Marco Salzano

DeRango : 0,58 • DeEtà™ : 6903 giorni

Genesis: From Genesis To Revelation
CD Audio Ce l'ho ★★★
Con una diversa, e migliore, produzione (e francamente non ci voleva un George Martin per fare meglio di King) avremmo avuto sicuramente avuto un album di cui almeno non c'era da vergognarsi.Nonostante ciò diversi pezzi non sono affatto male e poi la voce di Gabriel, ancorchè un pò acerba, era già lì e non è poco. Personalmente, dopo aver consumato gli Lp da Trespass a Wind, ritorno ogni tanto a quei "modesti inizi" con un certo gusto e soddisfazione. It's only (Christian) Pop but I like it.
Genesis: Foxtrot
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il disco più rappresentativo dei Genesis con la G maiuscola: imponente, romantico, surreale. Tutti classici: la siderale apertura di Watcher of the skies; la meravigliosa semplicità di Time Table; la teatrale Get 'em out by Friday, intrisa di amara ironia; la perfetta mini suite Can utility and the Coastliners. Impallidiscono però di fronte alla geniale Supper’s Ready, viaggio paranormale dentro un Apocalisse in 9/8; uno dei brani rock più devastanti di sempre altro che death Metal...
Genesis: The Lamb Lies Down on Broadway
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Grandioso Hyper-Album multimediale ante litteram, intrigante ed inedito nel suo contaminare immaginari diversissimi (le street gangs graffitare, la mitologia greco-romana, i vari percorsi metafisici di redenzione spirituale dal buddismo a Dante ecc).
Pur non raggiungendo la perfezione di Foxtrot (per via anche degli strumentali di raccordo) e costituendo piuttosto una parentesi nell’evoluzione stilistica del gruppo che infatti registrerà a Trick of the Tail come se nulla fosse stato.
Genesis: A Trick Of The Tail
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Nel disco si avvertono molto certe influenze Jazz-Rock/Fusion, probabilmente dovute a Collins, anche se certe avventurosità più sperimentali di "The Lamb" non ci sono più e manca anche l'apporto dei geniali testi di Gabriel. Detto questo, "A Trick of The Tail" è un disco molto eclettico e vario , e questo nella migliore tradizione dei Genesis classici che sapevano essere, allo stesso tempo, complessi ed accessibili, leggeri e mistici, umoristici e solenni, cinici e romantici.
  • Kism
    3 gen 14
    Gran colpo di mestiere da parte del gruppo,che nonostante stante la defezione di Gabriel,ci e si regalano un bel disco.
    Splendida l'aperura con un grandissimo Collins alla batteria,ma e' tutto l'album a convincere.
Genesis: Trespass
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Come i primi dei Crimson Trespass è tutto giocato sulle dinamiche dei passaggi da quieti momenti pastorali (12 corde, flauto) o liturgici (organo, coro) e improvvise tirate bachiane dell'organo con chitarra elettrica a supporto. Tutto sommato il mellotron è ancora usato con moderazione (adoro in particolare l'intro/outro tremolante di "White Mountain") rispetto ai successivi.
  • templare
    9 dic 13
    Io pensavo che il mellotron fosse stato introdotto da Banks solo durante le prove di Nursery Crime ( tra l'altro acquistato dai King Crimson ). Mi informerò meglio. Magari lessi male io a suo tempo.
  • urlicht
    12 dic 13
    Trespass merita cinque perche' non c'e' l'otto...
Gentle Giant: Gentle Giant
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Ottimo esordio con subito tre classici: Alucard dal gran riff crimsoniano e le spettrali tastiere di Minnear. Funny Ways dall’incedere gentile sulle armonie vocali degli Shulman con intermezzo rock punteggiato dai fiati. Nothing At All, che parte dal folk degli Steeleye Span e arriva al free di Cecil Taylor, passando per Liszt, nel giro di pochi minuti. Inutile invece l’arrangiamento blues rock dell’inno inglese copiato poi dai Queen.
Gentle Giant: Three Friends
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Riuscito Concept che ha anche il pregio raro della compattezza. Inutile sproloquiare sul livello tecnico ma sopratutto sulla cultura musicale del gruppo con riferimenti che vanno dalla polifonia medievale al jazz, ed una cura per i dettagli quasi maniacale. Insomma you can't go wrong with GG.
