Grasshopper

DeRango : 5,88 • DeEtà™ : 7613 giorni

 Neanche la corda più pregiata può essere tirata all’infinito.

 Il tocco finale che trasforma un disco né carne né pesce in una ruffiana operazione commerciale natalizia è la corale denominata "Oiche Chiuin".

La recensione evidenzia come Enya confermi ancora una volta la sua formula musicale consolidata fin dal 1988, ma con una mancanza di idee e innovazione che rende questo album poco fresco e troppo ripetitivo. La tecnica è impeccabile, ma le melodie risultano scontate e le atmosfere, pur rilassanti, non riescono a emozionare come in passato. Alcuni brani natalizi appaiono forzati, trasformando il disco in un'operazione commerciale poco originale. Scopri perché questo album di Enya delude i fan storici e cosa aspettarti dal suo sound.

 Di similitudine in similitudine, perché non paragonare le nitide note del pianoforte di Bill Evans a variopinti e dolcissimi canditi, mollemente affondati in questa crema?

 Il tutto è semplicemente sublime, e non finisce qui.

La recensione esalta la perfetta sintonia tra Cannonball Adderley e Bill Evans nell'album del 1961 Know What I Mean?, evidenziandone la riuscita fusione tra il classicismo di Evans e l'energia post-bebop di Adderley. Viene sottolineata la qualità della sezione ritmica e l'eleganza delle ballad, riconoscendo nell'album un capolavoro di raffinata musicalità e intensa espressività jazzistica. Ascolta Know What I Mean? e immergiti nel raffinato jazz di Cannonball Adderley e Bill Evans.

 "Questo Requiem riesce perfettamente a conciliare rigore contrappuntistico e fantasiosi fremiti romantici."

 "In un'opera che tratta pur sempre di morte, Brahms ci regala una iniezione di beatitudine e divina pacatezza."

La recensione esplora il Requiem tedesco di Johannes Brahms, un'opera rivoluzionaria per il compositore, che unisce rigore tecnico e intensa emotività. Il testo sottolinea la forte componente consolatoria e la profondità espressiva del lavoro, esaltando l'interpretazione di Karajan e della Berliner Philharmoniker. L'opera si distingue per il suo stile unico e la serenità che trasmette, pur trattando il tema della morte. Ascolta ora il Requiem tedesco di Brahms nella magica interpretazione di Karajan!

 "La voce eterea e sublime di Teresa ti rapisce... quella incisiva e sensuale di Dulce ti percuote, ti spazza come una mareggiata."

 "O primeiro canto è la metamorfosi di una filastrocca in un furibondo canto primordiale, con i tamburi di Trilok Gurtu che folleggiano..."

La recensione celebra 'O Primeiro Canto' di Dulce Pontes come un capolavoro che rinnova la musica portoghese fondendo elementi tradizionali e sperimentazioni etniche. L'album esplora i quattro elementi e si distingue per la vocalità potente della cantante e un sofisticato uso degli strumenti. Dulce Pontes emerge come musicista e compositrice più che semplice interprete, offrendo un'esperienza musicale profondamente sensoriale e coinvolgente. Ascolta ora O Primeiro Canto e lasciati trasportare dalla magia di Dulce Pontes!

 Mozart in bilico tra orgoglio e commozione affida i suoi quartetti all’amico Haydn come un padre i suoi figli nel gran mondo.

 Il Mozart solare del K 458 lascia spazio al Mozart agitato e disperato del K 421, con un pathos quasi beethoveniano.

La recensione esplora i due celebri quartetti per archi di Mozart, K 458 e K 421, evidenziandone la profondità emotiva e la complessità tematica. Si sottolinea il contrasto tra la leggerezza festosa del K 458 e la tensione drammatica del K 421, con riferimenti al rapporto con Haydn e l'influenza su Beethoven. L'esecuzione del Quartetto Alban Berg è lodata per la sua impeccabilità e modernità. Un'analisi ricca di passione e rispetto per questi capolavori della musica da camera. Ascolta ora i quartetti K 458 e K 421 per scoprire l'anima profonda di Mozart.

 Il tocco di John Williams è nitido ed essenziale, con un virtuosismo limitato allo stretto necessario.

