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 Un piacevole e rilassante ascolto, ideale come risveglio la mattina

Forbidden è l'EP del 1997 degli Idaho che segna una svolta dal sound malinconico tipico della band verso atmosfere più solari e melodiche. Le cinque tracce presentano testi nostalgici non privi di rassegnazione romantica, e la musica richiama sonorità Slo-Core e influenze Pavement. Il brano finale Bass Crawl si distingue per il suo basso ipnotico e le liriche emblematiche. L'edizione speciale recentemente pubblicata unisce questo EP all'album Alas, offrendo un piacevole ascolto per gli amanti del genere. Ascolta Forbidden EP per scoprire la nuova luce degli Idaho!

 "Un breve e rilassante tragitto in piena notte, cullati da una soffice nuvola nel cielo."

 "Un irresistibile scacciapensieri che vien voglia di ascoltare a ripetizione."

L'EP 'Pulling Our Weight' dei Radio Dept. del 2003 propone cinque tracce dolci e sognanti, ispirate a band come Slowdive e Jesus & Mary Chain. Il disco si distingue per le sue atmosfere rilassanti e i tappeti sonori di tastiere, offrendo un'esperienza musicale compatta e avvolgente. Pur citando influenze shoegaze, l'EP mantiene una propria identità e rappresenta un lavoro più convincente rispetto agli album successivi della band. Scopri le atmosfere oniriche di Pulling Our Weight, ascolta l'EP ora!

 La voce di Martin affonda in una catarsi ora malinconica, ora disperata, dettata da chitarre che rievocano nella mente un cielo pieno di "stelle frigide".

 "Gone" è una sorta di brano degli Swans suonato dai Codeine, raccontando gli ultimi momenti di un morente.

Recensione approfondita del debutto degli Idaho, 'Year After Year' (1993). Album malinconico e coinvolgente, vicino ai maestri dello Slo-Core e indipendente americano. Voce cupa, chitarre evocative e atmosfere gelide dominano una produzione sorprendentemente matura. Perfetto per ambienti autunnali e momenti di riflessione. Ascolta 'Year After Year' per immergerti in una raffinata malinconia musicale.

 Le 20 canzoni dell’album sono timide stelle lampeggianti in una silenziosa notte.

 La voce sincera e quasi fanciullesca di Daniel potrebbe fare da colonna sonora ad una vecchia pellicola in bianco e nero.

Songs of Pain è un album che racchiude la sincerità e la fragilità emotiva di Daniel Johnston, realizzato con strumenti semplici come piano e organetto. Le tracce esprimono malinconia, solitudine e ansia attraverso melodie essenziali e avanguardistiche, lontane dagli standard degli anni '80. L’album rappresenta un emozionante punto di riferimento per la musica Lo-Fi e indipendente, con influenze che spaziano dai Beatles ai fumetti. Un ascolto intimo, autentico e senza tempo. Ascolta Songs of Pain per un viaggio emotivo nella musica Lo-Fi autentica.

 Il disco all’inizio può risultare un sonnifero molto piacevole, ma riascoltandolo emerge un lavoro davvero piacevole, ostico solo a tratti.

 Il sound romantico-spaziale ricorda i migliori Porcupine Tree e i Camel meno frenetici, ma Almagest non è un lavoro che rientra del tutto nel rock progressivo.

La recensione esamina Almagest, unico album degli Egyptian Kings, evidenziandone le influenze di space rock e progressive. Il sound è descritto come romantico e spaziale con richiami a King Crimson e Porcupine Tree. Nonostante un inizio lento, riesce a coinvolgere chi ama atmosfere ambient e cosmiche. Il lavoro riceve un giudizio complessivo positivo con un 3,5 su 5. Ascolta Almagest degli Egyptian Kings e scopri un affascinante viaggio nel space rock portoghese.

 "Le coordinate stilistiche di questa formazione hanno come colonna portante il chitarrismo di Omar, una sorta di frenetica cervelloticità Frippiana dal sapore sudamericano."

