M.Poletti

DeRango : 2,68 • DeEtà™ : 6744 giorni

 Più che un film su Giulio Andreotti, pare un remake de "Il Padrino".

 È come se a Sorrentino dei fatti importasse poco, perché si concentra, a volte in maniera morbosa, sui gesti, sui volti, sulle espressioni dei personaggi in scena.

Il Divo di Paolo Sorrentino è un film potente che racconta gli ultimi anni di Giulio Andreotti con atmosfere da thriller e influenze americane. La pellicola si concentra più sulle espressioni e i gesti dei personaggi che sui fatti, creando momenti di grande tensione e coinvolgimento emotivo. Toni Servillo spicca nel ruolo protagonista, con una performance memorabile. Nonostante alcune sequenze eccessivamente lunghe o superficiali, il film rimane una visione d'impatto e ben realizzata sulla politica italiana e le sue contraddizioni. Scopri il ritratto intenso di Andreotti nel capolavoro politico di Sorrentino.

 "Ran è un capolavoro, e non sarebbe azzardato considerarlo il più grande film degli anni Ottanta."

 "Più che un film, Ran è uno splendido sogno proiettato su celluloide."

Ran è considerato il capolavoro di Kurosawa, un film epico e visivamente straordinario che fonde cinema, teatro No e tragedia classica. La regia è impeccabile, con immagini che emozionano e una fotografia ricca di colori brillanti. La pellicola trasporta lo spettatore in un sogno epico che reinventa Shakespeare con una sensibilità e uno stile unici. Un film imprescindibile, lungo ma avvincente, che celebra il cinema come arte visiva e narrativa. Scopri il capolavoro epico di Kurosawa e lasciati emozionare da Ran!

 Rivedere questo film mi fa piangere.

 Quelli erano bei tempi, e che quelli di oggi sono tempi di merda.

La recensione si focalizza sulla forte carica nostalgica suscitata dalla visione del film Lady Oscar di Jacques Demy, più che sulla sua qualità artistica. Il film, pur non essendo un capolavoro, evoca ricordi intensi degli anni Ottanta e dell'infanzia dell'autore. La malinconia e il rimpianto per i tempi passati dominano il testo, accomunando il pubblico che condivide esperienze simili. È una riflessione personale sul valore dei momenti semplici e sul confronto con la vita moderna. Riscopri la magia e la nostalgia di Lady Oscar, guarda il film e rivivi i tuoi ricordi d’infanzia!

 Spartacus è il film più anomalo nella filmografia kubrickiana, il suo meno sentito.

 È un kolossal epico, a metà strada tra lo spettacolo duro e puro e la raffinatezza anti-hollywoodiana, che finisce per annoiare.

Spartacus è un kolossal epico dall'ampia durata segnato da tensioni dietro le quinte fra registi e protagonista. Kirk Douglas, anche produttore, influenzò fortemente il film, riducendo l'omogeneità tipica di Kubrick. La sceneggiatura risulta sfilacciata e alcune psicologie poco definite. Nonostante ciò, alcune scene e interpretazioni di alto livello meritano attenzione, insieme ai celebri titoli di testa di Saul Bass. Un film anomalo nella filmografia kubrickiana, più opera di Douglas che di Kubrick. Scopri l'anomalia epica di Spartacus e il dietro le quinte di Kubrick e Douglas!

 Braveheart è una ciofeca, ma che tutti elogiano come "enorme", "superbo", "grandioso", "spettacolare".

 Mel Gibson non sa nemmeno cosa voglia dire mettersi a tavolino e studiare come girare una sequenza millisecondo per millisecondo.

La recensione critica mette in discussione il valore artistico di Braveheart, definendolo una scopiazzatura indebita di capolavori del passato e un mix malriuscito di retorica e melodramma. Le scene di battaglia, spesso lodate, sono considerate superficiali e poco originali. Anche la regia di Mel Gibson viene definita grezza e priva di vera maestria. Nonostante il successo e gli Oscar, il film non convince l'autore, specie per la retorica imposta e i luoghi comuni storici. Scopri la verità nascosta dietro il mito di Braveheart con questa recensione senza filtri.

