Giona

Quoto Bartle..sia sul disco che sulla rece.

Io credo che lo scritto presenti davvero bene l'amarezza di chi purtroppo si ritrova nella realtà odierna a lottare contro i mulini a vento, però anche Bartleboom ha ragione. Certe cose, per quanto ben esposte, bisognerebbe solo tacerle. E' indubbiamente la mossa migliore. Siamo arrivati al punto che persino sfogarsi è controproducente..ma vi rendete conto che schifo???

Ciò che hai scritto è dolorosamente vero. La cosa brutta è che per quanto noi possiamo parlarne le cose "là fuori" non cambiano... Il disco in esame non voglio che arrivi mai a sfiorare i miei timpani, il personaggio è ridicolo e la copertina è quanto di più odioso potessero confezionare gli incompetenti che stanno dietro a questo business. Certamente questi individui di musica vera non ne hanno mai ascoltata, sennò non si spiegherebbe come facciano a non vergognarsi di esistere. Io personalmente non sono un musicista, ma non potrei vivere senza musica, soprattutto nelle sue espressioni progressive (citate già dal buon BeatBoy) sia di ieri che di oggi, perciò davvero non mi capacito di come si possa arrivare a tali abissi di vuotezza. Ma come si suol dire al peggio non c'è mai fine...anche se io adesso mi sarei un po' rotto di questo continuo crollo verticale.

Sì, la voce è calda e profonda e può ricordare quella di John, ma magari dire il nome del povero disgraziato al quale appartiene, cioè Arch Stanton, sarebbe stato carino..Comunque David in questo disco è circondato da ottimi strumentisti (Mick Paul al basso, Paul Clark alla chitarra e Lloyd alla batteria. I primi due presenti anche in Exiles del '97, disco dove figuravano anche John Wetton per l'appunto, ma anche Robert Fripp e Peter Hammill), ma nonostante ciò non ne esce un capolavoro..a me sembra più un lavoro molto accessibile, magari un po' ripetitivo, ma comunque dignitoso..

Anch'io lo conosco ed ho, come Lewis, il disco omonimo..ma non è il mio genere.. Lui certamente è molto capace, ma non ho orecchio per questa musica e non sono certamente in grado di valutarla..

Scelta non malvagia.. ma i generi indicati nella recensione non riesco proprio a capire che c'entrerebbero con il disco..mah..

@Barbanera:Sì bèh...non mi aspettavo molti commenti visto che l'album descritto è praticamente sconosciuto qua. Spero perlomeno che qualcuno abbia letto la recensione e si sia avvicinato al gruppo che, pur avendo pubblicato pochi dischi, ha davvero tanto da offrire.

Che stile, che atmosfera, che classe, che eleganza! Devo aggiungere altro?

AHAHAHAHAHAHAH! Un disabile della canzone! Questa è da incorniciare!

Grande Jargon, vedo che siamo d'accordo. Chissà se uscirà mai un terzo disco.. nel loro sito ufficiale ho visto molti progetti solisti, purtroppo la reperibilità è praticamente nulla..a meno di non fare un salto in Giappone, ma questo pomeriggio sono impegnato. Chissà, magari domani.. (^_^)