Nove splendide tracce... fanno di questo album un capolavoro assoluto, uno dei massimi paradigmi, tra i più sublimi della psichedelia statunitense.

 "Spin, Spin, Spin" è il manifesto che ci introduce nel mondo emozionale degli H.P. Lovecraft.

La recensione celebra H.P. Lovecraft II come il culmine creativo della breve carriera della band, un album che fonde folk, soul e psichedelia in modo sublime. Con tracce ricche di atmosfere evocative e tecnicamente perfette, l'album riflette l'aria californiana del 1968 pur mantenendo profonde radici nei suoni di Chicago. Un disco essenziale per gli appassionati del rock psichedelico e della cultura musicale americana degli anni '60. Ascolta H.P. Lovecraft II e immergiti nella psichedelia d'autore degli anni '60!

 La loro musica è espressione di quella cultura popolare che fonda le radici nella tradizione celtica sparsa in tutto il nord Europa.

 Un 'restauro' certosino molto soddisfacente, di classici tradizionali realizzati con straordinaria freschezza e immediatezza di intenti.

The Rout of the Blues, album del 1970 dei fratelli inglesi Robin e Barry Dransfield, è un capolavoro del folk tradizionale con profonde radici celtiche e un tocco bluegrass. Il duo impressa freschezza e autenticità a ballate e canti popolari, offrendo un viaggio emozionante nella cultura rurale britannica. L’album è celebrato per la sua integrità e la bellezza essenziale, con l’uso sublime di chitarra acustica e violino. Un disco da riscoprire e ascoltare per chi ama la musica d’autore e la tradizione. Ascolta ora l'autentico folk di Robin & Barry Dransfield e lasciati trasportare nel passato.

 «Gli Idle Race esprimono comunque un sound più morbido rispetto a Elmer Gantry’s Velvet Opera o Eyes of Blue, più simile a Kaleidoscope o Zombies e non senza 'contenuti psichici'.»

 «Lo stile pop da loro adottato, funge da piacevole rivestimento ad una lieve tensione misteriosa.»

La recensione celebra 'The Birthday Party' degli Idle Race come un capolavoro psichedelico-pop degli anni '60, caratterizzato dalla voce e chitarra di Jeff Lynne. Nonostante un successo limitato, l'album si distingue per arrangiamenti raffinati e atmosfere misteriose, capace di sovrapporre livelli di lettura sonora. Il lavoro riflette la scena musicale inglese dell'epoca con influenze da artisti celebri e presenta un sound morbido ma intellettuale, ancora oggi degno di attenzione. Scopri l'eleganza psichedelica degli Idle Race con 'The Birthday Party'!

 Val Stoecklein è un artista dimenticato, forse mai considerato.

 "Grey Life" è un ponte che unisce il dramma al sublime, dove l'ascoltatore percorre i due sensi di marcia senza vie di fuga.

L'album Grey Life di Val Stoecklein è un capolavoro folk malinconico e poco conosciuto, frutto della sofferenza personale e di una rara classe artistica. Nonostante l'intervento forzato della casa discografica negli arrangiamenti, il disco trasmette autentiche emozioni di angoscia e fragilità. Val Stoecklein, musicista segnato dalla malattia mentale, racconta attraverso la sua musica un'intima battaglia esistenziale. Opera consigliata agli amanti del cantautorato introspettivo e d'epoca. Ascolta Grey Life e immergiti nell'intensità emotiva di un vero cantautore dimenticato.

 Chi è Lothar? Il theremin!

 'Sex and Violence' è il capolavoro originale del disco, un mantra ossessivo che anticipa il tribalismo primitivista punk.

La recensione valorizza l'album 'Presenting...' di Lothar and the Hand People come un capolavoro psichedelico americano del 1968, evidenziandone l'uso pionieristico del theremin e del sintetizzatore Moog. Le influenze di Captain Beefheart, Frank Zappa e dei Beatles sono ben riconoscibili, con un approccio musicale innovativo e intellettuale. L'album rappresenta una testimonianza originale e sorprendente di sperimentazione elettronica e pop psichedelico, ancora oggi rilevante per appassionati e cultori. Ascolta ora 'Presenting...' per scoprire la psichedelia elettronica pionieristica!

