung che scandisce il tempo per un Rudess un pò in ombra. Quindi parte la canzone con un colpo che ci risveglia da quell'inizio così calmo, e li partono tutti gli strumenti con Petrucci che fa gridare un po di volte la sua chitarra prima di dare inizio a una canzone dal ritmo molto sostenuto, e un LaBrie che non si distingue più di tanto. Un ritornello abbastanza orecchiabile dal cantato duro, non tipico di James e anche un parlato. La canzone scorre senza sprazzi troppo felici di musicalità quando a un certo punto si sente il grido di battaglia si Petrucci che parte con un assolo che per poco non sfida le leggi del nostro caro Albert. Non apprezzato da tutti, per chi pecca di poca musicalità, per chi di essere troppo fissato con la tecnica ma fatto stà che l'assolo c'è e fà paura. E appena finisce Petrucci, Portnoy ci ricorda che lui c'è e non ha nessuna voglia di stare zitto sparando raffiche di colpi che farebbero invidia a un martello pneumatico. Dopo poco la canzone si chiude con un non poco fastidioso fischio che sinceramente non ho apprezzato molto.

Al che parte sparata la secondo traccia "This Dying Soul", più melodica della precedente con un piccolo "assolo" di chitarra/tastiera poco dopo l'inizio. Finito questo ecco calmarsi le acque e spuntare un Labrie che fraseggia con una voce parlata e che parte col ritornello. Molto melodico anch'esso, recita più volte il nome della canzone. Alla fine questa traccia secondo me è abbastanza anonima, non si ricorda quasi nessun riff dopo il primo ascolto, Labrie che cerca di graffiare la sua voce che non è adattissima per interpretare questo ruolo. Molti parlati e un miscuglio oscuro di strumenti a volte difficilmente distinguibili. La song si chiude in modo frenetico che incalza sopratutto negli ultimi 3 minuti e il solito immancabile assolo, all'iper velocità della luce che ho apprezzato meno di quello presente in "As I Am".

A noi la terza traccia, "Endless Sacrifice", parte calma ma dopo qualche minuto ci mostra che quando i DT vogliono essere cazzuti lo fanno, con un riff molto pesante e un cantato stavolta più bello, meno sforzato. Dopodichè ritorna la calma anche se per poco giusto il tempo per preparsi ed ecco tornare il ritornello che appena finito ci lancia nell mani di un Rudess (una di quelle poche volte che si vede) che ci delizia con quegli sprazzi di piano che sono veramente carini. Ora indovinate a chi tocca?... l'immancabile Petrucci inizia un assolo veloce ma anche abbastanza melodico, una via di mezzo. Dopo questa lunga parte strumentale si risente Labrie che ci grida più volte "Endless sacrifice!!!". Il tutto si chiude con una piccola sfuriata di Portnoy sempre la a ricordarci chi c'è dietro le pelli.

Finita la precedente sfuriata di Mike, voi pensavate fosse finita? Vi sbagliavate. Ecco che Portnoy parte in "Honor Thy Father" con un qualcosa che sà tanto di mostruoso come solo lui sa fare. Dopo un riff un pochetto anonimo di canzone ecco una sorprendente calma che permette a LaBrie di inserisi e dirci una mezza parola e poi di nuovo un piccolo exploit strumentale che subito dopo dopo fa posto ad un parlato tipo rap. Adesso tocca al ritornello, forse un pò anonimo, insomma niente di che. Viene il turno di una lunga parte strumentale che precede un bel pezzo, quasi epico. Riecco la parte strumentale che durerà fino alla fine della canzone, lasciando a LaBrie giusto il tempo per parlare e poi chiudere tutto.

E ora? Cosa aspettarsi?? Il bello dei DT è anche questo, la sorpresa. Infatti eccoci davanti a un inaspettata "Vacant" che lascia a LaBrie e Rudes massima espressione in un pezzo veramente molto bello, profondo. Belle anche le parti di violino.