 Quando a circondarti è l'essenza stessa della musica, c'è per caso bisogno di effetti speciali?

La recensione esplora le Suites per liuto di Johann Sebastian Bach evidenziandone la rara qualità e l'antico fascino dello strumento. Viene valorizzata l'esecuzione nitida e sobria di John Williams, che rende giustizia a queste composizioni barocche spesso adattate da altri strumenti. La riflessione sul declino del liuto e la sua sostituzione con la chitarra classica offre una prospettiva storica dettagliata. L'autore conclude sottolineando come, nonostante la semplicità dello strumento, l'ascolto risulti un'esperienza profonda e autentica. Scopri l'eleganza senza tempo delle Suites per liuto di Bach con questa esecuzione unica.

 Tchaikovsky è praticamente da sempre una fonte sicura e inesauribile di melodie fantasiose e ispirate.

 Il vero motore della Sinfonia è proprio la lotta tra l’uomo e il fato, una contorta e discontinua lotta di un uomo fragile contro le avversità della vita.

La recensione esplora la Quinta Sinfonia di Tchaikovsky come un'opera intensa e tormentata, espressione della fragilità e delle contraddizioni interiori del compositore. Viene evidenziata la varietà emotiva e la brillantezza orchestrale. La musica si distingue per il suo contrasto tra malinconia e impeti di forza, culminando in un finale incerto ma coinvolgente. Consigliata l'interpretazione della Philadelphia Orchestra diretta da Riccardo Muti. Scopri la profondità emotiva della Sinfonia n.5 di Tchaikovsky con un'ascolto appassionato.

 "La copertina è incredibilmente sobria, anzi direi anonima e bruttina."

 "Your Song è indubbiamente il brano trainante dell'intero album, destinato a restare per decenni uno dei cavalli di battaglia del crooner inglese."

La recensione approfondisce l'album 'Elton John' del 1970, evidenziandone la sobrietà della copertina e la qualità superiore delle melodie rispetto a lavori successivi. Viene apprezzata l'abilità del crooner inglese e la raffinata produzione di Paul Buckmaster. Tra i brani più significativi spiccano 'Your Song' e 'Border Song', mentre alcune tracce più movimentate risultano meno convincenti. L'autore sottolinea l'importanza dell'album come trampolino di lancio verso il successo duraturo di Elton John. Scopri l'eleganza senza tempo dell'album Elton John e lasciati conquistare dalle sue melodie.

 Dischi unici, cesellati con cura certosina e passione artigianale, che spiccano nettamente in mezzo ai "prodotti" industriali.

 Altro che il benessere new age a cui a volte questa musicista viene superficialmente associata: dischi come questo regalano sensazioni profonde, che lasciano il segno.

The Book Of Secrets di Loreena McKennitt è un album di raffinata musica etnica, caratterizzato da strumentazioni tradizionali e atmosfere suggestive. Frutto di una lavorazione attenta e lunga, l'album propone un viaggio sonoro che spazia dal Caucaso alla Venezia antica, intrecciando poesia e melodie indimenticabili. La voce soprano di Loreena, unita alla sua maestria pluristrumentale, crea un'esperienza intensa e coinvolgente, lontana dalla musica commerciale. Un capolavoro che lascia un segno profondo nell'ascoltatore. Ascolta The Book Of Secrets e immergiti in un viaggio musicale senza tempo.

 "Ogni uomo prega nel proprio linguaggio, e non c'è linguaggio che Dio non capisca."

 "Io sono solo un fattorino che cerca di portare a destinazione un messaggio... Forse Dio non accoglie più i peccatori?"

La recensione esalta il Concerto di musica sacra di Duke Ellington come un capolavoro di fusione tra jazz e musica religiosa. Nonostante le critiche iniziali da parte di alcuni esponenti ecclesiastici, l’opera si impone per la sua bellezza e innovazione. Il disco mette in luce sia la potenza dell'orchestra sia l'eleganza del compositore, con passaggi intensi e sperimentazioni che rendono il concerto unico e coinvolgente. Ascolta ora il Concerto sacro di Duke Ellington e lasciati emozionare dal connubio tra jazz e spiritualità.