La primula rossa dell’underground giapponese, stento a crederci, lo metto in download prima che l’incantesimo svanisca.

 L’incubo all’improvviso interrotto dal ricordo di un’infanzia felice; ma sono solo attimi, poi il disagio prende nuovamente il sopravvento.

La recensione racconta la scoperta e l'esperienza con l'album live degli Ahousen, un gruppo giapponese underground di noise free jazz. La narrazione si intreccia con la storia personale dell'autore e del suo amico Paolo, enfatizzando il valore emozionale della musica e la difficoltà nel reperire il disco. La musica è descritta come intensa, con urla e improvvisazioni che mescolano folk e free jazz, creando un'atmosfera unica e coinvolgente. Scopri l'intensità di Ahousen e lasciati trasportare nel loro noise jazz unico!

 Una musica e un canto seducenti ma anche spettrali, come una novella Circe che ammalia Ulisse.

 Meglio così: un'artista a tutto tondo, incapace di compromessi che avrebbero potuto portarla al mainstream.

La recensione riflette un legame personale con l'album Pop-Eyes di Danielle Dax, un lavoro che unisce diversi generi musicali con arrangiamenti creativi e sonorità uniche. L'autore racconta il proprio primo approccio confuso, per poi apprezzarne la complessità e originalità. L'album è visto come un viaggio sonoro che ha ampliato gli orizzonti musicali dell'ascoltatore, valorizzando la natura indipendente e artistica di Dax. Ascolta Pop-Eyes di Danielle Dax e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico!

 Più che un disco direi un affronto, un cazzotto in faccia a quella società che vuole nascondere la propria merda sotto il tappeto.

 Ogni suono è primitivo, lacerato, sgradevole, impervio, un incubo infernale da camicia di forza.

L'album di debutto dei Missing Foundation, uscito nel 1987, è un'esperienza sonora intensa e caotica che riflette l'atmosfera anarchica del Lower East Side di New York. Con il loro stile primitivo e aggressivo, la band manifesta una critica feroce alla società repressiva e incarna il malessere giovanile attraverso sonorità industriali e punk. Il disco è più di un semplice lavoro musicale: è un manifesto politico e culturale che ha segnato la scena underground e ispirato nuovi gruppi come i Cop Shoot Cop. Ascolta il potente debutto dei Missing Foundation e scopri il lato oscuro della musica post-punk.

 Every time I take a crap, it’s a cosmic experience.

 Jello Biafra quando urla ossessivamente “Avoid everything” verso la fine della traccia 1, non si riferiva alla musica dei Lard.

Lard - The Power of Lard è un EP del 1988 che fonde punk e industrial con liriche dissacranti di Jello Biafra. La recensione evidenzia la varietà dei brani, dall'adrenalina pura dell'iniziale title track al rock'n'roll ironico di Hellfudge, fino all'ossessivo e inquietante Time to Melt. Un'opera divisiva ma carica di personalità, capace di lasciare un'impronta nel panorama alternativo. Ascolta Lard - The Power of Lard e scopri un cult dell'alternative punk-industrial!

 Il primo colpo gli Angkor Wat lo hanno sferrato eccome, nell’aprile del 1989, e il colpo è arrivato, dritto in faccia.

 Quando pensi di aver afferrato questo capolavoro per il collo ti mette al tappeto con 'Circus of Horrors/Civilized'.

La recensione celebra il primo album degli Angkor Wat come un colpo potente di adrenalina, capace di trascinare l'ascoltatore in un vortice di thrash, hardcore e grindcore senza tregua. L'autore racconta l'esperienza d'ascolto intrecciandola con atmosfere di tensione e ribellione. L'album viene definito un capolavoro della scena texana fine anni '80, intenso e indimenticabile. Scopri il vigore estremo degli Angkor Wat e immergiti in un classico thrash hardcore!

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