I sensi si fondono con gli elementi circostanti, si riesce a percepire ogni goccia, ci si sente parte di quel minuscolo turbinio di moti che conducono l'acqua.

 Questa di Rich è la storia di un viaggio... un viaggio lungo 7 ore che, come molta musica ambient, ci insegna a vivere i particolari che ci circondano.

La recensione celebra Somnium di Robert Rich come un viaggio sonoro di 7 ore che unisce la musica ambient a una profonda connessione con la natura e le emozioni. L'ascolto è descritto come un'esperienza sensoriale che cattura ogni dettaglio del mondo circostante e invita a vivere con maggior consapevolezza il presente. L'album è visto come una colonna sonora della quotidianità e un invito a partire verso l'interiorità. Lasciati trasportare da Somnium e inizia il tuo viaggio interiore.

 Mai avrei pensato che un brano così semplice potesse rivelarsi tanto rivoluzionario.

 Zuckerzeit rimane quindi una perla unica nel repertorio del gruppo.

La recensione sottolinea il ruolo fondamentale di Cluster nell'elettronica degli anni '70, con l'album Zuckerzeit che segna il passaggio a un pop elettronico più accessibile e fresco. Il suono dolce e coinvolgente contrasta con la sperimentazione rumoristica degli inizi, aprendo nuove strade per il genere. L'autore elogia la semplicità e la rivoluzione sonora del disco, considerandolo una pietra miliare. Scopri l'album Zuckerzeit e immergiti nelle origini della musica elettronica pop!

 Departure From The Northern Wasteland rappresenta il confine temporale superiore della prima elettronica, quella delle lunghe composizioni dominate da mellotron e sequencer.

 Quest'opera rappresenta la summa di tutto quel che era stato prodotto gli anni precedenti, e il suo assemblaggio è così raffinato da poter rappresentare il transito ideale tra i primi pionieristici anni e ciò che sarà a venire.

La recensione esplora l'album del 1978 di Michael Hoenig, sottolineando il suo ruolo di ponte tra l'elettronica pionieristica degli anni '70 e le nuove sonorità melodiche. Vengono evidenziate le influenze dei Tangerine Dream e Kraftwerk, oltre alla raffinata fusione di sequencer e mellotron. L'opera rappresenta un passaggio importante nel contesto storico della musica elettronica. Ascolta ora l'album che ha segnato il passaggio fondamentale nell'elettronica anni '70!

 Un artwork così intenso, ipnotico non poteva che contenere musica altrettanto maestosa!

 Album troppo derivativo per i miei gusti, ripropone un sound quasi un decennio dopo la sua prima comparsa.

La recensione esplora l'album 'Atmosphere' di Adelbert von Deyen, evidenziando sia punti di forza, come la suite finale epica e coinvolgente, sia aspetti derivativi, in particolare l'influenza marcata di Klaus Schulze. Nonostante alcune tracce risultino deludenti, l'opera resta godibile per gli appassionati della musica cosmica e ambient degli anni '80. Scopri Atmosphere di Adelbert von Deyen e immergiti nelle sonorità cosmiche degli anni '80!

 Ogni loop o ripetizione è leggermente fuori sincrono in modo che ogni evento sonoro produca una nuova, caleidoscopica configurazione come un fiocco di neve che fonde su di una diapositiva.

 Personalmente lo ritengo un album fondamentale, soprattutto storicamente, perché da qui sono passate e dipartono diverse personalità che andranno a formare parte importante nella storia della musica cosmica tedesca.

L'album Klopfzeichen dei Kluster, pubblicato nel 1970, rappresenta una pietra miliare nella musica sperimentale tedesca. Unisce psichedelia e avanguardia elettronica, creando sonorità industriali e ritualistiche difficili ma innovative. Fondamentale per la nascita del krautrock e l'influenza su artisti successivi come Brian Eno. Consigliato agli appassionati di elettronica e musica d'avanguardia. Ascolta Klopfzeichen per entrare nel cuore della sperimentazione elettronica tedesca.

 La splendida title track indica la capacità dell'autore di comporre melodie semplici e dinamiche che sanno colpire e allo stesso tempo non essere banali.

 Penso non ci sia miglior modo per commemorare quest'uomo ... se non quello di ascoltare il suo unico disco. Penso lo meriti.

L'album Wunderbar di Wolfgang Riechmann rappresenta un classico del pop elettronico strumentale ispirato alla Berlin School. Uscito nel 1978, mostra melodie semplici ma efficaci e l'uso preponderante di sequencer. Pur non innovativo, si distingue per l'apprezzabile qualità e lo stile evocativo. L'opera è un commosso omaggio al musicista scomparso prematuramente. Ascolta Wunderbar e scopri un classico nascosto del pop elettronico anni '70.

 "Un artista che ha saputo creare uno stile in grado di essere diverso da qualsiasi altro e capace di rinnovare sempre se stesso."

 "Musica che quieta l'animo grazie alla sua gentilezza e lo inquieta allo stesso tempo impedendogli di decollare come vorrebbe."

La recensione esplora l'album 'Journeys Out Of The Body' di Steve Jolliffe, artista noto anche per la sua breve esperienza con i Tangerine Dream. L'album del 1982 si distingue per l'originale fusione tra musica new age, elettronica e arrangiamenti acustici, offrendo atmosfere calme ma intriganti. Jolliffe crea uno stile unico e personale, lontano dalle sonorità tipiche delle band tedesche cosmiche, ideale per chi cerca sonorità innovative e suggestive. Ascolta ora 'Journeys Out Of The Body' e scopri il mondo sonoro di Steve Jolliffe!

 "La seconda parte dell’album è formata dalla splendida suite, divisa in tre parti, per coro, sezione d’archi e strumenti elettronici: Meadow of Infinity."

 "A tutti gli amanti dei Tangerine Dream periodo 76’-77’ non resta che procurarsi questo gioiellino per scoprirne la bellezza."

La recensione analizza Romance 76, primo lavoro solista di Peter Baumann post-Tangerine Dream, evidenziando l'evoluzione verso sonorità più melodiche e sperimentali. L'album si divide in due parti, con brani aggressivi e una suite orchestrale suggestiva. Consigliato agli amanti del periodo 1976-77 e della musica elettronica innovativa. Ascolta Romance 76 e scopri un capolavoro dell'elettronica anni '70.

 L’album propone 43 minuti di musica metafisica, ostica, che scorre senza esaltare ma da apprezzare con attenzione.

 Per amare le prime opere dei Tangerine bisogna saper cogliere le piccolissime variazioni che diventano la forza trainante dell’ascolto.

La recensione analizza Tangerine Tree Volume 2 (Sheffield 1974), un live dei Tangerine Dream ricco di musica elettronica improvvisata e sperimentale. L'opera, ostica ma affascinante, rappresenta un momento chiave nel percorso pre-sequencer della band. La qualità audio è buona per una registrazione fan, rendendo questo disco un ottimo punto di partenza per gli appassionati del gruppo e della musica d'avanguardia. L'ascolto richiede attenzione e pazienza ma offre un'esperienza intensa e coinvolgente. Scopri ora questo capolavoro live dei Tangerine Dream e immergiti nella loro musica sperimentale!

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