Neanche il tempo necessario a cullarlsi con la precedente canzone ed ecco spuntare "Stream Of Consciousness", un pezzo solamente strumentale tanto per far riposare LaBrie. L'inizio è calmo con un Rudess qua molto ispirato, e dopodichè l'inizio di una song che può fare da maestra a molte composizioni più blasonate. Un continuo scambio di strumenti, di parti, di armonia. Una canzone che esprime i DT per quello che sono, grandi maestri. Nella prima sezione Rudess si sfoga per tutto quello che ha dovuto tenere dentro precedentemente e ci delizia con melodie uniche. A un certo punto Petrucci non ci sta è vuole la scena per se, inizia un assolo tra i più belli/veloci/difficili che abbia mai pensato. Dopo di lui, ecco "l'orchestra DT" di nuovo insieme a regalarci nuova armonia. Ad un certo punto la canzone si ferma, e pian piano riemerge sempre più, fino a sfociare in un altro tratto, questa volta più cupo, col basso che da solo lancia una bella melodia. Riecco Rudess che ci delizia con la sua tastiera e Petrucci che designa un motivetto accattivante. La canzone in crescendo ci porta in vortice di note ed emozioni veramente uniche fino alla fine in cui Petrucci chiude in modo molto bello e la canzone verso la fine mi sa molto di "ultimo canto del cigno". Ne vorremmo ancora, ma undici minuti sono abbastanza, per lasciare quel desiderio di sentire ancora il teatro del sogno.

Senza che quasi ce ne accorgessimo, Rudess introduce con una bella melodia l'ultima traccia: "In The Name Of God". Dopo l'introduzione si rivela la canzone con un riff di chitarra molto duro ma che conserva la sua melodia. Ed ecco partire LaBrie, accompagnato dal basso in primo momento per poi far emergere tutti gli strumenti. Dopo di questo, una melodia molto evocativa ci raggiunge dalle mani fatate di Rudess che introduce il ritornello cantato molto bene da LaBrie. Al che la canzone riprende il suo vigore e riparte stavolta con un LaBrie un pò più aggressivo ma non sforzato, molto piacevole da sentire. Di nuovo ritornello, un bel pezzo cantato e poi...basso, la canzone si "spegne" e Myung con la solita dolcezza accompagna LaBrie che ci delizia con un cantato quasi bisbigliato all'inizio. Detto questo LaBrie si alza e tira un bel po di acuti che ci svegliano e fanno partire il ritornello. Al che inizia una bella sezione strumentale molto diversa dal resto della canzone, quasi disimpegnata, creata per il puro sollazzo dei nostri musicisti. Ad un certo punto ci fanno quasi uno scherzo riintonando il ritornello e staccandolo di colpo. Ritorna una riff duro, con Petrucci alla carica a introdurre il motivo che Rudess ha genialmente inventato e che Portnoy accompagna con vari passaggi di tom. Ritornello, Labrie e il resto della ciurma si apprestano a dirci alla prossima, si sente nelle note ma non è ancora il momento. James grida il titolo della canzone più volte e poi vari acuti molti belli, che sanno restare dolci. Arrivano i saluti, la sezione strumentale molto epica/evocativa ci fa capire che le orecchie dovranno aspettare per deliziarsi di nuovo così, Rudess ci emoziona col motivo forse più bello dell'album che Myung chiude in modo quasi misterioso con un ultimo colpo al suo basso.

In sintensi molte emozioni, all'inizio del disco i DT ci ricordano che stano suonando prog metal, e poi ci deliziano con melodie e vortici di note come solo loro sanno fare. Petrucci forse proprio nella prima parte apparentemente poco ispirato anche perchè il disco voleva essere più duro, seconda parte ispirazione piena. Stessa storia per Rudess, prima parte del cd assenza quasi totale, poi risveglio maestoso. Myung sempre attento, dolce, ci accompagna nei meandri più profondi della musica senza mai esagerare. Portnoy, si sfoga più e più volte, lui da il meglio di se quanto a tecnica nella prima parte del cd, nella seconda si equivale alla grandezza generale. LaBrie, nelle prime canzoni si sforza di cantare sporco, in modo troppo sforzato e innaturale, ma poi nella seconda parte di cd ci regala le emozioni che solo lui sa dare alternando anche qualche tratto più duro ma non sforzato. Quindi le prime quattro tracce, forse meno ispirate per Labrie e Rudess, più Heavy (nel quale i DT, cimentandosi forse SEMBRANO sminuiti), le ultime tre, Perle dei Dream Theater.