Con una produzione meno elaborata di quella Spectoriana, Harrison quì riflette sulla difficoltà di vivere la trascendenza nel mondo "materiale", in bilico fra il torrido funky della title track e le meditative parentesi di sitar, tabla e flauto. E se la sarcastica Sue Me, Sue You Blues cita le beghe legali fra i Beatles, il corpus del disco sono una serie di ballads di argomento religioso e/o amoroso, come Give Me Love, tipica gioiosa preghiera Harrisoniana e l’orecchiabile Don't Let Me Wait T
Sepolti per anni in un vecchio baule questi nastri (registrati sorprendentemente bene da Peter Giles) documentano lo stato embrionale dei KC (ancora senza Lake), autori in questa fase di una volatile miscela folk rock/jazz a la Pentangle (e in alcuni pezzi canta Judy Dyble ex Fairport Conv.). Incluse due versioni di Drop in (la futura The Letters), quì corrosivi blues rock, due arpeggiate I talk to the wind e la melodica Under the Sky, finita poi nel primo Lp di Sinfield.
Herbie Hancock: Gershwin's World
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Imponente tributo di Hancock al mondo di Gershwin (e già che c’era anche un po’ a Ravel) col suo abituale eclettismo declinato all’ennesima potenza grazie anche ad un parata di allstars in gran forma fra cui Jonie Mitchell,Wayne Shorter,Chick Corea e Stevie Wonder. Si spazia dal post bob (Cottontail) al funky blues (St. Louis Blues), dal nujazz elettronico (Here Come De Honey Man) alla world (Overture) al classical revisited (Lullaby, Prelude e Adagio) con l’Orpheus Ensemble.
Rock Bachiano di grande impattoquello del ROVESCIO DELLA MEDAGLIA, gruppo che, per la verità, aveva un'estrazione più hard rock. CONTAMINAZIONE, che vede la collaborazione con il maestro Bacalov (chiudendo un ideale trilogia composta dal "CONCERTO GROSSO" dei NT, e "Milano Calibro 9" degli Osanna).
Jeff Beck: Truth
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Fondamentale per l'hard rock come il primo degli Zep ma non altrettanto celebrato. Come mai?
Jeff Beck: Blow by Blow
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Uno degli album migliori del chitarrista di Wallington, fantastico melting-pot di stili diversi, tra l'altro prodotto da un tale George Martin (!). Grandiose cover di She's a Woman e Cause we've ended as Lovers.
Da un abortito musical su di un rocker di mezza età è l'album (fino ad allora) più mainstream dei Tull (ma il musical non avrebbe mica trattato di misteri medievali) però non priva di alcune sottigliezze (tipo la citazione beethoveniana nell’ultimo brano). I testi, comunque, hanno sempre lo stile pungente di Anderson. Oltre all'acustica Salamander a me piacciono From a Dead Beat to an Old Greaser, La title track, Crazed Institution e The Chequered Flag.
Kate Bush: Hounds Of Love
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Kate Bush cerca e trova una miracolosa sintesi fra l’elettronico (sintetizzatori, samplers e drum machines) e l’acustico (soliloqui pianistici, archi impetuosi, gighe irlandesi e cori messianici) costruendo brani come cinematiche narrazioni in bilico fra veglia e sogno con vertiginosi flashbacks temporali verso l’infanzia (Cloudbusting, The Big Sky). La lunga suite The Ninth Wave (viaggio metaforico dal buio abissale verso la nebbiosa luce del mattino) resta il suo capolavoro.
Kate Bush: Aerial
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Ritorno tutto in famiglia (con fratello, marito e figlio) dopo 12 anni. E’,come Hounds of Love, diviso fra un 1° cd di canzoni (spiccano il simil reggae King of the Mountain dedicato ad Elvis, l’ode rinascimentale al figlio Bertie, l’atmosferico triphop Joanni, che rievoca Giovanna D’arco, ed il pianosolo A Coral Room sull’elaborazione del lutto) ed un 2° con una suite pastorale che, attraverso il latin jazz di Sunset, culmina nella vitale pulsazione di Aerial con tanto di distorta chitarra funk
Primo e miglior album solista di Emerson che utilizza per la soundtrack del film di Argento alcuni temi in serbo per un secondo Piano Concerto. Il leitmotif è una malinconica e inquietante melodia in minore poi più volte ripresa, variata e sviluppata da un’orchestra con accenti ora romantici, ora espressionistici. Il nostro Verdi viene citato nel tirato jazz rock Taxy Ride (Nabucco) e nella corale Mater Tenebrarum (Requiem). A parte questo siamo più vicini a Komeda che ai Goblin.
