mementomori

DeRango : 6,96 • DeEtà™ : 6881 giorni

 È un quarto d'ora che da solo vale l'acquisto e forse un'intera esistenza.

 Kiss The Anus Of A Black Cat hanno stile, cantano con passione, suonano con professionalità.

The Nebulous Dreams è un viaggio intenso tra post-hardcore, sludge e folk apocalittico, arricchito da atmosfere oniriche e ritmi sperimentali. La band belga Kiss The Anus Of A Black Cat dimostra personalità unica, fondendo abilmente influenze dai Current 93 e Swans senza scimmiottarli. L'album brilla per slancio romantico e professionalità, regalando un'esperienza musicale coinvolgente e commovente. Un lavoro altamente consigliato per amanti dell'avanguardia sonora. Ascolta The Nebulous Dreams e immergiti in un folk apocalittico unico.

 «La title-track è pelle d'oca allo stato puro.»

 «Ian Read, artista schivo e poco incline ai riflettori, se torna non lo fa per soldi, se torna lo fa perché ha qualcosa da dire.»

Dopo dodici anni di attesa, Ian Read torna con 'Fractured Man', un album che riprende e rinnova il folk apocalittico con atmosfere profonde e un approccio essenziale. Le collaborazioni arricchiscono il disco senza sovraccaricarlo, mantenendo l'intimità e la spiritualità tipiche di Fire + Ice. Pur criticando alcune partecipazioni poco incisive, la recensione evidenzia la forza evocativa di brani come la title-track e 'Treasure House'. Il risultato è un lavoro classico e sentito, un ritorno significativo per gli appassionati del genere. Ascolta 'Fractured Man' e riscopri le emozioni del folk apocalittico con Ian Read!

 Io invece ho paura ad arrivare al termine di “La Mano di Gloria”, timore di arrivarci senza che le palle mi si sbriciolino rovinosamente come le ginocchia del tipo che stava scalando la montagna.

 Il concept non respira, non decolla: si salvano, a macchia di leopardo, proprio quegli episodi in cui si osa tentare qualcosa di diverso.

La Mano di Gloria è il terzo album degli Ianva, un concept ambizioso ambientato in un futuro distopico italiano. Pur mantenendo l'enfasi e gli arrangiamenti barocchi tipici della band, il disco soffre di una produzione che opacizza il suono e di testi poco incisivi. La narrazione risulta confusa e sbilanciata, penalizzando l'impatto complessivo, seppur non mancano momenti innovativi e una chiara visione ideologica. Un lavoro non all'altezza delle aspettative, ma con potenziale. Scopri un concept album unico che unisce musica epica e narrativa distopica.

 Hell Money è un tour-de-force emotivo attraverso i logorii interiori di un individuo tormentato, un viaggio nel cuore della tristezza.

 L'album lascia un senso di angoscia, ponendo l'ascoltatore solo davanti a uno sconfortante vicolo cieco.

Hell Money segna il ritorno di Gerome Reuter con un album più intimo e minimale rispetto alla precedente opera monumentale. Il disco affronta in modo diretto e crudo la crisi del capitalismo e i suoi effetti sulla psiche umana, proponendo dieci ballate acustiche punteggiate da momenti di tensione e malinconia. Pur mostrando qualche momento di calo di tensione, l'album conferma la crescita artistica di Reuter e la sua dedizione al cantautorato impegnato. Scopri il nuovo album Hell Money di Rome, un viaggio intenso nel cuore oscuro del capitalismo.

 Il cervello di Edlund si riempie completamente di merda in un nano-secondo, la sua musica passa dall’eccellenza alla mediocrità con un sol tragico balzo.

 É stato bello finché è durato. Ma adesso ciao. Per davvero. Ciao.

La recensione analizza con severità 'Skeleton Skeletron' dei Tiamat, album del 1999 che segna un netto declino rispetto ai lavori precedenti. Johan Edlund abbandona la sperimentazione raffinata per sonorità più prevedibili e metalliche senza mordente. Pur contenendo qualche brano riflessivo di buon livello, l'album non riesce a reggere il confronto con i capolavori precedenti, configurandosi come un tentativo fallito di rinnovamento. Scopri il lato oscuro di Skeleton Skeletron e valuta tu stesso l’evoluzione dei Tiamat.