Elenco tracce testi e video

01   As I Am (07:47)

Don't
Tell me what's in
Tell me how to write
Don't tell me how to win
This fight
Isn't your life
It isn't your right
To take the only thing that's
Mine
Proven over time
It's over your head
Don't try to read between the
Lines
Are clearly defined
Never lose sight of
Something you believe in

Takin' in the view from
The outside
Feeling like the underdog
Watching through the
Window I'm on the outside
Living like the underdog

I've been trying
To justify you
In the end
I will just defy you

To those who understand
I extend my hand
To the doubtful I demand
Take me as I am

Not under your command
I know where I stand
I won't change to fit your plan
Take me as I am

Still
Running up hill
Swimming against the current
I wish I weren't so
Fucked
Feels like I'm stuck
Lost in a sea of mediocrity
"Slow down,
You're thinking too much
Where is your soul?"
You can not touch
The way I
Play
Or tell me what to say
You're in the way
Of all that I believe in

Takin' in the view from
The outside
Feeling like the underdog
Watching through the
Window I'm on the outside
Living like the underdog

I've been wasting my breath
On you
Open minds will descend
Upon you

To those who understand
I extend my hand
To the doubtful I demand
Take me as I am

Not under your command
I know where I stand
I won't change to fit your plan
Take me as I am

To those who understand
I extend my hand
To the doubtful I demand
Take me as I am

Not under your command
I know where I stand
I won't change to fit your plan
Take me as I am

02   This Dying Soul (11:27)

03   Endless Sacrifice (11:24)

04   Honor Thy Father (10:14)

We're taught unconditional love
That blood is thicker than water
That a parent's world would revolve
Always around their son or their daughter

You pretended I was your own
And even believed that you loved me
But were always threatened by some
Invisible blood line that only you could see

You took advantage of an outreached hand
And twisted it to meet your every need
"Gimme time to re-charge my batteries,
I'll see her when she's older and I'll bounce her on my knee"

Well listen to me you ungrateful fool
Here comes a dose of reality
You'll go to your grave a sad and lonely man
The door is now closed on your pathetic little plan

On and on and on and on it goes
It's so easy to run away with nothing in tow

How can you ever sleep a wink at night
Pretending that everything is alright
And have the nerve to blame this mess on me

Never in my life have I seen someone
So ignorant to the damage he has done
You're the rotted root in the family tree

I tried your 4 bill therapy
I tried to make amends
But nothing could lure you out of your selfish shell again

Expecting everyone to bow and kiss your feet
Don't you see respect is not a one way street
Blaming everyone for all that you've done wrong
I'll get my peace of mind when you hear this song

On and on and on and on it goes
And with every passing day true colors show

How can you ever sleep a wink at night
Pretending that everything is alright
And have the balls to blame this mess on me

Never in my life have I seen someone
Oblivious to the damage he has done
You're the rotted root in the family tree

Watch where you walk
Don't you dare cross the crooked step
Watch the way you talk
Don't cross the crooked step

''"This is the regret that you make
This is the...
Regret that you make
And the something you take

Mistakes like this... you don't make
You make some and ok
Not ok, sometimes, you make other ones
Know that you should do better

The goddamn regret
The goddamn regret!
And I'll die
Now I'll die
The biggest regret of my life... I let my love go
What did I do?
The fucking regret
What did I do?
What did I do?"

"We just don't connect"

"Well, I want my family back."
"Well, you can't have it. I'm sorry for you, but it's too late."

"Can't you see anything except in terms of how it affects you?!"

"I can't love anybody"

"I gave you money, I gave you a car, I took you in
Don't that mean something?"

" ...I'm disappointed in you"

"You deserve to die alone for what you've done"

"You cocksucker, I hated you
I want you to know that I hate your fucking guts
Just fucking die, you fuck"

"I'm your blood - I'm your family"
"You're not my family - not anymore"

"When your own flesh and blood renounces you...
...you have no choice but to renounce them"''

On and on and on and on it goes
Chauvinistic, heartless, selfish, cold

How can you ever sleep a wink at night
Pretending that everything is alright
And have the balls to blame this shit on me

Never in my life have I seen someone
So fucking blind to the damage he has done
You're the rotted root in the family tree

05   Vacant (02:57)

Hey You, Hey You
I'm right here
Conscience fading
Can't get through

Oh Lord
Helpless
Confused
Head swayed
Eyes glazed
And mine teared

She's losing control
What can I do
Her vacant eyes
Black holes
Am I losing you

06   Stream of Consciousness (11:16)

[Instrumental]

07   In the Name of God (14:14)

How can this be? Why is he the chosen one?
Saint gone astray with a scepter and a gun
Learn to believe in the mighty and the strong
Come bleed the beast, follow me it won't be long

Listen when the prophet speaks to you
Killing in the name of God
Passion twisting faith into violence
In the name of God