Khan: Space Shanty
CD Audio Ce l'ho ★★★★
One of a Kind del gruppo di Steve Hillage. Micidiali riff Hammond-Chitarra (un pò alla Atomic Rooster) in brani a volte magniloquenti. Comunque la perizia strumentale, specialmente di Stewart e Hillage non si discute.
King Crimson: Earthbound
CD Audio Ce l'ho ★★
Compilato da Fripp con spezzoni mal editati delle jam sessions del tour americano di Islands è un bootleg che suona male anche nell’edizione “restaurata”. Campo libero alla verve torrenziale (ma qualche volta anche eccessiva) di Mel Collins ed ai deliranti solo di Ian Wallace con Fripp che si avventura in meandri blues rock come un pesce fuor d’acqua e Burrell che si cimenta in imbarazzanti tentativi di scat singing.
La feroce versione di 21st Century vale comunque l’ascolto.
King Crimson: Discipline
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Addio al romanticismo british del passato e benvenuto al giovane sangue pazzo degli Yankees Levin e Belew. Nascono così i nuovi KC new wave che guardano al minimalismo di Reich ed al Gamelan Balinese. Incantano la sfavillante precisione matematica della title track e di Frame by Frame, l'ipnotico esotismo di The Sheltering Sky, la roboante onomatopea di Elephant Talk, l’urban funk di Tela Hun Ginjeet e la caotica furia di Indiscipline. Più “normale” la country ballad Matte Kudasai.
King Crimson: Red
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Red ha chiuso alla grande un capitolo della storia della band: le lancette segnano distorsione ed il cielo è sempre buio ma Starless rimane un congedo straordinario con quel geniale crescendo costruito su un'unica nota ripetuta di chitarra e quelle incursioni anarcoidi delle percussioni metalliche di Bruford. Quando poi la tensione si risolve nel feroce solo al sax di Mc Donald e nella ricapitolazione finale è puro godimento
  • madcat
    10 feb 16
    probabilmente il loro apice, per me seguito da Lark's e Lizard, almeno per ora
King Crimson: Islands
CD Audio Ce l'ho ★★★★
La nebulosa in copertina rappresenta bene questa breve ipotesi di Crimson. La sensualità mediterranea di Formentera Lady (ispirata all’Odissea ) si risolve nell’angosciosa Sailor’s Tale (con il sensazionale “banjo elettrico” di Fripp). Di contro la title track è un sereno acquerello in cui poche pennellate di colore diluito tratteggiano la metafora dell’uomo come isola. The Letters e Prelude rielaborano vecchi pezzi. Ladies of the Road è un perverso blues con armonie vocali Beatlesiane.
King Crimson: In The Wake Of Poseidon
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Sarebbe dovuto essere un doppio (con la Birdman suite di Mc Donald). Così com’è sconta l’inevitabile confronto con l’esordio soprattutto nella sequenza iniziale, ma Pictures è più jazz, Cadence più pop e la title track (in cui sono elencati i 12 archetipi della cover) più solenne. Ora produttore con Sinfield, Fripp fa un uso più drammatico del mellotron specialmente in The Devil’s Triangle, tratto dai Pianeti di Holst. Brilla il piano dada di Tippet su Cat Food, satira anticonsumistica.
  • che!?
    23 giu 12
    come mai ho l'impressione che mi suoni sta descrizione? (ma non anticipo nulla,tanto poi lo so che l'eventuale classica risposta col senno di poi e' che si trattava di una provocazione e che ho abboccato solo io..)
  • Marco Salzano
    23 giu 12
    Perchè provocazione?