 “Design 19 sarà da annoverare fra i momenti più scialbi che la scena svedese abbia mai elargito in ambito gothic/metal.”

 “Un’elettronica per poerelli è quella che fa da contorno ad un lavoro che in definitiva non è per niente audace.”

La recensione analizza l'album 'Design 19' dei Sundown, progetto di Mathias Lodmalm e Johnny Hagel del 1997. Nonostante le aspettative, l'album risulta povero di idee e poco ispirato, con brani generalmente banali e una direzione artistica poco chiara. Solo poche tracce mostrano momenti di interesse, mentre la maggior parte è percepita come insipida e scontata. Il lavoro fallisce nel distanziarsi dai cliché del gothic metal dell'epoca e viene quindi considerato una delusione per la scena svedese. Scopri perché 'Design 19' è considerato uno dei più deboli album gothic metal svedesi.

 Lodmalm rimane l'autore della musica che da sempre ama propinare: ha un suo stile, o meglio, una sua sensibilità autoriale.

 Se non siete fra quelli che pensano che in questa recensione sia stata elencata la peggiore musica degli anni novanta, potete dare una possibilità a questo lavoro.

La recensione analizza "Glimmer" (1999) dei Sundown, progetto di Mathias Lodmalm, evidenziando una svolta verso un gothic industrial con forti influenze elettroniche e rock. Pur non essendo un album innovativo, mantiene uno stile personale e una buona orecchiabilità. L'autore suggerisce l'ascolto a chi apprezza band come Paradise Lost, Tiamat e Marilyn Manson, pur riconoscendo i limiti del songwriting e l'assenza di originalità assoluta. L'opera si colloca come una curiosità interessante nel panorama metal degli anni '90. Scopri il sound unico di Sundown - Glimmer e immergiti nel gothic industrial anni '90!

 Lodmalm ha il fascino del perdente a cui le cose sono andate sempre storte.

 Il solito saggio di inutilità di Lodmalm, ma non mancano svariati spunti interessanti.

La recensione ripercorre la travagliata carriera di Mathias Lodmalm e la sua unica uscita come Cemetary 1213 con l'album "The Beast Divine". Nonostante l’impegno e uno stile personale riconoscibile, l’opera si colloca in un universo musicale di seconda categoria, dove le buone idee non trovano però piena riuscita o riconoscimento. L’album riflette la tensione tra tradizione metal e nuove influenze industrial/dark, risultando interessante ma privo di vera originalità. Lodmalm rimane una figura malinconica e tenace nel panorama gothic/metal. Scopri il lato oscuro e tormentato del gothic metal con The Beast Divine di Cemetary 1213.

 Sono innegabilmente cambiate le logiche dell’evoluzione, oggi il mondo musicale si sviluppa sul concetto di rete.

 Vaffanculo se non sono niente di nuovo: se anche si tratta di roba vecchia, ma suonata bene, che male ci potrà mai fare?

L’album d’esordio dei britannici Toy unisce con equilibrio influenze anni ’70 e ’90, tra kraut-rock e shoegaze, offrendo tracce lunghe e variegate. Pur senza innovare radicalmente, la band si distingue per maturità, affiatamento e atmosfere sognanti. Le performance vocali e strumentali risultano ispirate e ben affiatate, rendendo il disco piacevole e intrigante da ascoltare, anche se probabilmente destinato a non lasciare un impatto duraturo nel tempo. Scopri l'equilibrio sonoro dei Toy e lasciati conquistare dalle loro atmosfere sognanti!

 I Radiohead sembrano due gruppi diversi, quelli del periodo prima di 'Ok Computer' e quelli da 'Amnesiac' in poi.

 Meglio allora vederli convinti nel fare le cose nuove, anche se poi a me queste cose nuove non interessano più di tanto.

La recensione racconta l'esperienza di un concerto live dei Radiohead a Firenze nel 2012, evidenziando la professionalità della band e la loro continua evoluzione musicale. L'autore esprime sentimenti contrastanti: apprezza l'impegno artistico ma si sente disconnesso dalle scelte della setlist incentrata sugli album recenti a scapito dei grandi classici. Il pubblico, l'atmosfera e le riflessioni personali contribuiscono a un quadro complesso e coinvolgente. Scopri il racconto autentico di un live Radiohead tra emozioni e riflessioni, e rivivi con noi la magia del concerto.