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 La copertina fa la sua porca figura con il Subcomandante Marcos come simbolo rivoluzionario.

 Raza Odiada è un disco ostile alle classifiche, ma imprescindibile per ogni ascoltatore di metal estremo.

Raza Odiada dei Brujería è un disco cult del metal anni '90, capace di mescolare groove, rabbia e satira sociale in modo incisivo. Con tematiche forti come politica, narcotraffico e rivoluzione, il disco si distingue per un sound unico fra death metal, grind e punk hardcore. Le liriche e l'iconografia, inclusa la presenza simbolica del Subcomandante Marcos, sottolineano l'impegno politico della band. Un'opera di nicchia ma imprescindibile per gli appassionati di metal estremo. Ascolta Raza Odiada e scopri la potenza rivoluzionaria dei Brujería!

 Flash Terrorist avrebbero potuto spalancare le porte a tante bands valide in ambito metal alternativo ed estremo.

 Body Fusion Limit equivale ad un agghiacciante viaggio in una giungla meccanizzata, dove il metal scombina i piani del Sistema.

La recensione celebra 'Body Fusion Limit' dei Flash Terrorist come un capolavoro dimenticato del metal italiano anni '90. L'album fonde magistralmente l'impatto selvaggio di Sepultura con la tecnologia sonora di Fear Factory, creando uno stile unico e potente. Vengono apprezzate le capacità tecniche della band e il loro songwriting originale. La traccia 'Narcos' è evidenziata come un diamante musicale. Il disco è visto come un viaggio oscuro e meccanizzato, simbolo di ribellione contro il sistema. Ascolta Body Fusion Limit e riscopri un capolavoro del metal italiano!

 Gli Skindred riescono a rendere questo mix multi-etno-musicale molto personale ed originale.

 Un disco molto catchy che può essere apprezzato da un’ampia gamma di ascoltatori, specialmente da quelli più open-minded.

Il secondo album degli Skindred, Roots Rock Riot, segna un netto miglioramento nel songwriting rispetto al debutto, combinando nu metal, reggae, dub e world music. La band riesce a creare un sound originale e personale, evitando cliché e influenze troppo evidenti. La versatilità vocale di Benji Webbe e l'audace mix di generi rendono il disco adatto a un pubblico aperto e amante dell'innovazione sonora. Ascolta Roots Rock Riot per scoprire una fusione sonora originale e potente!

 "L'assalto violento di un tempo viene sempre rimandato, in ogni pezzo, per cedere a passaggi più 'estranianti' e riflessivi."

 "Il nuovo album dei Necrodeath è nel complesso debole, se già 'Draculea' risulta distante, figurarsi '100% Hell', con il binocolo astronomico proprio."

La recensione evidenzia come 'Phylogenesis' rappresenti un allontanamento dalle influenze black metal originali, con un thrash metal più tecnico e meno impetuoso. Alcuni brani si distinguono per qualità e originalità, mentre l'album nel complesso appare debole rispetto ai predecessori. La critica riconosce la buona performance di Flegias e una produzione pulita, ma lamenta una perdita di immediatezza nella musica. Ascolta Phylogenesis per scoprire l'evoluzione thrash dei Necrodeath!

 "Conquer, come tutto quello che tocca Max novello Re Mida è Oro, è rabbia, potenza, protesta, aggressività, rivolta."

 "Un prodotto come Conquer non può che fare la gioia di ogni Cavalera-fan, ma che soprattutto è destinato agli amanti della buona musica pesante, multi-etnica e contaminata."

La recensione esalta Conquer come una delle prove più potenti e ispirate di Max Cavalera e Soulfly. Il disco unisce thrash metal aggressivo a influenze etniche e hardcore, rinnovando un percorso iniziato con album storici. L'opera è definita un must per i fan di Cavalera e per chi ama il metal contaminato e multi-etnico. Vengono evidenziati ospiti di rilievo e la presenza di bonus preziosi nell'edizione limitata. Un autentico trionfo di energia e innovazione. Scopri Conquer, l'album imperdibile per gli amanti del metal potente e innovativo!

