Jimmie Dimmick

DeRango : 0,38 • DeEtà™ : 4702 giorni

 Se gli sceneggiatori hanno deciso che il tuo personaggio sarà un coglione, non potrai che risultare tale.

 Due risate le strappa ma sono a denti stretti, le emozioni latitano e il coinvolgimento pure.

La recensione critica 'Figli delle Stelle' di Lucio Pellegrini evidenzia una trama semplice e già vista, caratterizzata da una sceneggiatura confusa e una regia che non migliora la situazione. Nonostante attori noti e capaci, come Fabio Volo e Favino, il film manca di emozioni reali e coinvolgimento. Solo qualche risata a denti stretti riesce a strapparlo. Scopri perché 'Figli delle Stelle' non convince, leggi la recensione completa!

 Drew Barrymore è la più figa.

 Il divertimento degli attori nel farlo trasuda dai led della mia gigantesca tivù.

La recensione di Scrivimi Una Canzone di Marc Lawrence è ironica e divertente, esaltando soprattutto la simpatia di Drew Barrymore e l'irresistibile Hugh Grant. Il film è definito una 'commediola romantica' ma piacente, con un'ambientazione musicale ben curata e canzoni orecchiabili. L'autore si diverte a sdrammatizzare il clima con battute pungenti e personali, evidenziando come il film trasmette spensieratezza e buonumore. Guarda Scrivimi Una Canzone e lasciati conquistare da musica e ironia!

 Spegni il neurone e goditi il viaggio.

 John Malkovich è sempre esagerato ma mai ESAGERATO. Bravo!

La recensione descrive Red come un film da prendere con leggerezza, con un inizio inaspettato da commedia romantica che sfocia in azione. Nonostante incongruenze narrative e scene esagerate, il film diverte grazie a un cast solido, soprattutto John Malkovich. La regia è efficace e il pubblico può godersi il film spegnendo il cervello e lasciandosi trasportare. Spegni il cervello e lasciati divertire da Red!

 Le solite menate che da vent’anni ci suchiamo affossati su divani troppo piccoli.

 Non c’è chiusa. Non c’è un inizio né un seguito, poteva esserci una chiusa? Non c’è nulla.

La recensione esprime delusione per 'L'abbiamo fatta grossa', commedia con Verdone e Albanese. Il film presenta gag e situazioni familiari, ma si perde in cliché e manca una chiusura soddisfacente. Nonostante momenti divertenti, il risultato finale è confuso e insoddisfacente. Scopri se 'L'abbiamo fatta grossa' fa per te, leggi la recensione completa!

 Il film è bello tutto e quel finale è troppo potente.

 Clint decide di tornare a bere e di ammazzare tutti. Tutti in piedi sul divano! Perché Clint è pur sempre Clint.

La recensione celebra 'Gli Spietati' di Clint Eastwood come un film che non solo punta a un finale forte, ma mantiene alta la qualità dall'inizio alla fine. Viene evidenziato il carattere complesso del protagonista, la tensione crescente, e la forza narrativa che rende il film godibile anche conoscendo già l'esito. Un western intenso con personaggi sfaccettati e un finale che lascia il segno. Scopri perché 'Gli Spietati' è un western imperdibile con un finale da brivido!

 Questa storia che stanno tutti in cameretta e mandano in giro il surrogato pischello e infatti sono tutti vecchi, grassi e brutti mentre i surrogati sono un po’ tirati ma pressoché perfetti, ecco, questa storia è sfiziosa.

 Un blockbuster godibile che in più ha il vantaggio di sapere intrattenere e far riflettere sulla società in cui viviamo.

Il film "Il mondo dei replicanti" di Jonathan Mostow, con Bruce Willis, combina intrattenimento e temi profondi come la tensione tra identità reale e artificiale. Sebbene non un capolavoro, presenta idee interessanti sul ruolo della tecnologia e dell'apparenza nella società moderna. La recensione mette in luce la riflessione sulla vita mediata dai surrogati e l'azione energica tipica di Willis, rendendo il film godibile e stimolante. Scopri un film d’azione che fa riflettere sull’identità digitale!

 Questo tizio, tale Edgar, era buono o cattivo? Cioè, per me era una merda, delle peggiori, ma per il buon Clint invece?

 E' girato alla Clint, quindi non ti aspetti nulla di che, ma hai un minimo di garanzia sulla qualità.

La recensione esprime confusione e perplessità sul messaggio dato dal film J. Edgar di Clint Eastwood, evidenziando l'ambiguità morale del protagonista. Pur criticando la figura di Edgar Hoover, viene apprezzata la prova attoriale di Leonardo DiCaprio e la garanzia di qualità tipica del regista. Naomi Watts risulta invece poco valorizzata dalla sceneggiatura. In generale il film è godibile ma suscita dubbi etici e interpretativi. Scopri la recensione completa di J. Edgar e valuta tu stesso il film di Clint Eastwood!

 La trama di per sé fa ridere, ma aveva senso in un fumetto.

 La redenzione del commissario dimostra quanto sia fasullo il messaggio rivoluzionario del film.

Questa recensione critica 'V for Vendetta' di James McTeigue come un blockbuster diretto a un pubblico ristretto di nerd e fumettari, evidenziando una trama poco credibile e un messaggio rivoluzionario che si rivela in realtà reazionario. La pellicola è criticata per le incoerenze narrative e scelte discutibili, soprattutto nella caratterizzazione dei personaggi e nell'inserimento di immagini reali, mentre pochi elementi tecnici risultano positivi. L'autore suggerisce infine che il film non è riuscito ad onorare il fumetto originale di Alan Moore. Scopri cosa non convince di V for Vendetta in questa recensione dettagliata!

 E’ un film furbo, ruffiano.

 I discorsi metafisici trascendentali... fanno ridere al cazzo.

La recensione critica Donnie Darko come un film adolescenziale tipico degli anni '90, caratterizzato da cliché fastidiosi e da una messinscena ruffiana. Pur riconoscendo alcune idee valide, l'autore trova il film imbarazzante e poco profondo, soprattutto riguardo agli aspetti metafisici. Rivolto a un pubblico giovane, perde efficacia con la maturità dello spettatore. Scopri perché Donnie Darko divide il pubblico: leggi la recensione completa!

 Un film fastidioso… trasuda di alternativismo da ventunesimo secolo.

 Keep it real un cazzo replicavano certi scettici.

La recensione critica fortemente (500) Giorni Insieme, definendolo un film fastidioso e snob, rivolto a un pubblico hipster ristretto. Pur riconoscendo alcune scene e interpretazioni valide, l'autore evidenzia una forte superficialità e un modello di vita irreale e banale. Il film è visto come una parodia autoinflazionata del mondo giovanile alternativo, che alla fine cade nei cliché dei classici finali hollywoodiani. Scopri se (500) Giorni Insieme è davvero il film hipster che ti aspettavi!

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