Hardcore Melodic Punk come dei Bad Religion (ma meglio!)

 Le canzoni hanno una vitalità solare sebbene provochino nostalgia e malinconia.

Strong Reaction dei Pegboy è un album che unisce hardcore melodico, emo e pop in un equilibrio perfetto. La recensione esalta la vitalità solare delle canzoni, pur trasmettendo nostalgia e malinconia. Classificato come una chicca dimenticata, viene paragonato favorevolmente a band come i Bad Religion. Un mix di suoni Lo-Fi e atmosfere anni '90 che riapre il cuore agli appassionati di punk alternativo. Ascolta Strong Reaction e riscopri il punk melodico autentico degli anni '90!

 Un disco che può ricordare le sonorità della Elephant Six e di quell’intimità di band quali Eric’s Trip e/o The Microphones, con una forte e decisa anima emo.

 Giocando con i suoni, tra spettri vicini e lontani, come fossimo tra cassette, VHS e radio malandate.

L'album di Teen Suicide, pubblicato nel 2016, rappresenta una celebrazione del meglio del lo-fi, dream pop, folk e alternative rock. Sam Ray ritorna con un progetto duraturo e una nuova veste su Run For Cover. I 26 brani brevi creano un'atmosfera intima e nostalgica, richiamando sonorità di Elephant Six, Eric's Trip e The Microphones, con una forte anima emo. Ascolta ora l'album e immergiti in questo viaggio sonoro unico e nostalgico!

 Bringing Home The Bait è un disco del 1985 che ha tantissimo da dire per l’epoca.

 Canzoni in bilico tra epicità, tormento ed ansia, con basso profondo e giri ipnotici, distorsioni laceranti ed una voce esausta.

Bringing Home The Bait (1985) dei Live Skull è un album carico di tensione e ansia, capace di fondere dark-punk con art-noise e hardcore. Nonostante la sua grande qualità, è rimasto spesso nell’ombra di colleghi più famosi come Sonic Youth e Husker Du. L'album si distingue per bassi ipnotici, distorsioni taglienti e una voce esausta, creando atmosfere intense ed epiche. La recensione celebra questo disco sottovalutato e ne rimarca l’importanza storica nella scena newyorkese. Scopri l'energia intensa e oscura di Live Skull con Bringing Home The Bait!

 Autostrade vuote circondate da un infinito nero, poche luci ma acceccanti che aiutano il sonno in queste vie rettilinee.

 Onirismo in uno stato fantascientificamente brado, synth ambient da un universo parallelo.

La recensione celebra Compassion dei Lust For Youth come un disco di rara bellezza retrò. L'autore descrive atmosfere oniriche e futuristiche, con synth che evocano paesaggi notturni e sensazioni di malinconia estiva. Un viaggio sonoro denso di emozioni e suggestioni. Scopri le atmosfere uniche di Compassion e lasciati trasportare dal synth retrò.

 Che bello se i Fugazi e gli Slint facessero una superband, magari integrando qua e la dalla scena di NY e del Massachussets!

 MIIIIIIIIIIIIIND BLOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOWW!!

La recensione celebra con entusiasmo 'Before a Million Universes' dei Big Ups, paragonandoli a una superband formata da Fugazi, Slint e altre influenze della scena di New York e Massachusetts. L'album viene descritto come una vera esplosione sonora, capace di sorprendere e coinvolgere con la sua energia post-hardcore. Ascolta subito 'Before a Million Universes' e vivi l'energia dei Big Ups!

 I The Notwist sfornano un debutto metalloso come se J Mascis avesse avuto a che fare con il thrash metal.

 Riff potenti che fanno partire dei violenti headbanging, sporcizioso ma non molto.

Il primo album dei The Notwist, uscito nel 1991, presenta un sound metal energico e potente, distante dallo stile attuale della band. Con riff decisi e un'energia da headbanging, il disco offre un'esperienza sporca ma sorprendentemente pulita in certe parti. Una gemma per chi ama il thrash metal e vuole scoprire le radici della band. Ascolta il debutto metal dei The Notwist e scopri le radici della band!

 I Two Inch Astronaut incespicano ma non cadono mai, si sgolano ma non si spingono mai oltre la linea del pop.

 In Personal Life c'è la quasi certa miglior canzone del 2016: Andy's Progress Report.

La recensione di Personal Life dei Two Inch Astronaut evidenzia un album ricco di emozioni senza cadere nel dolore eccessivo. La band dosa abilmente pop, math, grunge e post-hardcore, offrendo spunti intensi. Spicca come miglior brano Andy's Progress Report, definito una delle migliori canzoni del 2016. L'opera è apprezzata per la sua qualità e coerenza. Scopri l'emozione pop di Two Inch Astronaut, ascolta Personal Life ora!

 Porches è lo-fi, riporta in auge un uso basilare del synth nella sua deviazione disco-funk, il basso sta sotto la coltre atmosferica e ipnotizza le stanche membra.

 Stavolta la macchina invece di finire in mare come in Kill For Love (Chromatics) se la cava gettandosi in una piscina.

La recensione celebra 'Pool' di Porches come un raffinato album synth lo-fi che evoca i tardi anni ’80 con atmosfere dream e influenze disco-funk. Le sonorità ipnotiche, unite a una vena folk sottile, creano un viaggio sonoro adatto a momenti intimi e riflessivi. Brani come 'Be Apart' e 'Hour' sono sottolineati come da ascoltare intensamente, trasportando l’ascoltatore in paesaggi evocativi. Ascolta 'Pool' di Porches per un tuffo nelle atmosfere synth anni ’80!

 Gargantua è profondo e lascia un vuoto nel cuore.

 È come se Stephin Merritt portasse distorsioni nel suo mondo ovattato, portando nebbia nella nebbia.

Gargantua di Space Mountain è un album che colpisce per la sua profondità emotiva e atmosfera anacronistica. Con suggestioni che richiamano Stephin Merritt, Pavement e Yo La Tengo, si colloca tra bedroom pop e lo-fi. La critica sottolinea l'equilibrio di tutte le tracce, con punte di eccellenza in Voyager 2 e nella title track. Ascolta Gargantua e lasciati avvolgere dalle sue atmosfere uniche.

 L'Exploding In Sounds non delude mai le aspettative, ed anche questa volta è riuscita a pubblicare un masterpiece che tra 10-15 anni se ne parlerà animatamente.

 Post-hardcore cristallino che si sporca solo il necessario.

L'album Here Comes Washer, pubblicato da Exploding In Sounds nel 2016, viene descritto come un capolavoro atteso e destinato a durare nel tempo. Il sound mescola chitarre fuzz, ritmi avvolgenti e influenze dal post-hardcore e grunge. Le atmosfere ricordano band come Pavement, Nirvana e Slint, conferendo un'identità solida e suadente all'opera. Consigliati alcuni brani chiave che rappresentano al meglio il disco. Ascolta Here Comes Washer e immergiti nel post-hardcore di qualità!