Il mood è decisamente più cupo e opprimente e il titolo dell’album è assolutamente esplicativo del senso di “morte dentro”.

 Un disco riuscito a metà con molto tecnicismo e poche idee. Un vero peccato per una band che ben faceva sperare.

La recensione analizza il secondo album dei SikTh, 'Death Of A Dead Day', che mostra un cambio di tono verso atmosfere più cupe e serie, abbandonando l'irriverenza del passato. Nonostante l'elevata tecnica musicale, emerge una certa stanchezza compositiva e una perdita di dinamismo, con alcuni elementi discutibili come i coretti punk. Il disco rimane interessane ma non all'altezza delle aspettative generate dal debutto. Scopri le tensioni nascoste nel metal tecnico di SikTh con Death Of A Dead Day.

 ‘The Breathtaking Days (Via Lactea)’ non poteva che essere l’opener del live. Densa di suadenti chitarre ti svuota la mente e ti introduce nel mondo dei Klimt.

 La voglia di Klimt in mezzo al pubblico che finalmente da il giusto tributo ad una band che se apprezzata fa veramente volare.

La recensione descrive una serata speciale al Circolo degli Artisti di Roma, dove i Klimt 1918 hanno presentato il loro ultimo album 'Just In Case We’ll Never Meet Again'. L'atmosfera coinvolgente, il grande calore del pubblico e la maturità musicale della band hanno reso il concerto un'esperienza emozionante. Nonostante il ritardo e qualche piccolo intoppo tecnico, la performance è stata di alto livello, confermando il valore e l'autonomia sonora del gruppo. Un live consigliato agli appassionati di musica alternativa e emotiva. Scopri l’emozione dei Klimt 1918 con questo live imperdibile!

 Alcuni dischi fanno scaturire nella mente di un essere umano delle sensazioni. Altri fanno apparire ologrammi finto-3D. Pochissimi creano 'Neurologrammi'.

 Luce assoluta del disco è la bellissima cavalcata 'The Wight of Guilt', un pianoforte che scandisce gli accenti e un ritornello strumentale da sentire e risentire.

La recensione celebra il sesto album di Lucero, 'Rebels, Rogues & Sworn Brothers', per la sua capacità di evocare sensazioni intense e radici profonde nel rock americano. Il disco si distingue per atmosfere mature, un mix di punk, country e blues e testi evocativi. Le melodie, la voce graffiante e gli arrangiamenti creano un'esperienza sonora autentica e coinvolgente. Consigliato agli amanti del rock ricco di atmosfere e autentica energia del sud degli USA. Ascolta Lucero per un viaggio autentico nel cuore del rock americano!

 Dose parla solo con se stesso, non c'è nessun altro interlocutore in questo circolo vizioso.

 Un disco azzardato, molto fuori sia di testa che di idee.

Circle di Boom Bip & Doseone è un album azzardato e dissociato, con atmosfere intriganti ma struttura debole. Sebbene alcune tracce mostrino potenziale, molte risultano ridondanti e poco coinvolgenti. L'opera è apprezzata dall'autore ma presenta limiti evidenti sia nel rap che nella produzione. Consigliato agli amanti dell'evoluzione artistica o delle sonorità sperimentali, meno a chi cerca coerenza e immediatezza. Scopri Circle se ami l'hip hop sperimentale e le atmosfere alternative.

 Gli Hell Is For Heroes forse per prendere le distanze dalle critiche di scarsa originalità hanno mollato l’atteggiamento metallaro ed EMO e si sono buttati su un rock più complesso, più studiato ma senza perdere un filo della loro energia.

 Transmit Disrupt è il famoso “second“ album, quello della conferma, quello che parecchi hanno toppato.

La recensione analizza il secondo album degli Hell Is For Heroes, Transmit Disrupt, evidenziando l'evoluzione del sound verso un rock più complesso e meno metallaro o emo. Justin Schlosberg si conferma cantante e songwriter di livello. Pur penalizzato nell'immediatezza, l'album cresce con gli ascolti, grazie a melodie, basso robusto e chitarre pulite. I riff sono ridotti, ma compensati da una maggiore struttura e pathos nelle tracce. Ascolta Transmit Disrupt e scopri il nuovo volto degli Hell Is For Heroes!

