Ahura Mazda

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 Il giudizio finale spetta poi a ciascun acquirente del disco; a mio avviso si tratta del disco più bello che abbiano realizzato dall’Halloween del 2000.

 La cosa che trae immediatamente l’attenzione iniziando l’ascolto è l’assenza di intro e interludi vari sinfonici, ma a parte questo il trademark è sempre lo stesso, solo velocizzato.

Il nono album 'Darkly, Darkly, Venus Aversa' dei Cradle of Filth si conferma una forte espressione del loro stile horror/goth/death metal. Pur seguendo schemi consolidati, il disco spicca per sonorità più nitide e per una maggiore velocità. I testi oscuri e tematici sono ben curati, anche se talvolta monotoni. Nel complesso, è uno degli album più riusciti della band dal 2000. Scopri l’oscurità musicale dei Cradle of Filth con questo capolavoro metal!

 "Verrà un giorno in cui dalle mani di Arjen Lucassen verrà fuori un album mediocre... ma oggi non è quel giorno."

 "La sua prestazione è veramente da pelle d'oca."

L'album 'Victims of the Modern Age' di Star One propone un sound heavy metal con forti influenze sci-fi e tematiche moderne critiche. Le prestazioni di Ed Warby e dei vari vocalist sono impeccabili, mentre il mixaggio valorizza ogni traccia con effetti caratteristici. L'opera si distingue per la sua coerenza concettuale e l'artwork che ne sottolinea il carattere post-apocalittico. Consigliato agli appassionati di Lucassen e del prog-metal. Scopri l'epica fusione tra heavy e space metal con Star One ora!

 "Nulla di nuovo sotto il sole", ma gli Illusion Suite dimostrano competenza nel prog metal.

 Il disco non riesce mai a decollare o toccare le corde emotive dell'ascoltatore che non presti attenzione esclusivamente alle abilità tecniche.

Il debutto degli Illusion Suite, 'Final Hour', propone un prog metal tecnicamente valido ma privo di originalità o momenti memorabili. Le tracce presentano un groove solido e melodie power ma mancano cambi di tempo o innovazioni. Il cantato, anche se competente, non riesce a emergere dallo stile di artisti più noti. Un album consigliato agli appassionati del genere senza troppe aspettative di novità. Scopri il debutto prog metal degli Illusion Suite, perfetto per gli appassionati del genere!

 "Time To Be King è un concentrato di power metal sfavillante di melodia, tastiere sinfoniche, chitarre sferzanti, e polmoni di Jorn."

 "La mancanza di originalità non basta ad ottenebrare la bravura e la tecnica dei singoli elementi dalla fama più che conclamata."

La recensione analizza 'Time To Be King' dei Masterplan, un album power metal prodotto da Roland Grapow con la voce di Jorn Lande. Pur evidenziando qualità tecniche e melodiche elevate, il disco non raggiunge la forza creativa e lirica dei lavori precedenti. Alcune tracce risultano meno originali e le liriche presentano cliché tipici del genere. Nel complesso, una prova valida ma con margini di miglioramento. Scopri il nuovo album dei Masterplan e valuta tu stesso il ritorno di Jorn Lande!

 "Un disco innovativo e conservatore che non ha ancora incontrato tutto il dovuto riconoscimento."

 "Con Last Thing I’ll Remember, un lento esponenzialmente più bello per interazione tra chitarra e basso e voce."

La recensione esplora l'evoluzione degli Inner Wish, da un album inizialmente fragile a un prodotto rimasterizzato di grande impatto, mescolando heavy e power metal con notevoli capacità tecniche. Il contributo del cantante Yiannis Papanikolaou è centrale e lascia un segno indelebile, nonostante la sua successiva uscita dalla band. L'album unisce malinconia e speranza, dimostrando un equilibrio tra innovazione e classicismo. Scopri l’energia e l’anima di Inner Wish in Waiting For The Dawn, un classico metal da non perdere!

 L’autentica finalità che ogni disco dovrebbe porsi è proprio quella di spaesare chi l’ascolta.

 Un cantante che alterna alla potenza di Russel Allen a una vocalità tipicamente italiana è un caso abbastanza unico.

La recensione celebra l'esordio dei Pathosray per l'originale fusione di generi musicali e la straordinaria performance vocale di Marco Sandron. Il disco è caratterizzato da arrangiamenti ricchi e complessi, vari giochi ritmici e melodie avvincenti che catturano l'ascoltatore. I brani sono privi di filler, dimostrando concrete qualità compositive e grande potenziale futuro della band italiana. Scopri il potente esordio dei Pathosray e lasciati coinvolgere dalle loro sonorità uniche.

 Il disco scorre in modo canonico per quelli che sono gli alti standard della band.

 Ultima nota di merito spetta alla performance al microfono di Tiranti, vero talento, nella cui fattispecie potremmo anche aggiungere incompreso.

Labyrinth torna dopo dodici anni con il seguito di Return to Heaven Denied, offrendo un album solido che riconferma il valore della band nel panorama metal italiano. Le ballad e l'apporto vocale di Roberto Tiranti si distinguono come punti di forza. Pur inferiore al primo capitolo, il disco mantiene standard qualitativi elevati e risulta convincente. La produzione tecnica e l'energia delle tracce si bilanciano tra momenti più intensi e passaggi più quieti. Ascolta ora il nuovo album dei Labyrinth e scopri il metal italiano di qualità!

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