King Crimson: Lizard
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Fantasia medievale maniacalmente cesellata da Fripp e Sinfield ad un passo dal capolavoro, se non fosse per i confusionari scherzi satirici Indoor Games e Happy Family (velenosa filastrocca anti-Beatles). Buone invece l’apertura Cirkus (il delirante circo della TV) con chitarra gitana e mellotron a palla e l’eterea Lady of the Dancing… e superba la suite, monumentale arazzo ordito dagli impasti cromatici dei fiati. Dopo un lancinante assolo di Fripp chiude il tutto un sinistro organetto.
  • proggen_ait94
    13 giu 12
    Fripp amava i Beatles, e tanto anche..
  • Marco Salzano
    13 giu 12
    Fripp certamente ma Sinfield quì è stato piuttosto cattivello
King Crimson: A Scarcity Of Miracles
CD Audio Ce l'ho ★★★
Projekct meditativo e umbratile, firmato Jakszyk Fripp & Collins, costruito sul volatile respiro dei soundscapes frippiani, sulla discreta ed elegante ritmica di Levin ed Harrison, sul fluente fingerpicking riverberato di Jakszyk e sulle sublimi increspature dell'etereo sax di Collins, che spesso e volentieri scuotono la musica dal suo letargico torpore. Brani migliori: Scarcity, The price we pay, The Other Man, The Light of Day.
Kraftwerk: Radio-Activity
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Hutter e Schneider giocano con la polisemia del titolo ed il decor anni ’30 della cover per evidenziare l’influenza dei due moloch moderni: il grande generatore - servo e padrone- e la mega antenna radiante. Fra la robotica voce del primo e gli impulsi radio emessi dalla seconda, due prototipi di pop song sintetica (Radio Activity e Airwaves). Chiude, con una nota dolceamara, Ohm Sweet Ohm, mantra radioattivo per mellotron e vocoder. Caution Radiation Kraftwerk.
Kraftwerk: Radioactivity
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Hutter e Schneider giocano con la polisemia del titolo ed il decor anni ’30 della cover per evidenziare l’influenza dei due moloch moderni: il grande generatore - servo e padrone- e la mega antenna radiante. Fra la robotica voce del primo e gli impulsi radio emessi dalla seconda, due prototipi di pop song sintetica (Radio Activity e Airwaves). Chiude, con una nota dolceamara, Ohm Sweet Ohm, mantra radioattivo per mellotron e vocoder. Caution Radiation Kraftwerk.
KTU: 8 Armed Monkey
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Primo e miglior album dei KTU, alchemica fusione del dinamico duo Gunn -Mastellotto (TU) con i finlandesi Kluster (Pohjonen e Kosminen) nata dall’ulteriore frattalizzazione di un Project crimsoniano. Lunghi echi vibranti dal profondo all’insegna dell’improvvisazione più estrema. Stati di trance tribale indotta dai gorgheggi sciamanici di Pohjonen e dal suo proteiforme accordion che si insinua fra gli industrial soundscapes di Mastellotto e Gunn (warr guitar in Absinthe).
Le Orme: Felona E Sorona
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Due mondi opposti, distanti ma vicini, la gioiosa Felona e la malinconica Sorona. Il tentativo di equilibrarli porterà alla loro distruzione. Parabola fantascientifica caposaldo del prog nostrano. Pur nella sua brevità è un continuo alternarsi di drammatici climax e meditabondi interludi culminanti nell’ordalica MoogFest finale. Fantastiche le tastiere space rock di Pagliuca che in All’infuori del tempo anticipano il tema di Star Wars: ma il buon John Williams li conosceva?
  • Psychopathia
    1 ago 12
    nonostante io possegga il disco da solo un anno, ritengo che felona e sorona sia una delle cose più belle mai ascoltate... eccezionale pure la copertina
  • Mr. Money87
    1 ago 12
    Si è indubbiamente un grandissimo disco! Bella la definizione mi piace un fracco!
  • hackerhacked
    2 ago 12
    inutile domandarsi se possiedi anche il collage, suppongo..
  • Marco Salzano
    2 ago 12
    Certo.
Love: Forever Changes
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Bell'esempio di solare e fantasiosa psichedelia penalizzato però da un terribile accompagnamento orchestrale che sembra preso da un disco di Crosby (Bing non David).
  • bluesboy94
    10 feb 16
    Terribile accompagnato orchestrale???????