Straight is the path leading to your salvation
Slaying the weak, ethnic elimination
Any day we'll all be swept away
You'll be saved as long as you obey

Lies, the tools of the devil inside
Written in Holy disguise
Meant to deceive and divide us all

Listen when the prophet speaks to you
Killing in the name of God
Passion twisting faith into violence
In the name of God

Blurring the lines between virtue and sin
They can't tell where God ends and mankind begins
They know no other life but this
From the cradle they are claimed

Listen when the prophet speaks to you
Killing in the name of God
Passion twisting faith into violence
In the name of God

Hundreds of believers lured into a doomsday cult
All would perish in the name of God
Self-proclaimed messiah led his servants to their death
Eighty murdered in the name of God

Forty sons and daughters un-consenting plural wives
Perversions in the name of God
Underground religion turning toward the mainstream light
Blind devotion in the name of God

Justifying violence citing from the Holy Book
Teaching hatred in the name of God

[Instrumental section]

Listen when the prophet speaks to you
Killing in the name of God
Passion twisting faith into violence
In the name of God
In the name of God

Religious beliefs - fanatic obsession
Does following faith lead us to violence?
Unyielding crusade - divine revelation
Does following faith lead us to violence?

[Chant:]
Mine eyes have seen the glory
of the coming of the Lord
he is trampling out the vintage
where the grapes of wrath are stored
he had loosed the fateful lightning
of his terrible swift sword
his truth is marching on.

glory, glory, hallelujah
glory, glory, hallelujah
glory, glory, hallelujah...

-------------------------------------------------------
Ako to len môže byť?
Prečo je on ten Vyvolený?
Svätí odišli zvádzať na zlé cesty
so žezlom a so zbraňou.

Uč sa veriť v moci a sile.
Príď, vykrvácaj šelma.
Nasleduj ma, nebude to dlho.

ref.: Počúvaj, keď prorok k tebe hovorí.
Zabíjanie v mene Boha.
Umučenie prevracia vieru v násilie.
V mene Boha.

Priamo vpred je cesta, ktorá ťa vedie ku spáse.
Vyvraždenie slabých, etnická likvidácia.
V ktorýkoľvek deň my všetci budeme uchvátený
a ty budeš zachránený tak dlho, ako budeš poslúchať.
Klamstvá - nástroje diabla vo vnútri
napísané v svätej pretvárke.
Určené, aby nás všetkých podvádzali a rozdelili.

ref.:

Rozmazané hranice medzi cnosťou a hriechom
Nemôžu povedať, kde Boh končí a ľudstvo začína.
Nepoznajú iný život okrem tohto,
od kolísky sú presviedčaný...

ref.:
--------------------- INSTRUMENTAL PART ------------------------

... Stovky veriacich vábia do kultu Dňa Posledného Súdu.
Všetci chcú zomrieť v meno Boha.
Samozvaný mesiáš vedie svojich služobníkov do smrti,
80 zavraždených v meno Boha.
40 synov a dcér, neplnoleté manželky
perverznosti v mene Boha.
Skryté náboženstvo obracia vpred do hlavného svetla
zaslepená oddanosť v mene Boha.

Ospravedlnujúce násilie citované zo svätej knihy
učia nenávisť v mene Boha.

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Altre recensioni

Di  KiccoLSD1

 ""Stream of Consciousness": 11 minuti di pura musica che entrano prepotentemente nella storia dei Dream Theater."

 "In the Name of God è la vetrina ideale per tutti i componenti della band, perfetta e tecnicamente perfetta."


Di  TheSilentMan

 Il teatro dei sogni è ormai vecchio.

 Gli assoli di Petrucci sono velocissimi sì ma privi di pathos.


Di  cameli11

 È semplicemente fantastico, hanno nuovamente mostrato di essere degli extraterrestri!

 Il mio idolo, il mio esempio... Petrucci emoziona, lascia a bocca aperta, "gasa".


Di  petrucci

 Io non capisco cosa hanno nella testa certe persone ... ma ai fan veterani che hanno quasi rinnegato la band.

 Stream Of Consciousness ritenuta da me la traccia più bella dell’intero album.


Di  Josh

 L’ultima fatica targata Dream Theater rappresenta una parentesi musicale controversa e di difficile identificazione.

 Se questo è il flusso di coscienza dei cinque americani che dieci anni fa portarono in auge il prog metal, allora siamo veramente alla frutta.