Voto:
E' incredibile la somiglianza del Fortis fine anni 70 con il Paul Weller metà anni '80. Sembrano la stessa persona. Forse lo sono.
Voto:
Sono andato a farmi un pò di ricerca su un'artista che non conoscevo.
Stranissimo, non credevo che esistesse più gente che fa (ed ascolta) musica del genere. Questa ragazza e la sua band mi hanno riportato per un momento negli anni '80. Mi sono chiesto come è possibile una "macchina del tempo" del genere. Poi ho visto che è australiana. Forse la chiave del fenomeno è proprio quella: l'Australia, paese magico dove accadono cose che noi abbiamo visto 40 anni fa, o dobbiamo ancora vedere, tra 40 anni.
Comunque è tutto estremamente divertente. Complimenti DaniP
Voto:
Per puro caso, in questi giorni sto ascoltando un disco di blues rock semplicemente FANTASTICO, e, già che ci sono, mi permetto di consigliarlo a tutti gli amanti del blues.
Si tratta del disco di esordio dell'armonicista Junior Wells, intitolato "Hoodoo Man Blues", inciso e pubblicato nel 1965, insieme al chitarrista Buddy Guy. E' un disco di autentico blues, mentre lo splendido Blues From Laurel Canyon appartiene ad un genere di revival bianco. Sono entrambe, comunque, due opere da brivido.
Voto:
Francamente mi sembra tutto molto esagerato per un disco come questo.
Sarò ormai un vecchio bacucco, sono il primo ad ammetterlo, però di musica come questa ne conosco a montagne, e anche proveniente da nomi meno conosciuti.
E' tutto troppo.
Hai schiacciato PER SBAGLIO IL TASTO DELLA TASTIERA BLOC MAIUSC? Capita. Però poi, uno, se si rilegge se ne accorge.
Mah...
Voto:
Disco splendido.
C'è stata un epoca che su Debaser non si potevano più recensire dischi dei Pink Floyd, senza venire investiti da una violenta mitragliata di improperi, accusati di inflazionare con recensioni inutili sempre gli stessi titoli.
Io non ho mai condiviso quella politica, perchè una recensione può essere anche una dichiarazione d'amore, per questo lecita anche quando è una tra le tantissime.
Quell'epoca sembra finalmente finita, ed ora si può tornare a scrivere che Saucerful o Dark Side sono semplicemente dischi che ami e che per te significano qualcosa, senza essere massacrati. Questa è una di quelle recensioni, e per questo la rispetto.
Certo, se tu fossi riuscito anche a spiegare il motivo per cui questo disco è per te importante, sarebbe stato meglio. Mi pare che da questo punto di vista sia piuttosto carente.
Comunque, per un disco come questo, apprezzo anche una semplice attestazione d'amore.
Voto:
Aaaah, è qui che ti aspettavo....
Perchè questo è un disco che fa parte di una manciata, diciamo un settantina, di dischi che amo da quarant'anni, senza ripensamenti.
E' uno splendido disco di blues rock, con potenzialità jazzistiche.
Se fosse solo per questo, starebbe insieme ad altre centinaia di dischi con le stesse caratteristiche. Però questa musica, e solo questa, in particolare, e a differenza degli altri dischi di Mayall, possiede una particolarissima venatura di nostalgia e malinconia che lo rendono unico e grande.
La tua recensione manca di individuare questo elemento, ma possiede tutte gli altri per me condivisibilissimi giudizi.
Quindi 5 stelle (6 se potessi) al disco e 4 stelle alla recensione, che saltano a 5 per averlo scelto tra tanti. Grazie Embal.
Voto:
Dignitosa
Voto:
Tanti tanti anni fa, direi nei primi anni '80, mia madre era lettrice di francese presso l'Università di Torino, e una sua collega , pure lei lettrice presso lo stesso Ufficio, era nientemeno che la figlia di Ionesco. Un giorno, questa ragazza disse a mia madre che i suoi genitori passavano a trovarla a Torino. Mia madre, che è di origine tunisina e sa fare un cous cous formidabile, invito' la sua collega e i suoi genitori a cena da noi, a gustare il famoso cous cous.
E così mi ritrovai Eugene Ionesco a cena. Io ero un ragazzotto appena 18enne, piuttosto imbecillotto. Durante la cena i miei e i Ionesco conversavano in francese di cose che capivo pochissimo, poi suonò il citofono: erano certi amici che volevano invitarmi in birreria. "Ragazzi, non posso, ho gente a cena"
"Ma dai, scendi, che ci stai a fare con quei vecchi, c'è anche Giovannona Boccadivelluto, Deborah Linguaguizzante e altre ragazze che chiedono di te, saluta tutti e scendi, che non possiamo aspettare troppo".
Così presi mio padre da parte e gli dissi che salutavo tutti e andavo via con certi amici.
Mio padre mi disse una cosa che non ho mai dimenticato:
"Ma tu non hai un poster di Mick Jagger in camera? Beh, questo signore e sua moglie sono più famosi del tuo Mick Jagger. Pensaci bene prima di andartene così. Potresti pentirtene un giorno".
Salutai Ionesco e sua moglie, mio padre mi disse di non fare troppo tardi, e raggiunsi i miei amici.
Me ne sono pentito? Ancora non l'ho capito.
Voto:
concordo in pieno con il contenuto della recensione, d'altra parte redatta da uno storico recensore di Debaser
Voto:
concordo che è un pò noioso. Però questa è una band fantastica
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