andisceppard

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 SI CHIAMA OPERA, AMICO. E IO - SARÒ STRANO - QUESTA ROBA QUI LA AMO.

 Questa volta sarà Carmen che uccide Josè! Ora, a casa mia queste cose non si chiamano idee. Si chiamano stronzate.

La recensione elogia la messa in scena contemporanea di Carmen di Leo Muscato al Maggio Musicale Fiorentino, che trasforma l’opera classica inserendo un finale alternativo contro il femminicidio. Nonostante le controversie e le critiche, l’autore apprezza il coraggio e la sensibilità del messaggio e sottolinea l’amore e la passione per l’opera. La discussione apre riflessioni sulla tradizione, l’innovazione e il ruolo sociale del melodramma. Scopri la rivoluzionaria messa in scena di Carmen e immergiti nel dibattito sull’opera contemporanea!

 L'arcobaleno è il mio messaggio d'amore, può darsi un giorno ti riesca a toccare.

 Che cosa lo sapete. E vaffanculo a Lucio Battisti. E anche a Celentano, quanto è figo.

La recensione racconta un intenso viaggio emotivo legato all'ascolto di L'arcobaleno di Adriano Celentano, dedicato a Lucio Battisti. Attraverso aneddoti personali e riflessioni, emerge come la musica, anche non considerata 'bella' in senso tecnico, diventi parte integrante della vita e della memoria. Il testo esplora la forza della musica come veicolo di ricordi e connessione umana. Ascolta L'arcobaleno di Celentano e lasciati emozionare da un omaggio speciale a Lucio Battisti.

 I film di Peter Weir raccontano di un ambiente perfetto, e dentro a questo un ciclone devastante e bellissimo insieme.

 Loro due, che nemmeno riescono a dire che cosa provano. Come un ciclone, che li travolge.

La recensione si concentra su "Green Card Matrimonio di convenienza" di Peter Weir, una commedia romantica che esplora dinamiche complesse tra due personaggi profondamente diversi. Il film racconta una relazione finta che si trasforma in qualcosa di intenso, scandita da momenti delicati e travolgenti. La critica riflette anche sulla poetica ricorrente del regista e sull’impatto emotivo della storia, valorizzando la performance di Depardieu e McDowell. Nonostante la semplicità della trama, il film resta un’esperienza coinvolgente e da riscoprire. Scopri la magia di Green Card di Peter Weir, un classico da non perdere!

 Lacrime. Per davvero. E voglia di alzarmi, davanti alla tivù, una volta tanto accesa, e applaudire.

 È vero solo che c'è una ragazza. Che cosa abbia dentro non si sa. Non si riesce a saperlo. Immaginarlo sì.

La recensione esprime un forte coinvolgimento emotivo per l'opera 'Giovanna D'Arco' di Verdi rappresentata al Teatro alla Scala nel 2015. L'autore enfatizza la modernità della regia, la performance emozionante di Anna Netrebko e l'interpretazione del giovane baritono. La scenografia e gli elementi simbolici contribuiscono a trasmettere una visione personale e intensa del personaggio di Giovanna. Un'esperienza lirica che commuove e sorprende, andando oltre la mera narrazione storica. Scopri l'emozione di Giovanna D'Arco con la vibrante interpretazione alla Scala!

 È un disco che è pervaso da un desiderio semplicissimo. Il desiderio di non essere solo.

 Ci sono dischi di cui è davvero difficile parlare... la musica è qualcosa che serve a catalizzare le nostre emozioni.

La recensione esplora l'album 'Wavelength' di Van Morrison pubblicato nel 1978, sottolineandone la differenza rispetto alle precedenti opere più criticate. Viene evidenziato il tema della solitudine e della voglia di condivisione e ballo. L'autore rivela come l'album, inizialmente sottovalutato, sia in realtà un lavoro intenso e sincero, capace di risvegliare emozioni profonde. Il disco viene visto come una testimonianza della vulnerabilità dell'artista e del suo desiderio di sentirsi vivo attraverso la musica. Ascolta Wavelength e lasciati coinvolgere dalle emozioni di Van Morrison.