 "Basterebbero due canzoni per orlare di bianco candore d’oro la cima del monte scalato dai Cave In."

 "Rock da esploratori sognanti, per poter trovare un luogo in cui restare, per non cambiare... no... vi prego, non cambiate... no... nooo!"

La recensione celebra l'EP 'Tides of Tomorrow' dei Cave In come il vertice creativo della band, grazie alle composizioni ispirate di Steve Brodsky e alle atmosfere evocative. Le tracce principali, 'Tides Of Tomorrow' e 'The Calypso', sono definite perfette e coinvolgenti. Pur sottolineando la tristezza per l'evoluzione successiva della band, l'autore esprime grande apprezzamento per questo piccolo capolavoro. Ascolta 'Tides of Tomorrow' e scopri un viaggio musicale indimenticabile!

 "Violini seducenti, chitarre classiche pizzicate dolcemente, flauti traversi che ti entrano nell'animo e ti (com)muovono lo stomaco."

 "L'uomo misterioso in copertina nasconde(mostra) il vero artista, il genio di Reverberi, che ha voluto per una volta uscire dagli schemi da lui stesso creati."

La recensione celebra 'Masquerade' (1989) dei Rondò Veneziano come un disco unico nel panorama barocco-pop, grazie alla genialità di Gian Piero Reverberi. L'opera si distingue per arrangiamenti raffinati e atmosfere suggestive, da ascoltare immersi con le cuffie. L'autore descrive il disco come un viaggio emozionale che supera lo stile tipico della band. Un invito a riscoprire un capolavoro imperfetto e affascinante, ricco di sensazioni e stile. Ascolta 'Masquerade' dei Rondò Veneziano e lasciati trasportare in un viaggio barocco unico!

 In un mondo musicale spaccato a metà tra l’estremo contenutismo e il vuotissimo poppismo, trovare un disco che si infila in mezzo con tanta maestria e secchezza commuove il sottoscritto.

 «Five Kids Go» è salire sul letto e buttarti a piedi uniti giù sul pavimento per fare più casino possibile alla povera condomina 80enne che abita di sotto.

The Neon Handshake è il convincente debutto degli Hell Is For Heroes, giovane band inglese che porta nuova energia e onestà nel panorama emo-rock. L'album bilancia potenza e melodie accattivanti, con linee vocali intense di Justin Schlosberg e chitarre gustose. Tra brani esplosivi come 'Five Kids Go' e suggestioni più struggenti come 'Slow Song', il disco si distingue per passione e autenticità. Ascolta The Neon Handshake e lasciati conquistare dall’emo rock autentico degli Hell Is For Heroes!

 "City and Colour - 'Sometimes' è quel 'qualche volta' meglio abbassare il volume e non urlare."

 "La chitarra di Green scalda il cuore e le orecchie come solo le parole di un cuore infranto possono fare."

La recensione valorizza 'Sometimes' di City and Colour come un album intimista e acustico, dove Dallas Green abbandona lo screamo per esprimere dubbi, emozioni e ferite interiori. La chitarra e la voce creano un'atmosfera calda e personale, capace di toccare profondamente l'ascoltatore. Le liriche riflettono domande esistenziali e amori complicati, rendendo il disco semplice ma intenso. È un lavoro onesto, diretto e capace di lasciare un segno duraturo. Ascolta 'Sometimes' e lasciati avvolgere dall'intimità di City and Colour!

 "La musica dei Subtle colpisce duro... allo stomaco... difficile da digerire subito."

 "Un disco ostico per orecchie ostiche, pieno zeppo di autocitazioni, neologismi, campionamenti e salti d'umore."

La recensione esalta la seconda prova dei Subtle, evidenziandone l'originalità e la complessità sonora. Dose One e il collettivo offrono un rap teatrale e iperveloce, immerso in un crossover musicale difficile da classificare. L'album sfida l'ascoltatore con una commistione di generi e un linguaggio ricco di neologismi e riferimenti culturali, costruendo un'opera coerente ma non immediata. Un disco per chi cerca sperimentazione e profondità. Scopri l'album che rivoluziona il rap teatrale ed elettronico, ascolta Subtle ora!

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