"If you will suck my soul I will lick your funky emotion"

 L’essenza del discorso è ascoltatelo e basta.

La recensione esplora l'album d'esordio dei Funkadelic, presentando il gruppo come un punto di riferimento per il funk psichedelico degli anni '70. Viene raccontata la genesi della band, le influenze e l'unicità del disco. Pur premiando il lavoro con un voto alto, viene riconosciuto che i successivi album della band superano questo capolavoro iniziale. Immergiti nel funk psichedelico dei Funkadelic, ascolta questo capolavoro oggi stesso!

 Aaron Funk conosce perfettamente le regole dell'armonia, e le infrange tutte, puntualmente.

 La musichetta da filodiffusione viene mutilata, stuprata, percossa e, occasionalmente, ricomposta ma calpestata da sonorità che necessitano più di un ascolto per lasciarsi identificare come suono o come rumore.

La recensione presenta 'Horse and Goat', EP di Venetian Snares, come un'opera estrema e innovativa nel campo del glitchcore. Aaron Funk infrange le regole armoniche per creare un suono complesso e disturbante che sfida l'ascoltatore. Non è un disco facile ma, per chi ha mente aperta, si rivela affascinante e potente. Un viaggio sonoro per chi cerca emozioni forti fuori dagli schemi dell'elettronica commerciale. Ascolta Horse and Goat se ami l'elettronica fuori dagli schemi!

 "Filth Pig ha una copertina che a posteriori ci ricorda la locandina di un film di Borat con George Romero e Eminem."

 "Jourgensen sembra iniziare ad essere a corto di quelle idee geniali che tanto ci erano piaciute."

La recensione analizza 'Filth Pig', uscito nel 1996, come un album meno innovativo rispetto ai precedenti lavori dei Ministry, con un incremento del metal a discapito dell'industrial. Pur mostrando mestiere e coerenza stilistica, l'album manca di vere idee vincenti e presenta canzoni omogenee ma non memorabili. Le cover e alcune tracce originali aggiungono valore, rendendo il disco consigliabile soprattutto agli appassionati di metal robusto. L'album segna una fase meno brillante della carriera della band. Scopri l'evoluzione metal dei Ministry con 'Filth Pig', ascolta e valuta tu stesso!

 Una volutamente grottesca parodia del pop, questo è "Twitch".

 Un album che vale la pena ascoltare insomma, non un capolavoro ma un disco di transizione che risplende di luce propria nella discografia di uno dei gruppi che hanno fatto la storia dell’industrial.

La recensione ripercorre la storia dei Ministry, focalizzandosi su Twitch, album di transizione pubblicato nel 1986. Il disco segna il distacco dal synthpop verso un industrial metal più oscuro, anticipando la svolta futura del gruppo. La critica ne evidenzia l'interessante mix di sonorità e il valore storico all’interno della discografia del gruppo. Non un capolavoro, ma un lavoro significativo e consigliato. Ascolta Twitch e scopri le radici dell'industrial metal con Ministry!

 "I Windir, 'guerriero' in norvegese, sono stati uno dei pochi gruppi veramente interessanti ed originali all’interno di un filone troppo facilmente esauribile."

 "Può servire più di un ascolto per scorgere la melodia dipinta su questa base oscura e turbolenta."

Likferd è l'album che segna il commiato di Valfar, fondatore dei Windir. Un esempio di viking metal dall'anima black ma meno estrema, con inserimenti folk inconfondibili. La musica è intensa, epica e richiede più ascolti per essere apprezzata appieno. Non adatto ai neofiti, è un lavoro originale e toccante che rende omaggio alle radici norvegesi della band. Scopri l'epicità autentica di Windir con Likferd, un capolavoro del viking metal.

 "Un pugno di ferramenta metallica sparata ad alta velocità e per niente elaborata o raffinata."

 "Gli Slaughter sapranno fornirvi dei bellissimi minuti di violenta, selvaggia, ignorante furia metallica di facile ascolto e fruibilità!"

La recensione celebra 'Strappado', album thrash metal grezzo e veloce degli Slaughter, gruppo canadese degli anni '80. Pur senza velleità di originalità estrema, il disco offre energia pura e autenticità, risultando un cult per gli appassionati di metal underground e un ponte verso il death metal. L'autore ironizza sul cliché dei metallari, evidenziando la natura semplice e selvaggia di questo lavoro. Scopri l'intensità del thrash anni '80 con Strappado degli Slaughter!

 Si può parlare semplicemente di una passeggiata mezz’ora in un bosco d’autunno.

 La basilare componente dark e neofolk: lunghi arpeggi acustici e lente struggenti melodie che avvolgono l’ascoltatore in un vortice di emozionanti sensazioni.

L'EP 'Of Stone, Wind and Pillor' degli Agalloch è un racconto sonoro di cinque brani che mescolano folk e doom in atmosfere cupe e suggestive. Nonostante non sia un capolavoro imprescindibile, il disco coinvolge con melodie acustiche e interpretazioni poetiche, ideale anche per chi non è esperto del genere. Le suggestioni autunnali e la copertina ispirata a Gustave Doré completano l'esperienza. Esplora l'atmosfera unica di Agalloch con 'Of Stone, Wind and Pillor' e lasciati trasportare dal folk oscuro.

 È immaturo ma significativo

 Non è la scelta migliore per un primo approccio, ma azzeccata per gli appassionati del genere

We Care A Lot, primo album dei Faith No More, mostra un sound immaturo ma già distintivo, tra rock, funk e metal. Il disco è meno apprezzato rispetto ai successivi lavori con Mike Patton, ma offre spunti interessanti su un gruppo in evoluzione. Ideale per appassionati del genere e chi vuole riscoprire gli albori della band californiana. Scopri le radici dei Faith No More con We Care A Lot e immergiti nel crossover rock degli anni '80!

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