Grasshopper

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 Quando uno è in stato di grazia, di esaltazione mistica, basta che vada con un amico a pescare per ricavarne una serie di sensazioni magiche.

 Il secondo capolavoro di Van Morrison è una serie di nitide istantanee di uno stato d'animo che nella vita capita di rado.

Moondance (1970) è il secondo capolavoro di Van Morrison, caratterizzato da brani più brevi e brillanti rispetto al suo predecessore Astral Weeks. Con un suono pulito, assoli di piano e sax cristallini, l'album mette in luce le radici jazz, blues e soul dell'artista. La recensione esalta la capacità di Morrison di catturare stati d'animo rari e gioiosi con grande maestria. Nonostante una leggera preferenza per l'atmosfera profonda di Astral Weeks, Moondance riceve pieno apprezzamento per la sua cantabilità. La cover di Michael Bublé ha stimolato nuovo interesse verso l'album originale. Ascolta Moondance e lasciati trasportare dalla magia di Van Morrison!

 «Radici è un tesoro di testimonianze, vicende e riflessioni che solo uno come Francesco Guccini poteva mettere in forma di canzone.»

 «Il filo conduttore di questo capolavoro del 1972 è proprio l’identificarsi in un popolo, in una comunità, perfino nelle pietre di una casa.»

Radici di Francesco Guccini è un album profondamente narrativo e poetico, che celebra il senso di appartenenza a un luogo e a una comunità. Ogni canzone esplora memorie familiari, la città di Modena, e i cicli della natura con grande intensità emotiva. L'autore viene paragonato a un narratore in musica, capace di trasformare vicende personali in capolavori universali. L'unico punto critico riguarda gli arrangiamenti troppo invasivi di Pier Farri. Un classico senza tempo del cantautorato italiano. Ascolta Radici, un viaggio emozionante nelle radici della memoria e dell'appartenenza.

 I sogni paralleli di questo disco affascinante si svolgono prevalentemente nel passato.

 Il finale ci dice, pur senza parole, che il sogno almeno per ora è destinato a rimanere tale, ma la cosa importante è che ci sia qualcuno capace di averlo e di saperlo tradurre in autentica arte.

Loreena McKennitt, cantante canadese di origine irlandese, firma con Parallel Dreams un album raffinato e profondamente legato alla tradizione celtica. Con straordinarie doti vocali e una strumentazione prevalentemente acustica, l'artista racconta sogni, storie d'amore e di libertà in brani che spaziano dal passato al futuro. Il disco si distingue anche per un messaggio impegnato, come nella dedica ad Amnesty International. Un lavoro di alto livello che conferma il talento di McKennitt come compositrice e interprete. Ascolta ora Parallel Dreams e immergiti nella magia celtica di Loreena McKennitt!

 Con i Traffic e con la loro musica c’entra come il culo con le quarantore (antico detto etrusco).

 È pura magia, ma è come un maestoso pino a ombrello che spunta non si sa come in un fitto bosco di querce.

La recensione celebra l'album 'John Barleycorn Must Die' dei Traffic come un capolavoro senza tempo, sottolineando l'originalità del loro sound soul-jazz e progressive. Si evidenziano tracce chiave come la ballata acustica John Barleycorn, confrontata con la letteratura di Jack London, e le performance brillanti di Steve Winwood e compagni. La proposta musicale è definita moderna e anticipatrice, con arrangiamenti raffinati e momenti strumentali di grande intensità. Ascolta ora l'album e scopri l'iconico sound dei Traffic!

 Un motivo ci deve pur essere: forse la classe, che (dicono) non è acqua.

 Fin da questo suo primo lavoro Sting avrebbe continuamente cercato un compromesso tra le sue nobili passioni e il gusto di un pubblico più ampio, con prodigi di equilibrismo degni di un diplomatico.

La recensione analizza il primo album solista di Sting, sottolineandone il delicato equilibrio tra jazz, musica classica e sonorità pop, riuscendo a soddisfare un vasto pubblico senza perdere classe ed eleganza. L'autore evidenzia la qualità dei musicisti coinvolti e le citazioni colte, apprezzando l'album anche dopo vent'anni dalla sua uscita. Nonostante le critiche ricevute, il disco rimane un lavoro raffinato e piacevole, frutto di un'attenta diplomazia musicale. Scopri l'eleganza e la versatilità di Sting in questo album senza tempo!

