"Spock dichiara inammissibile, dunque non-logico, 'cacciare una specie in via d’estinzione'".

 "Spesso si trova qui, sulla Terra, spesso non occorre viaggiare in spazi stellari ed ultraterreni, ma osservarci un po’ più in maniera introspettiva."

Star Trek IV: Rotta Verso La Terra segna un netto cambiamento nella saga, con un mix di fantascienza e messaggi ambientalisti. Leonard Nimoy dirige e recita, proponendo una narrazione più umoristica e terrena. Il film mette al centro la salvezza della Terra attraverso un viaggio nel passato per recuperare balene megattere, chiave per comunicare con una sonda aliena. Il film unisce azione, ironia e una riflessione importante sull'interazione uomo-natura. Non un capolavoro per tutti, ma un punto alto della serie. Scopri il lato eco-friendly e umano di Star Trek IV, un classico da vedere assolutamente!

 Non è 'Morte' è tuo destino, poeta, ma vita, e 'Vendetta'.

 Red for Fire + Black for Death è un esordio con i fiocchi, un frullato di atmosfere apocalittiche e timbriche orientate ora verso il black canonico, ora verso l'avantgarde.

La recensione analizza dettagliatamente 'Black for Death: An Icelandic Odyssey, Part II' dei Solefald, sottolineandone l'equilibrio tra innovazione e continuità rispetto al precedente lavoro. L'album si presenta come un viaggio sonoro denso di atmosfere oscure e sperimentazioni, con una narrazione ricca di elementi mitologici e poetici. Viene apprezzato l'uso di suoni eterogenei, dal black metal canonico all'avantgarde, e la forte componente emotiva di brani come 'Silver Dwarf' e 'Locki Trickster God'. Esplora l'epica saga sonora di Solefald e immergiti in atmosfere uniche.

 Il primo riferimento che mi giunge alla mente è certamente Samuel Coleridge e la sua "Ballata dell’Antico Marinaio".

 Il poeta, colui che dà il nome alle cose, colui che definisce la realtà, viene allontanato, ingiustamente, dal proprio mondo.

La recensione approfondisce l’album "Red For Fire: An Icelandic Odyssey, Part I" dei Solefald, definendolo un viaggio musicale e narrativo nel mito nordico. L’opera unisce folk, metal e avanguardia per raccontare la storia del poeta Bragi, immerso in un’epopea di vendetta, esilio e redenzione. Il testo evidenzia la profondità tematica e la qualità sonora dell’album, citando riferimenti letterari e un pathos intenso. Un’opera consigliata agli appassionati di metal con sfumature poetiche e mitologiche. Scopri l’epica odissea musicale di Solefald, immergiti nel mito nordico!

 Mio Dio Kevin, era davvero il caso di mandare tutto a puttane, così? Avevi tutto, tutto.

 "Even the waves won’t carry (you) away". Nemmeno le onde.

La recensione analizza Dead Air for Radios, album solista di Kevin Moore dopo l'addio ai Dream Theater. L'opera è descritta come un viaggio introspettivo, emotivamente intenso e attraversato da temi di dolore, rinascita e ispirazione. L'autore sottolinea la profonda connessione tra l'artista, la sua musa e la musica, evidenziando una nuova prospettiva di vita e arte. L'album offre atmosfere suggestive e una riflessione profonda sull'esistenza. Scopri l’intensità e il viaggio emotivo di Dead Air for Radios di Kevin Moore.

 S'ei piace, ei lice.

 Oggi gli Starcastle sono gli Starcastle, stop.

La recensione analizza 'Fountains Of Light' degli Starcastle, album prog-symphonic del 1977 con forti influenze Yes ma con una propria identità. Vengono apprezzate le tastiere di Herbert Shildt, la voce di Luttrell e la ricchezza delle atmosfere spaziali e psichedeliche. L'opera, seppur riconoscibile nelle sue influenze, si distingue per raffinatezza e capacità espressiva. Una proposta consigliata agli amanti del progressive rock degli anni '70 senza pregiudizi. Ascolta Fountains Of Light e lasciati conquistare dal prog americano vintage!

 Album che "trasporta" l'ascoltatore, quasi fosse, appunto, un passeggero, alla scoperta di paesaggi e locazioni nascoste, bellissime.

 Il finale struggente di "Pass the Clock" è un crescendo teatrale e folk di rara bellezza.

La recensione evidenzia come 'Passengers' dei Mostly Autumn sia un album di progressive rock arricchito da influenze folk celtico e atmosfere psichedeliche. L'interpretazione vocale di Heather Findlay e l'uso di strumenti tradizionali creano un viaggio sonoro suggestivo. Pur non completamente originale, l'album colpisce per la qualità degli arrangiamenti e alcune tracce di grande impatto emotivo. Un disco consigliato agli amanti del genere in cerca di sonorità intense e ricercate. Ascolta Passengers e lasciati trasportare dal folk progressivo di Mostly Autumn!

 "The Destruction of Small Ideas è un capolavoro."

 "Un brano che atterrisce, scardina, tortura come pochi, pochissimi se ci rivolgiamo alla scena post-rock."

La recensione celebra 'The Destruction Of Small Ideas' di 65daysofstatic come un capolavoro che segna una svolta sperimentale e emotiva rispetto ai lavori precedenti del gruppo. L'album si distingue per atmosfere malinconiche e una maggiore maturità nelle composizioni. Brani come 'The Conspiracy of Seeds' emergono per la loro intensità e innovazione sonora. Un disco che sorprende e conferma la qualità del gruppo inglese, pur mantenendo un'identità difficile da definire. Ascolta ora 'The Destruction Of Small Ideas' e scopri l'evoluzione del post-rock elettronico.

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