 "Questo specifico lavoro solista potrebbe piacere a chi apprezza il sound dei The Mars Volta, ma non le loro 'esagerazioni' strumentali."

La recensione analizza l'album solista 'Se Dice Bisonte, No Bufalo' di Omar Rodriguez Lopez, sottolineandone la continuità con il sound dei The Mars Volta pur mantenendo un approccio più contenuto. Vengono evidenziate le influenze sudamericane e la collaborazione con artisti come Cedric Bixler-Zavala e John Frusciante. L'album è apprezzato per la qualità compositiva e la capacità di coniugare sperimentazione e ascolto più accessibile. Rappresenta una tappa interessante nell'evoluzione musicale dell'artista. Scopri ora il lato più sperimentale di Omar Rodriguez Lopez con questo album unico!

 Un lavoro che suona di una freschezza stilistica a dir poco sorprendente.

 Alternano momenti di suspence 'Claws' a certe sinfonie avanguardistiche anni '80 'Not From Around Here'.

La recensione analizza 'Endangered' dei Far Corner, una band statunitense di Milwaukee che si distingue per un approccio Avant-Prog originale e fresco. L'album unisce influenze storiche degli Elp e Univers Zero a sonorità contemporanee, sfuggendo al revivalismo neo-prog per offrire una musica stilisticamente sorprendente e ricca di atmosfere avanguardistiche. Consigliato agli amanti del progressive e dell'avant-rock in cerca di novità. Scopri l’originalità di Far Corner e immergiti nell’Avant-Prog!

 Un titolo così pacifico cade a pennello e lascia intuire ciò che desiderava il mio apparato uditivo in quel periodo.

 I Noah And The Whale sono sicuramente degli allievi che non disobbediscono ai maestri del genere.

Il primo album dei Noah and the Whale, 'Peaceful, The World Lays Me Down', propone un folk moderno rilassante e piacevole, con melodie estive e testi coinvolgenti. Pur non raggiungendo la fama dei maestri del genere, la band londinese dimostra solidità e originalità. L'album alterna brani allegri e momenti malinconici, risultando una colonna sonora ideale per il relax. Consigliato agli amanti del folk e dell'indie dalle sonorità sincere e personali. Ascolta l'album e lasciati trasportare dalle melodie di Noah and the Whale!

 Le lunghe suite, cupe, apocalittiche, epiche dei Godspeed You! Black Emperor e l'originalità dei Silver Mt.Zion, in cui il suo cantato stonato si associa alla perfezione con violini e chitarre dall'incedere nevrotico.

 Son poche le band che riescono ad emozionarmi come questi geniacci di Montreal.

La recensione esplora l'album "Kollaps Tradixionales" di A Silver Mt. Zion, evidenziandone la capacità di combinare momenti apocalittici e furiosi con passaggi più pacati. L'autore apprezza particolarmente la fusione di stili e riferimenti musicali che spaziano dal post-rock al folk punk, e celebra l'intensità emotiva trasmessa dalla band di Montréal, sottolineando l'originalità e la forza espressiva del progetto di Efrim Menuck. Ascolta "Kollaps Tradixionales" e lasciati coinvolgere dal tocco unico di A Silver Mt. Zion.

 I Do Make Say Think propongono una commistione di soluzioni Jazzistiche/Elettroniche di matrice Tortoise ad elementi relativamente comuni a certa musica cosmica tedesca.

 Ritengo questa band una delle più valide del periodo fine anni '90, associarla al genere Post Rock può anche essere riduttivo.

La recensione esamina il debutto omonimo dei Do Make Say Think, band canadese di Toronto, sottolineandone la miscela eclettica di jazz, elettronica e post rock. L'album del 1998 propone un sound originale che si distingue dalle tendenze più melodiche del post rock contemporaneo. Vengono evidenziati brani chiave come "Dr. Hooch" e "Disco & Haze" e la capacità del gruppo di evolvere un linguaggio musicale variegato e non ripetitivo. Ascolta ora il debutto dei Do Make Say Think per un viaggio sonoro unico!

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