Voto:
A me piacciono un casino ma questo non lo compro.
Voto:
O.K. evito di dirlo, ma lo penso intensamente.:-) Bye.
Voto:
Ohilà, chi si rivede...
Voto:
Ah, quindi il tuo era un intervento serio? Minchia, tante scuse... Ma tesoro, la prossima volta, invece di buttare lì una frasetta, spendi qualche parolina di più, che se no io non capisco... E ora veniamo a noi: così Lucarelli e Picozzi sposano la tesi dell'Arbuckle violentatore... mmmmm... Sicura? Come si dice dalle mie parti, mi balla un occhio (si insomma, ho qualche dubbio). Comunque se è così, avranno prodotto delle prove, cosa che mi pare piuttosto difficile... Io conosco due versioni della causa della morte di Virginia Rappe: peritonite ed emorragia interna. L'emorragia le sarebbe venuta non certo a causa di una bottiglia infilata nel didietro ma in conseguenza di un aborto (il secondo, per altro). Che Fatty non abbia avuto nulla a che vedere con la sua morte è comunque cosa acclarata (ovviamente mica l'ho acclarata io, c'è la sentenza di un tribunale...). Poi, sui dieci minuti in cui Roscoe è rimasto solo con Virginia se ne sono dette di cotte e di crude. Buster Keaton nelle sue memorie racconta di aver letto sui giornali di Hearst che Roscoe avrebbe messo dei cubetti di ghiaccio nelle parti intime della "vittima". Poi, qualcuno disse che Virginia era rimasta schiacciata dal dolce peso di "fatty"... Può essere quindi che sia circolata anche la storia della bottiglia e del deretano. Te ne dico un'altra: qualcuno disse che Roscoe era uno schiavista, non so se mi spiego... Considera anche che Hearst non era solo l'editore dei giornali che cavalcarono e ingigantirono (e in parte crearono) lo scandalo, era anche produttore cinematografico. Produceva i film della sua amante, Marion Davies. Roscoe, una volta ripreso a lavorare e ribattezzatosi William B. Goodrich, curò la regia di "The red mill", film con la Davies prodotto da Hearst... Non credo che Hearst avrebbe messo la sua morosa nelle mani di un tipo dalla sessualità così "esuberante". Ciao.
Voto:
Ascoltato qualche brano a volume basso, che l'ora è tarda. Brava...
Voto:
Bravo Mò, bel racconto...
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Grazie Khachacha, avvertirò i biografi di Roscoe... @Poletti: Capolavoro... Ma va'... The cook è una commediola, suvvia...
Voto:
Anzi no, un sito bislacco mi ha tratto in inganno. Era la nipote di W.R. Hearst.
Voto:
Minchia, non si finisce mai d'imparare... Comunque non era la nipote, era la figlia maggiore di W.R. Hearst, almeno stando a quanto ho letto or ora...
Voto:
Uhe Azzo, vecchio mio.:-) Noir anni quaranta? Naaaa, su quel genere non sono ferrato... Meglio i clown. In effetti per sapere chi è questa Hearst, avrei bisogno di google, ma più che altro è questione d'ignoranza... D'altro canto sai che io sono quello che "il migliore album degli Zeppelin è "Houses of the holy".:-)
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