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@ajejebrazorf: Ricapitoliamo: qualunquista, in malafede, tendenzioso, arrogante e pure folle. Grazie, non merito tanti complimenti. Ti dico, in simpatia, che "l'ansia di stabilire primati" è tutta di Scaruffi. Io non la provo e non ho nessuna voglia di dire chi è il più grande cantante della storia. E lo sai perchè? PERCHE' LA QUESTIONE NON MI INTERESSA o, citando il mio post precedente, NON MI PONGO IL PROBLEMA!!!!!! L'avrai capito ora? Speriamo... Io vengo su debaser non per fare il critico. Vengo per segnalare dischi e artisti che mi piacciono. E' quella cosa che fuori dal web si chiama passaparola. E non mi spavento se questo passaparola qui prende la forma di "recensione + commenti." Le discussioni che nascono fra gli aspiranti critici (effettivamente su deb ce ne sono) che vanno avanti per chilometri di post e nelle quali si tenta di stabilire se il primo dei black sabbath è hard rock o heavy metal, io le evito come la morte. Quando scrivo recensioni metto sempre o quasi qualche link oltre al more-info. Siti ufficiali o ufficiosi, in maniera tale che chi legge, si possa informare meglio, possibilmente dalle parole dell'artista. Così fanno i molti recensori che apprezzo. Sul sito di Scaruffi, niente di tutto questo. Per scoprire il sito di Tim Buckley sono passato attraverso Google e non attraverso un critico. Lee Underwood fa il critico? E con ciò? Ne ha ben donde. E' un MUSICISTA. L'analisi della Frederick che ti ho segnalato, è una descrizione della musica di Nick Drake, non un dire: "E' il più grande!" o "E' il più scarso". E non c'è manco una frasetta ad effetto. Mettici anche che Lee Underwood non è mio parente: se fa come la Frederick, è un buon critico, se non fa così e spara cazzate, diventa magicamente un pirla. E comunque, io più sopra ti ho già detto che non ho problemi ad apprezzare il lavoro di un critico se è equilibrato. Sul sito di Scaruffi, di questo stiamo parlando, io non ho trovato e non ti ho solo segnalato degli errori di datazione. Ti ho segnalato delle TARE CONCETTUALI sulle quali, caspita, non sono disposto a sorvolare. Tu ti incazzi se dico che il sito di Scaruffi è inutile? Benissimo, io mi incazzo se qualcuno dice che Buster Keaton era misogino. I "Dovrei leggere Scaruffi?" erano domande retoriche che non avevano bisogno di risposta e servivano solo a chiarire il concetto che di scaruffi, con tutta la simpatia per lui (a forza di parlarne prima o poi mi diventerà davvero simpatico...) si può tranquillamente fare a meno. Ora, mi vuoi dire se hai visto il video che ho segnalato? O mi vuoi fare invecchiare nell'incertezza? Ciao.
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@M.Poletti: Ti devo delle scuse. Nel tuo post di ieri sera avevo letto una presa per i fondelli. Rileggendolo ora, non ne trovo traccia. Sono stato un vero cafone. Sorry... @Riccardo. Il tuo modo di ragionare è davvero singolare. Ragioni per formulette. Chi non legge Scaruffi e dà argomentazioni a supporto diventa automaticamente un "hooligan anti scaruffi"? Gli hooligan non ragionano, sbuffano, grugniscono e si spaccano la testa fra loro. Io, Bjorky e Flinstone non facciamo nessuna di queste cose. Inoltre, non mi sono mai iscritto a nessun partito, figuriamoci a quello de "la critica non serve a nulla". Se proprio le vuoi usare, vedi per cortesia di usare definizioni meno infelici, Grazie.
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Beh Poletti, francamente di quello che pensi tu non è che me ne freghi poi tanto.
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bravo!
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Caro Ajeje, ora basta, scusa ma mi hai proprio stufato. La sparata sul miglior cantante della storia della musica è la prima cosa che si legge sulla scheda di Scaruffi. Non l'ho cercata col lanternino. Ha fatto bene a dire una cosa del genere? Boh, come ti ho detto non mi pongo il problema. Mi chiedi il nome di un critico credibile? Bravissimo, bella domanda e altro boh: io non ne leggo manco uno. Sul sito ufficiale di Tim Buckley, sito che avrai sicuramente visitato, si trova ogni sorta di informazione: particolarmente interessanti sono le interviste nelle quali Tim parla della sua musica con l'onestà intellettuale che lo contraddistingueva. In una di quelle interviste ho letto per la prima volta il nome di Dr John The Night Tripper. Su quel sito e suoi molti non ufficiali si trovano racconti di personaggi che hanno lavorato con Tim e di gente normalissima che lo ha solo visto in concerto. Ecco, queste sono le cose che mi piacciono: testimonianze dirette, non l'analisi esaltata del critico di turno. In questo senso la scheda di Scaruffi ai miei occhi è del tutto inutile. Ci siamo capiti? Fortunatamente esistono documenti simili per tutti gli artisti "storici" e per molti artisti contemporanei. Ti faccio un altro esempio: Hai mai letto l'autobiografia di Frank Zappa? Lì c'è tutto quello che si deve sapere sulla sua musica e sui suoi testi. Non manca un analisi del suo ruolo di imprenditore dello spettacolo e un vero e proprio studio sull'arte della registrazione. Vi si può leggere anche un sacco di aneddoti divertentissimi su un fottio di personaggi strampalati. Una lettura avvincente. Poi, se vuoi roba più recente (il libro è del 1988) in rete trovi alcune interviste rilasciate da FZ poco prima che morisse. E io dovrei leggere la mortifera scheda di Scaruffi? Terzo esempio: Ti piace Nick Drake, giusto? Bene, c'è un sito (Nick Drake files) che raccoglie un incredibile mole di scritti che raccontano vita, morte e soprattutto miracoli di Nicolino da Tanworth. Lì ho trovato la storia di Robin Frederick che ho, nel mio piccolo, cercato di divulgare con la rece su "Time of no reply". Per altro sul sito della Frederick trovi una minuziosa analisi della musica di Nick, con una particolare attenzione per il suo stile chitarristico. Analisi fatta da una MUSICISTA, non da un critico. E io dovrei leggere Scaruffi? No grazie, leggilo tu. Avesse almeno messo qualche link interessante sul suo sito, invece no, totalmente autoreferenziale... E ora bando alle cazzate. L'hai visto il filmato che ho segnalato? Se non l'hai visto sai bene dove trovarlo. Ciao.