 La sua mano adolescenziale, masturbava forsennatamente senza indugi, il manico della sua "strato" e le dita... titillavano le corde sulla tastiera velocemente, rispetto all’illustre "Slowhand".

 "Perpetuum Mobile" pone al centro la stupefacente bravura tecnica del suo giovane chitarrista.

Perpetuum Mobile dei Mariani è un autentico gioiello hard-blues psichedelico nato dal talento precoce di Eric Johnson a soli 16 anni. Il disco fonde influenze southern e atmosfere californiane, affinando un sound unico e potente. La recensione evidenzia la tecnica e l'estro chitarristico del giovane artista, sottolineando il valore storico e culturale dell'album e la sua posizione nel panorama rock anni '70. Ascolta Perpetuum Mobile e scopri il talento precoce di Eric Johnson!

 "La 'materia sonora' si unisce alla 'materia storica', al fenomeno sociologico."

 “Che ne sarebbe rimasto... senza l’autorevole sigillo di Frank Zappa e della 'Straight Records'? Niente.”

La recensione esplora l'album 'Permanent Damage' delle GTO's, sottolineandone il valore più come documento storico e culturale che come mero prodotto musicale. Frank Zappa garantisce la legittimità artistica dell'opera, che coinvolge figure iconiche del rock e descrive il fenomeno delle groupie. L'autore riflette sul ruolo dell'arte e della riproducibilità tecnica nei dischi come questo, consigliandolo a collezionisti e appassionati di storia rock. Scopri l'album cult 'Permanent Damage' e immergiti nella storia del rock!

 Qui si tratta di mitologia pura, senza se e senza ma.

 Il canto armonioso di Maddy Prior trova qui la sua più alta emanazione materna.

La recensione celebra con entusiasmo il debutto del 1970 degli Steeleye Span, 'Hark! The Village Wait', definendolo un capolavoro della musica folk inglese. L'autore ne evidenzia la forte carica emotiva, l'uso di strumenti acustici e il contributo vocale di Maddy Prior. Il disco è rappresentato come un viaggio spirituale nella tradizione popolare britannica con atmosfere medievali e corali uniche. Ascolta ora 'Hark! The Village Wait' e immergiti nel folk inglese d'autore.

 Il blues è un regime autoritario che detta le linee guida da percorrere, dove è possibile interpretare, ma non uscire dagli schemi.

 "Remains To Be Heard" fa intendere che siamo di fronte al loro testamento spirituale, punto d’arrivo della ricerca blues.

La recensione celebra l'album "Remains To Be Heard" come un testamento spirituale del blues britannico degli anni '70, evidenziando l'importanza storica del gruppo Aynsley Dunbar Retaliation e l'apporto unico di Victor Brox e John Morshead. Il testo riflette sull'evoluzione e la tradizione del blues, sottolineando la sua natura vincolante ma espressiva. Viene riconosciuto il valore artistico e innovativo del disco all'interno della scena della Swinging London. L'opera è vista come un commiato malinconico ma significativo del genere. Scopri l'intensità del blues britannico con "Remains To Be Heard"!

 La musica è una delle arti taumaturgiche (forse la più efficace) per la sua natura irrazionale, non investendo direttamente la logica tipica del linguaggio.

 Bullitt è una metafora della memoria, intesa come meccanismo che emerge alla luce della nostra coscienza ad intermittenze apparentemente scollegate.

La recensione esplora il potere evocativo della colonna sonora di Bullitt di Lalo Schifrin, evidenziandone la capacità di suscitare memoria e emozioni profonde. L'autore descrive la musica come una vera e propria esperienza conoscitiva, sottolineando lo stile jazz sospeso fra tensione e rilassamento. Inoltre, viene presentata la figura di Schifrin come compositore versatile e influente. Un invito a riscoprire un classico che restituisce il senso della memoria e dell'identità personale. Ascolta ora la colonna sonora di Bullitt e lasciati trasportare dalle emozioni senza tempo.

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