Non ho mai agito, aspettando Godot, per tutti i miei giorni aspettando Godot, e ho incominciato a vivere forte, proprio andando incontro alla morte.

 È un peccato davvero che un artista di questo calibro non abbia avuto la stessa considerazione di altri della sua generazione (ce lo caghiamo in pochi purtroppo, per dirla schietta).

La recensione analizza 'Aspettando Godot' di Claudio Lolli, un album intenso e diretto che affronta temi esistenziali e sociali con un linguaggio chiaro e schietto. Lolli si distingue per la sua coerenza e profondità espressiva, offrendo una lettura musicale ispirata e senza fronzoli. L'opera, vicina alle influenze di Guccini e Dylan, rappresenta un punto alto del cantautorato italiano degli anni '70, valorizzando l'attesa e l'amarezza esistenziale come motori tematici. È un lavoro che ancora oggi merita attenzione, celebrando un artista poco considerato ma di grande rilievo. Scopri il capolavoro di Claudio Lolli e immergiti nelle sue profonde riflessioni sonore.

 Se non fosse stato per loro col cazzo che eravamo qui e col cazzo che finivamo!

 Il leader invita il pubblico a ringraziare ogni componente con un sonoro “Vaffanculo!” dimostrando che i T.A.R.M. è gentaccia come noi.

La recensione racconta la partecipazione al Filagosto Festival 2011 dove i Tre Allegri Ragazzi Morti hanno offerto un concerto coinvolgente e genuino. L'apertura con i Fast Animals & Slow Kids ha creato grande entusiasmo. Nonostante qualche momento di scetticismo per le nuove sonorità reggae, il pubblico ha reagito con calore, grazie anche al carisma di Toffolo. L'organizzazione e il clima sono stati positivi, lasciando un buon ricordo anche per chi non è appassionato abituale del genere. Scopri l’energia punk dei Tre Allegri Ragazzi Morti e vivi l’esperienza live!

 Bim Bum Bam, un programma per bambini, guidato da un formidabile squadra che con intelligenza, ironia e una straordinaria capacità di non cadere mai in imbarazzanti doppi sensi, è stata capace di far da baby sitter a milioni di bambini.

 Mi spiace solo che non potrà mai gustarsi uno Yo-Yo e un succo Billy (merendine estinte) davanti a Bim Bum Bam.

Questa recensione è un omaggio nostalgico a Bim Bum Bam, programma cult degli anni '80 condotto da Paolo Bonolis e Uan. Ricorda con affetto l'atmosfera spensierata e il legame affettivo con l'infanzia, sottolineando l'importanza del format e il suo impatto su diverse generazioni. Viene evidenziata con un pizzico di malinconia la trasformazione della televisione e la perdita di quell'innocenza d'intrattenimento. Rivivi con noi l'età d'oro di Bim Bum Bam e la magia degli anni '80!

 Cocciante? Progressive? Rassegnatevi ma in questo caso è la realtà.

 Se fosse stato interpretato da Demetrio Stratos, avremmo negli altoparlanti un capolavoro di prim’ordine.

Mu è il concept album di debutto in italiano di Riccardo Cocciante, pubblicato nel 1972, che esplora il mito del continente sommerso di Mu con sonorità progressive. L'opera, ricca di arrangiamenti stratificati e atmosfere evocative, si distingue per la sua originalità e il delicato equilibrio tra narrazione mitologica e musica rock sinfonica. Sebbene poco noto e spesso trascurato dai fan dell'artista, Mu rappresenta un importante tassello della musica italiana degli anni '70. La copertina creativa e la complessa strumentazione rendono questo album un'autentica gemma del progressive. Ascolta Mu e riscopri il prog nascosto di Riccardo Cocciante!

 "Sdraiato mi sento pesante e penso alla gente, che compra le paste che ascolta la Messa, anche il mondo ha la pressione bassa."

 "Razza già finita senza neanche cominciare, razza disossata già in attesa di morire."

L'album "Pressione bassa" di Giorgio Gaber rappresenta una riflessione pacata e profonda sullo smarrimento degli anni '80, tra sogni infranti e rassegnazione sociale. Con melodie delicate e testi incisivi, Gaber mette in scena un'analisi umana e sociale che rimane attuale. Questo lavoro, meno provocatorio rispetto al passato, invita a un dialogo interiore senza rinunciare a una sottile ironia. Ascolta Pressione bassa e riscopri Gaber in una nuova luce riflessiva.