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Dunque, la pagina su Tim Buckley l'ho letta. Meglio di quella su Frank Zappa e Jeff Buckley, ma noto la consueta ansia di stabilire primati: "Tim Buckley e` il cantante piu` geniale della storia della musica rock, e forse dell'intera storia della musica.", "Phantasmagoria In Two, la piu` bella canzone d'amore di tutti i tempi". Necessità questa che non riesco a capire e che mi stava facendo desistere. Boh, sarà che io proprio non mi pongo il problema. Nell'analisi dei brani, un estenuante track by track moltiplicato per i quattro-cinque dischi più importanti, scaruffi utilizza a volte un linguaggio figurato che non mi piglia e che mi sa un po' di fuffa. Cito ad esempio questo brano in riferimento al canto in "Hallucination": "... contornato di suoni celestiali, si presenta come un gorgo che si stringe piano piano attorno alla tremula immagine di una visione e infine la inghiotte in una bolla d'acqua". Ammetto però che tale linguaggio possa esercitare un qualche fascino. Su di me no, ma io non faccio regola. Inoltre, Scaruffi dà soltanto degli accenni all'elemento autobiografico dei testi di certe canzoni che forse meritava un indagine un po' più approfondita. Per capirci "dream letter" è appena citata. Comunque ribadisco: meglio questa delle altre pagine che ho letto. E adesso due segnalazioni: in rete si trova un video-concerto di Tim preso da un canale televisivo americano, risalente al periodo "starsailor". Si chiama "Boboquivari (live KCET Tv, L. A. 1970)". Poi, se volete sentire un disco che influenzò molto il Buckley in quel periodo (influenza ammessa dallo stesso Buckley e, ahi ahi, non citata da Scaruffi:-)) procuratevi "Babylon" di Dr John The Night Tripper. Ciao.
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Grazie Riccardo, Tim Buckley è perfetto. Mi prendo un po' di tempo (ora devo andare) e ti dico. Ciao
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No ajeje, non ci siamo proprio. Mi stai ripetendo ciò che ho già letto nei tuoi post e in quelli di altri utenti. E soprattutto non accetto accuse di qualunquismo. Non ho problemi ad apprezzare un critico se dà dei giudizi equilibrati. La scheda su Buckley figlio semplicemente non è equilibrata e il perchè l'ho spiegato più sopra, quella su Frank Zappa idem e quella su Keaton l'istess. Facciamo una cosa, segnalami tu una pagina che ti pare degna d'essere letta, io la leggo e ti dico...
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@ajejebrazorf: io non so se Scaruffi si sia davvero iscritto a Deb e, ti dirò, non mi interessa. Ma, tutto sommato se uno perde il suo tempo facendo un sito come quello, non è da escludere che ne perda un po' anche su debaser. Comunque, come avrai notato, mi sono concesso il beneficio del dubbio. Su Scaruffi: noto che nessuno ha ancora contestato gli errori CONCETTUALI segnalati da me e da Flinstone, al massimo si dice: "Si, vabbè su ventimila recensioni di quarantamila dischi, sessantamila errori ci possono pure stare". Io ho visionato tre pagine di Scaruffi, non mi ha soddisfatto manco una delle tre. Ho già parlato di quelle su Jeff Buckley e Frank Zappa, ora segnalo quella su Buster Keaton. Nel film "Go west" Buster se ne sta sempre appresso a una vacca, non a caso il titolo italiano recita "io e la vacca". Sentenza di Scaruffi: in questo film Keaton dimostra un "astio durissimo nei confronti delle donne". ASTIO DURISSIMO?!? Ma dico scherziamo? L'equazione è facile facile: Keaton è sempre attaccato a una vacca, ergo odia le donne. Associazione degna di un maiale laureato in matematica pura, tanto per citare De Andrè. Quindi, tre pagine consultate, tre enormi boiate. Perchè cavolo dovrei continuare a navigare sul sito di scaruffi? Per apprezzare lo sforzo di recensire 20.000 dischi e ottantamila film? Devo dimenticarmi dei suoi errori madornali perchè è un uomo del rinascimento nato per un puro caso nel ventesimo secolo? Ma dico, mi state prendendo per il culo? Il sito di Scaruffi è del tutto inutile. Sul web c'è ogni sorta di sito informativo, ufficiale e non, su musicisti, cineasti ecc... Ognuno di questi siti è più attendibile di qualsiasi pagina di Scaruffi. E per altro, nel momento in cui mi sto informando su un artista, delle "migrazioni della musica" francamente mi frega poco. Infine, non so Micio Tempio, ma Gianni Rodari un posto nella storia della letteratura lo merita eccome. Ciao a tutti.
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Mai piaciute le sue canzoni, però mi sta simpatico. Il fondo lo ha toccato nella versione di "un giudice" fatta con un tale di nome MegaHertz
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