 "Order Of The Leech consolida la nuova formula death-grind di Enemy Of The Music Business."

 "Un disco pienamente soddisfacente che conferma le capacità di queste leggende."

Order Of The Leech, decimo album dei Napalm Death del 2002, segna una solida conferma della loro formula death-grind. Nonostante una produzione meno curata rispetto al predecessore, l'album mantiene una qualità elevata in songwriting ed esecuzione. La registrazione vede Mitch Harris protagonista nelle chitarre, con un sound abrasivo e potente, esaltato da ritmi thrash e attacchi grindcore. Sebbene sottovalutato nei live e tra i fan, è un lavoro di spessore nella saga della band. Ascolta Order Of The Leech e riscopri il grindcore puro dei Napalm Death!

 "Pray For Villains è un, eccessivamente lungo, pastone di 13 pezzi vuoti dove davvero poco si salva."

 "Dez [...] non è mai stato così poco ispirato, un cantato quasi per inerzia, un cantante e un disco in totale da compitino."

La recensione critica 'Pray for Villains' dei DevilDriver come un album deludente e poco ispirato. L'autore lamenta un songwriting debole, riffs anonimi e una prestazione vocale mediamente svogliata da parte di Dez Fafara. Rispetto ai precedenti lavori della band, il disco manca di pezzi memorabili e coerenza sonora. Solo poche tracce si salvano, ma non bastano a evitare una bocciatura complessiva. L'attesa è ora rivolta al prossimo album, con la speranza di un ritorno alle origini. Scopri perché questo album non convince e leggi la recensione completa su DeBaser!

 Non è facile riprendere il sound dei vari Soulfly o Ill Nino e non scadere nella mera imitazione, gli spagnoli Hamlet ci riescono a metà.

 L'album presenta soprattutto un ottimo riffing groovy bello serrato che interviene molto ad alzare il livello standard del songwriting.

L'album "La puta y el diablo" degli Hamlet offre una buona esecuzione tecnica e un riffing groovy che ne alza il valore. Seppur non privo di passaggi anonimi o parti meno ispirate, il disco mostra potenzialità evidenti e influenze thrash e latin rock ben bilanciate. La produzione di Logan Mader valorizza la proposta musicale, che però fatica a raggiungere la grandezza dei modelli Soulfly o Ill Nino. Nel complesso un lavoro solido con buone tracce da ricordare. Scopri l'album e giudica tu stesso il groove e le potenzialità degli Hamlet!

 Il nuovo ed omonimo arrivato suona molto più anonimo rispetto alla restante produzione.

 Gli Hatebreed potevano anche risparmiarcelo, però ho fiducia nella band e confido nel prossimo lavoro.

Il quinto album omonimo degli Hatebreed si distingue per una produzione precisa e momenti di forza, ma mostra una mancanza di ispirazione rispetto ai precedenti lavori come "The Rise of Brutality". Pur contenendo alcune tracce convincenti come "In Ashes They Shall Reap", l'album soffre di una certa ripetitività e un songwriting poco ispirato. In generale, un lavoro sufficiente che però non supera il successo della band fino ad ora. Scopri l'album Hatebreed e valuta tu stesso l’evoluzione della band!

 Gli Asesino smentiscono la monotonia del metal estremo con pezzi che restano impressi.

 "Y Tu Mama Tambien" è un commovente dialogo satirico pieno di ironia e trasgressione.

Cristo Satanico è il secondo album degli Asesino, progetto di Dino Cazares, che propone un grind-death metal aggressivo e veloce con tematiche provocatorie. Il disco si distingue per riff potenti, voce death metal e canzoni memorabili che evitano la monotonia tipica del metal estremo. Tra i brani spiccano le collaborazioni spettacolari e le atmosfere satiriche di pezzi come "Y Tu Mama Tambien". Un album apprezzato e consumato, tra i migliori nel suo genere. Scopri l'energia brutale di Cristo Satanico e immergiti nel grind-death estremo degli Asesino!

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