 Il giro di accordi è identico.

 Non si tratterebbero di "piccoli dettagli" ma di un’ennesima scopiazzatura a regola d’arte!

La recensione solleva un sospetto di plagio da parte di Giusy Ferreri nella sua canzone 'Piccoli dettagli'. L'autore mette in evidenza una forte somiglianza con il brano 'Milano' di Ivano Fossati, dallo stesso album del 1983. Vengono confrontate tonalità, ritmo e metrica, suggerendo una possibile copia a sfavore di Ferreri. Ascolta i brani e scopri tu stesso le sorprendenti somiglianze!

 "Cos'altro vi serve da queste vite?"

 "'Titti aveva due amori uno di cielo, uno di terra, di segno contrario uno di pace, uno di guerra."

La recensione esamina il doppio singolo 'Una storia sbagliata / Titti' di Fabrizio De Andrè, in cui il cantautore risponde a una commissione della RAI e rende omaggio a Pier Paolo Pasolini. L'analisi mette in luce la potenza emozionale e il contenuto sociale delle canzoni, equilibrio fra la denuncia di ingiustizie e atmosfere musicali delicate. La recensione sottolinea anche la particolarità di questa pubblicazione nella discografia di De Andrè e l'importanza culturale dei temi trattati. Scopri l'intensità e il significato nascosto di 'Una storia sbagliata / Titti' ascoltando questo capolavoro di De Andrè.

 “E’ esaltante come i nostri storici cantautori negli anni ‘70 e ‘80 abbiano spesso affrontato con minuziosità e stravaganza tematiche relative al viaggio.”

 “Fossati in quest’opera si avvale degli arrangiamenti del tastierista soul-jazz americano Steve Robbins, che collaborerà con artisti del calibro di Robert Palmer, Sting e Irene Cara.”

L'album Panama e dintorni di Ivano Fossati, uscito nel 1981, unisce reggae, pop e jazz in un lavoro raffinato e introspettivo. I testi affrontano temi di viaggio, vita e personaggi ambigui, arricchiti dagli arrangiamenti di Steve Robbins. Fossati esplora atmosfere urbane e personali, confermando la sua evoluzione artistica e la capacità di unire innovazione e profondità poetica. Scopri l’eleganza e la profondità di Ivano Fossati con Panama e dintorni.

 "La mia ragazza è il mio mestiere" è il modo per dimostrare che Daria è la nuova musa ispiratrice della sua idea poetica.

 "Millenovantanove" è vero diamante di tutto il disco, in cui si scava nel profondo tormento causato dall'assenza dell'amato.

La recensione analizza l'album 'Bei Tempi' di Roberto Vecchioni, pubblicato nel 1985, mettendo in luce un momento di serenità interiore del cantautore. Il disco si focalizza sul tema dell'amore maturo e quotidiano, con brani di pregio come 'Millenovantanove' e 'Fata'. Pur non essendo il lavoro più appassionato di Vecchioni, è apprezzato per la sua genuinità, arrangiamenti curati e la presenza della collaborazione con Ornella Vanoni. Ascolta 'Bei Tempi' e scopri la nuova poesia di Vecchioni.

 Il bambino poi matura e “Ora chiude a chiave la sua roba per difenderla, ha il fucile nella mano e dallo specchio gli sorride Robinson.”

 “Si lo so che poi sei ritornata lo so, ma qui dentro io continuo a vederti partire. Io vorrei fare a pezzi il ricordo di un treno.”

La recensione analizza l'album 'Robinson, come salvarsi la vita' di Roberto Vecchioni, lavorando sulle sue esperienze personali tra sofferenza, amore e un arresto ingiusto. Il disco si distingue per il suo stile poetico e la ricchezza tematica, che spazia dal sogno al doppio fino alla denuncia sociale. Vecchioni si conferma in uno dei suoi momenti migliori, con brani intensi e melodie evocative che raccontano fragilità e forza interiore. Scopri l'intensità poetica di Vecchioni in Robinson, un capolavoro da non perdere!

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