  • madcat
    10 feb 16
    Terribile accompagnato orchestrale??????? (2)
  • bluesboy94
    10 feb 16
    *accompagnamento, 'co giuda!
  • madcat
    10 feb 16
    no no, il mio punto era per il terribile, non per l'"accompagnato"
  • bluesboy94
    10 feb 16
    Fatto sta che qui è stata sparata una cazzata di quelle grosse, qui l'orchestra è il valore aggiunto che sublima certi pezzi pop immortali... ah, e questo è il classico disco che merita davvero più ascolti, perchè il primo ascolto può essere ingannevole... mi auguro che il buon Marco Salzano se lo riascolti per beni e riveda le sue valutazioni, perchè il suo è un giudizio un pò severo su un disco meraviglioso.
  • bluesboy94
    10 feb 16
    *bene
  • luludia
    10 feb 16
    sublime accompagnamento orchestrale...
  • madcat
    10 feb 16
    ah ah, no scusa bluesboy, sarà l'ora, (e il vino) ma pensavo che a rispondermi fosse stato l'autore della definizione e che avesse scritto per sbaglio "accompagnato".
  • bluesboy94
    10 feb 16
    luludia raddrizza la mira, bene così!
    Ad esempio , l'iniziale "Alone Or Again" senza l'assolo della tromba (quanto mi gasa...) e gli interventi dell'orchestra non sarebbe la canzone pop perfetta qual'è, diciamo che orchestra e fiati in questo disco (già bello di suo) arrichiscono la tavolozza dei colori, ecco il succo ed ecco perchè ritengo la definizione ingiusta.
  • luludia
    10 feb 16
    in genere le orchestrazioni mi fanno venire l'orticaria, ma qui, qui, dio mio...questo è un disco che un giorno recensirò...un giorno però, che al momento non mi vengono le parole...qui il suono davvero ti trasporta altrove...
  • imasoulman
    11 feb 16
    basterebbe citare Totò in "Totò, Fabrizi e i giovani d'oggi": "Modestamente la mia è soprannominata la 'Sophia Loren delle colombe! [...] A lei non piace la Sophia Loren? Liberissimo..."
  • Marco Salzano
    11 feb 16
    @imasoulman: mi pare che Fabrizi un altro pò ci rimaneva dopo aver mangiato quella colomba ;-P E comunqe io preferivo la Lollo.
    Che devo farci sti inserti orchestrali (di tal David Angel) non mi sembrano così essenziali; non ho detto che rovinano il disco (come quelli di "Time and a Word" deglI Yes) ma che lo penalizzano, tutto quì.
  • Kism
    11 feb 16
    Dai...disco perfetto!L'accompagnamento vocale di Arthur Lee in "Maybe the People Would Be the Times or Between Clark and Hilldale" da brividi...
Lucio Battisti: Anima Latina
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Fantastico album Tropicalista di Battisti. Oltre la canzone, oltre il prog, oltre e basta. Quest'album è talmente bello da farmi piacere anche i testi di Mogol.
  • hjhhjij
    8 gen 15
    Condivido pure le virgole.
  • macaco
    9 gen 15
    Mi sto domandando perché l´attributo tropicalista?
  • Marco Salzano
    12 mar 15
    @macaco
    In Brasile Battisti fece incetta di dischi. Ascoltati Lilia di Milton Nascimento
Mahavishnu Orchestra: Meeting Of The Spirits
File Audio Ce l'ho ★★★★★
Formazione di fenomeni assoldati dal geniale chitarrista John McLaughlin con la benedizione di Miles Davis e del guru indiano Sri Chinmoy: i loro primi due album per me rappresentano il meglio di un genere (Jazz Rock/Fusion) a volte troppo incline al virtuosismo più sterile.
Mahavishnu Orchestra: Inner Mounting Flame
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Formazione di fenomeni assoldati dal geniale chitarrista John McLaughlin con la benedizione di Miles Davis e del guru indiano Sri Chinmoy: i loro primi due album per me rappresentano il meglio di un genere (Jazz Rock/Fusion) a volte troppo incline al virtuosismo più sterile. Questo esordio, che si apre con la possessione spiritica di “Meeting of The Spirits”, è spettacolo puro!