 La montagna ha partorito un topolino.

 Se Benigni recita anche discretamente, è il suo volere a tutti i costi essere regista a frenarlo, a limitarlo.

La recensione esprime un giudizio severo su Il piccolo diavolo, sottolineando come la regia e la sceneggiatura di Benigni risultino deficitari. Le battute sono spesso riciclate o volgari, e la chimica tra Benigni e Matthau non decolla mai. La seconda parte del film risulta noiosa e poco efficace, nonostante la presenza di talenti e collaborazioni di rilievo. Nel complesso, il film fallisce nel raggiungere l'umorismo prorompente delle sue opere migliori. Scopri la verità dietro Il piccolo diavolo di Benigni con la nostra recensione completa!

 Orson Welles è il William Shakespeare del cinema.

 In Othello sono più di 1500 inquadrature diverse, mai una uguale all’altra.

La recensione elogia il film Othello di Orson Welles come una delle più belle trasposizioni di Shakespeare, sottolineando la genialità visiva e tecnica del regista. Nonostante le difficoltà produttive, Welles ha realizzato un capolavoro moderno, ricco di innovazioni e profondità emotiva. Il bianco e nero e le location contribuiscono a un’atmosfera cupa e intensa, ponendo l’accento su Iago più che sul protagonista. La recenzione invita anche ad approfondire il legame tra Welles e Shakespeare. Guarda Othello di Orson Welles e scopri un capolavoro senza tempo!

 «Sarà pure un capolavoro nel suo genere, ma tolta la scena della “roulette russa”, è abbastanza noioso, lungo, prolisso...»

 «Un film vergognosamente noioso, stra-sopravvalutato... Pietra miliare di cosa???»

La recensione analizza Il Cacciatore di Michael Cimino, celebrato come capolavoro ma spesso giudicato lento e prolisso. Molti spettatori apprezzano la profondità tematica e la celebre scena della roulette russa, mentre altri trovano il film noioso e difficile da seguire. Le performance attoriali dividono, con De Niro e Meryl Streep sotto esame. La pluralità di opinioni rende il film un'opera dibattuta e ancora attuale. Scopri se Il Cacciatore è davvero un capolavoro per te, guarda la recensione completa!

 Il film in sé è una sciocchezzuola, racconta una storia banale, e per di più la racconta anche maluccio.

 Alcuni passaggi comunque sono veramente spassosi: come il quiz sul rumore dei motori o i duetti con il fratello dentista.

La recensione approfondisce 'Gallo Cedrone', la commedia di Carlo Verdone del 1998, che si distingue per un personaggio unico ma camaleontico. Pur ottenendo successo di pubblico, il film viene criticato per la trama debole e la sceneggiatura frammentata. Le performance attoriali di Verdone sono lodate, così come alcuni momenti comici, ma nel complesso la pellicola non raggiunge il valore delle opere precedenti. Resta comunque una commedia con sprazzi di divertimento, più apprezzabile rispetto a lavori meno riusciti. Scopri l'ironica commedia di Verdone e lasciati conquistare dai suoi personaggi unici!

 Bertolucci si è sempre dimostrato un grande creatore di psicologie umane.

 La truffa perpetrata ai danni del figlio è cinica, senza via di scampo, tenebrosa e cupa come la mediocrità.

La Tragedia di un uomo ridicolo è un film poco noto di Bernardo Bertolucci che esplora la complessità psicologica di un industriale meschino interpretato da Ugo Tognazzi. Ambientato nella nebbiosa Bassa Lombardia, il film tocca temi duri come il terrorismo e la tentazione dell'autodistruzione, con una regia sintetica e una fotografia di Carlo Di Palma che aggiunge profondità. Pur con qualche limite nella sceneggiatura, il cast solido e la profondità emozionale rendono questo piccolo capolavoro un'opera da riscoprire. Guarda questo piccolo gioiello di Bertolucci e scopri un dramma umano intenso e profondo.

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