 Niente dimensioni, niente massa, niente tempo. Solo emozione.

 Un disco che lo cerchi, ogni volta che vai in un negozio. E che non lo trovi mai.

La recensione riflette su una vecchia recensione di un album raro di Mama Bea Tekielski, un'artista polacca-italiana che canta in francese. L'autore rivive l'emozione di riscoprire quel disco irripetibile dopo anni di ricerca e difficoltà. Più che parlare della musica in sé, la recensione parla di emozioni e ricordi legati alla musica, mettendo in evidenza la dimensione intangibile e senza tempo dell'arte musicale. Scopri l'emozione di un disco unico e lasciati trasportare dalla sua storia.

 Maria - Amneris ricorderesti l’ultimo atto come una delle cose più belle che hai mai sentito.

 In un paese civile questo disco sarebbe vietato dalla legge. Troppo pericoloso.

La recensione esplora il profondo significato emotivo dell’opera Aida di Giuseppe Verdi, sottolineando la straordinaria interpretazione di Maria Callas nel ruolo di Amneris. L’autore riflette sull’umanità e la fragilità dei personaggi, ponendo Aida come figura centrale dei sentimenti e del sacrificio. Nonostante qualche nota critica, l’opera viene celebrata per la sua capacità di emozionare profondamente, anche a distanza di decenni. Ascolta Aida con Maria Callas e lasciati emozionare da questo capolavoro immortale.

 Lo chiamavano il re, e con ragione. È stato storia. Ha fatto la storia, l’ha creata, l’ha inventata.

 Riuscire in una cosa che nessun altro mai ci riuscirà: a farti sentire che lui è solo un ragazzo, da Memphis Tennessee, che canta la sua canzone.

La recensione riflette con ironia e distacco sul mito di Elvis Presley, osservandolo durante uno show a Las Vegas nel 1970. L'autore riconosce l'importanza storica di Elvis, pur ammettendo di non possedere suoi dischi e di non essere un fan accanito. Lo spettacolo è descritto come un'ostentazione teatrale e distante dal cambiamento musicale dell'epoca, ma con un fascino unico nel suo genere. Scopri il mito di Elvis e rivivi il suo indimenticabile show a Las Vegas!

 "Questo disco qua è una roba strana. Una di quelle robe strane che ogni tanto capitano."

 "Senti energia. Un’energia che poco prima non c’era. Un’energia che poco dopo sarà, diventerà anche lei uno standard."

La recensione esplora 'Conquistador!' di Cecil Taylor, riconosciuto pianista e poeta del free jazz. L'album è descritto come un equilibrio raro tra energia selvaggia e gentilezza, capace di comunicare qualcosa di nuovo pur mantenendo riferimenti al passato del genere. Con due lunghi pezzi liberi, il disco si distingue per la sua unicità e la capacità di trasmettere un'energia nuova e profonda. L'autore percepisce una fusione di rabbia e rispetto, un equilibrio instabile che rende l'ascolto un'esperienza irripetibile. Scopri l'energia unica del free jazz con 'Conquistador!' di Cecil Taylor.

 No, non sono i Blink 182. O forse sì. Io ancora non lo so.

 Si vergogni chi non ha il coraggio di ammettere quanto fosse un sogno, segreto e inconfessabile.

La recensione è una riflessione nostalgica e personale sull'album Quadrophenia dei The Who, intrecciata ai ricordi del film di Franco Roddam e alla cultura mod anni '60. L'autore racconta i suoi dubbi e impressioni, focalizzandosi su scene iconiche come la vespa e le bianche scogliere di Dover, e sul conflitto tra mod e rocker. Il testo evoca un'atmosfera malinconica più che una recensione tecnica, sottolineando il valore simbolico e culturale dell'opera. Scopri la potenza emotiva di Quadrophenia e lasciati trasportare nei mitici anni '60!