Marillion: Script for a Jester's Tear
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Una buona dose di camaleontismo gabrielliano, una manciata di claustrofobia Hammiliana e qualche goccia di misantropia watersiana, ecco la ricetta di questo LP, dove l’intensità emotiva dei dolori del giovane Fish raggiunge livelli assoluti nella composita titletrack (fra elegiaci sussurri sugli arpeggi pianistici di Kelly e rabbiose grida sulla chitarra elettrica di Rothery) e nella virulenta Forgotten Sons, commosso ricordo delle vittime del conflitto fratricida nord irlandese.
  • BARRACUDA BLUE
    26 lug 12
    E pensare che tra quelle copertine "in copertina" c'e' anche quella di Do You Dream in Colour di Bill Nelson. Buongustai i Marillion!...
Marillion: Sugar Mice
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Tipica "Saloon Song" di quelle che cantava Sinatra (che infatti viene citato dall'"astemio" Fish). Che dire poi sulla bellezza dell'arpeggio e del precisissimo solo "gilmouriano" di Rothery?.
Mazzy Star: So Tonight That I Might See
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Classico del psych-pop californiano anni '90. Fade Into You E' uno di quei brani che non mi va tanto di "analizzare" piuttosto lasciarlo in loop e il naufragar m'è dolce in questo mare.
McDonald And Giles: McDonald And Giles
CD Audio Ce l'ho ★★★★
McDonald & Giles, l’anima candida dei primi Crimson, incidono nel ‘70 un solare disco low profile con qualche ingenuità naif (es. i testi della Suite in C). Giles si conferma raffinatissimo cesellatore del rullante (fantastico in Tomorrow's People) e McDonald sfrutta al meglio il suo talento di polistrumentista e arrangiatore (p.e. nella suite Birdman, sogno di un novello Icaro, scritta con Sinfield). Flight of the Ibis è la melodia originale di Cadence…. Winwood ospite.
Medeski Martin and Wood: Combustication
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Sgargiante debutto in Blue Note per l’eclettico e immaginifico trio newyorkese. La spettacolare combustione si innesca subito col groove funky di Sugar Craft (sostenuto dagli arpeggi trance dell’organo e dagli inserti sovversivi di DJ Logic),continua con le Hancockiane Hey-Hee-Hi-Ho e Coconut Boogaloo e culmina nel fiammeggiante Latin Shuffle. Più frammentarie l’atmosferica Nocturne (con piano preparato e percussioni) e Whatever… col recital di Steve Cannon.
Mike Oldfield: Man on the Rocks
CD Audio Ce l'ho ★★★
Album pop dal taglio nostalgico verso l’Aor americano fine ’70 ed il pop inglese anni ’80, non proprio il come-back trionfale che speravo ma almeno è comunque qualche spanna sopra EARTH MOVING. Per lo più power ballads con arrangiamenti monocordi (ma con gli onesti comprimari e poco più che si è scelto...), qua e là orecchiabile (Sailing) ma soprattutto Oldfield come chitarrista c’è e lotta ancora insieme a noi con almeno un paio di soli ben costruiti in Dreaming in the Wind e nella title track
  • hjhhjij
    8 gen 15
    Deve avermi fatto tanto schifo che non ricordo nemmeno di averlo ascoltato. Earth Moving invece fa talmente schifo che non puoi dimenticartelo. D'altronde qualche scivolone capita a tutti, qui la voglia era a 0 poi negli anni '90 non si è ripreso affatto male con almeno due dischi molto belli.
  • Marco Salzano
    8 gen 15
    Sì hjhhjij, infatti speravo in un disco più simile a quei lavori degli anni 90 o anche a Music of the Spheres, che mi era piaciuto molto.
Mike Oldfield: Incantations
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Forse la suite più ambiziosa di Oldfield, ispiratosi alla musica dei nativi americani con il rigore del minimalista Glass. Il titolo deriva dalle formule magiche degli incantesimi da cui la ripetizione di uno stesso motivo fatta da vari strumenti in tutte le tonalità possibili come nelle filastrocche. Con David Bedford, alla conduzione degli archi e del coro, Maddy Prior, che canta un poema di Longfellow sulle percussioni degli Jabula e l’ipnotico vibrafono di Pierre Moerlen.
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