 "Va però citato il virtuoso di pianoforte, sia per la bravura, sia per il suo nome, Pablo Ziegler, perfetta sintesi, molto argentina, di latino e tedesco."

 "E allora, come dice Paolo Conte, vai bandoneon, vecchio leon, mordilo! Diventa un pitbull e azzannalo ai polpacci, ti prego, fallo per me."

La recensione celebra il concerto live del 1983 di Astor Piazzolla e il suo Quintetto a Lugano, sottolineando l'equilibrio cameristico della formazione e il virtuosismo strumentale. Si richiama la storia del tango e l'importanza innovativa di Piazzolla, capace di portare il genere agli onori della musica colta. Si evidenziano momenti musicali salienti e la qualità della registrazione. Un elogio profondo a un maestro capace di emozionare con il suo bandoneon e compagni d'avventura. Ascolta ora l'iconico live di Astor Piazzolla e lasciati trasportare dal vero tango argentino!

 "'Hurricane' è un fantastico saggio di neorealismo dylaniano."

 "Il violino di Scarlet Rivera rende intense e struggenti anche le ballate più lunghe."

La recensione celebra 'Desire' come un capolavoro maturo di Bob Dylan, caratterizzato da una forte rinascita creativa e arrangiamenti impreziositi dal violino di Scarlet Rivera. L'album miscela ballate intense, testi poetici e forti temi sociali, con brani memorabili come 'Hurricane' e 'Sara'. Viene sottolineata la validità artistica di Dylan negli anni '70 e l'influenza del collaboratore Jacques Levy. Un disco vibrante e ricco di emozioni, ancora attuale dopo trent'anni. Ascolta 'Desire' e lasciati trasportare dalle sue emozioni uniche!

 Disco paradossale, ben fatto e prezioso, ma perfettamente inutile, come un bel soprammobile di lusso.

 Autoritratto di donna inossidabile, ma molto insoddisfatta.

La recensione evidenzia la complessità del disco "Both Sides Now" di Joni Mitchell, tra la maestosità orchestrale e l'eleganza vocale da un lato e il senso di insoddisfazione e incoerenza artistica dall'altro. Pur apprezzando la qualità tecnica e la selezione dei brani jazz, l'autore fatica a riconoscere l'utilità e la coerenza del progetto, definendolo un'opera raffinata ma dal valore pratico discutibile. Scopri il fascino ambiguo di Both Sides Now, ascolta e giudica tu stesso!

 Il carattere ribelle e ingenuo, quasi donchisciottesco, di un sognatore che non si voleva arrendere alla realtà.

 Una dolce melodia e limpide note jazz di pianoforte: il primo amore del giovanissimo Tenco, il jazz.

La recensione celebra l'album omonimo di Luigi Tenco come un autentico capolavoro della musica italiana, caratterizzato da un mix di malinconia, protesta e jazz. Viene sottolineata la purezza del suo stile ribelle e la profondità delle sue canzoni d'amore, così come la tragedia personale che lo circonda. Il testo interpreta con delicatezza i messaggi di Tenco, evidenziandone l'attualità e la forza espressiva. L’album emerge come un punto di riferimento imprescindibile contrapposto al conformismo della scena musicale italiana. Ascolta l'album di Luigi Tenco e immergiti in un viaggio intenso di musica e poesia.

 Van Morrison è un vulcano di sensazioni allo stato puro, va dritto all’anima, sfugge ad ogni classificazione.

 Si piange e si gode. Spezzano appena un po’ la tensione due episodi più ingenui, ma sempre ricchi di preziosismi.

La recensione celebra 'Astral Weeks' di Van Morrison come un capolavoro senza tempo, caratterizzato da un mix unico di blues, jazz e folk. Van Morrison emerge come un artista capace di coinvolgere profondamente l'ascoltatore con una musica densa di emozioni e poesia. L'album, inciso in soli due giorni, è descritto come un viaggio introspettivo intenso da brani ipnotici e atmosfere uniche. La voce di Van Morrison e gli arrangiamenti strumentali contribuiscono a creare un'esperienza musicale indimenticabile. Ascolta Astral Weeks e lasciati trasportare in un viaggio musicale unico.