Tangerine Dream: Zeit
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Terry Gilliam: Brazil
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The Doors: The Doors
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The Mothers of Invention: Uncle Meat (disc 1)
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
La musica si libera da tutto per elevarsi in un sublime caos organizzato.
The Who: Tommy
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Thelonious Monk: Brilliant Corners
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
La voce più fuori dal coro nel Jazz.
  • COX
    14 mag 17
    Una delle più grandi voci fuori dal coro ma non la più grande. Pensa al Charles Mingus di The Black saint and the sinner lady. Capolavoro di disco Brillant Corners
  • zappp
    15 mag 17
    nel senso che Monk, ha creato uno stile ineguagliabile, e che per assurdo non ha fatto scuola. In pratica è morto con lui. Ma non è un demerito, anzi...
  • COX
    15 mag 17
    Mi sono espresso male rileggendomi. Per me Monk e Mingus sono sullo stesso livello, entrambi fuori dal coro ma in modo diverso. Ma sul discorso dell'aver fatto scuola è tutto il contrario! Pensa che molti brani di Monk sono standard jazz contenuti nei real book, quindi materiale di studio per moltissimi jazzisti moderni. Il suo uso incredibile di soluzioni come le sostituzioni di tritono, il trasformare delle strutture blues in brani come Straight no chaser... Oggi è punto di riferimento per molti musicisti che sono alla ricerca di soluzioni ardite. Coltrane disse a riguardo:"Tu non sai mai cosa può succedere. Dal punto di vista ritmico, per esempio, Monk sa creare una tale tensione da costringere chi suona strumenti a fiato a "pensare" invece che a cadere nei soliti clichè. Egli può cominciare una frase da un punto che tu non ti aspetti, e tu devi sapere bene cosa fare: E dal punto di vista armonico, egli segue delle strade diverse da quelle che tu puoi avere previsto. Una cosa soprattutto Monk mi ha insegnato: a non avere paura di fare ciò che sento veramente". Questa frase la leggi su jazzitalia, dove molti jazzisti hanno pubblicato lezioni su alcuni suoi brani(come Blue Monk). Conosco diversi jazzisti locali che si occupano attivamente di suonare ed interpretare Monk ed i suoi concetti di dissonanza "primitiva". Ma Monk è studiato ed ascoltato dai jazzisti moderni esattamente tanto quanto Miles Davis o John Coltrane.
  • zappp
    15 mag 17
    che Monk sia studiato non lo metto in dubbio. Quello che dico è che il suo linguaggio è stato talmente originale, suo, che lo puo' studiare ma non emulare come con altri jazzisti.
    Mingus, proviene dalla scuola di Duke Ellingtom e dal Duca è ripartito mettendoci poi del suo, Monk è stato il classico "fulmine a ciel sereno".
  • COX
    25 mag 17
    Volendo tutto può essere emulato anche Monk, basta entrare nel suo linguaggio e capire la costruzione delle sue frasi. Il punto è che una cosa del genere non sarebbe degna di un artista che tale vuol farsi chiamare almeno a mio modo di vedere. Sul fatto che sia stato un fulmine a ciel sereno non posso che concordarlo con te.