Confaloni

DeRango : 12,14 • DeEtà™ : 2076 giorni

 Come lei stessa grida, si tratta solo di un film e deve pur terminare (fulminante citazione metafilmica...).

 Una vicenda decisamente surreale, di impianto sarcastico ed irrazionale, attraversata da un’aria lieve da helzapoppin sessantottesco.

La recensione approfondisce 'Che?', uno dei film più atipici e sottovalutati di Roman Polanski. Ambientato in Costiera Amalfitana, racconta la storia surreale di Nancy, una turista coinvolta in situazioni grottesche e grottesche. Il film mescola teatro dell'assurdo e tematiche sessuali in un'atmosfera leggera e ironica, sostenuta dalla brillante performance di Sydne Rome. Nonostante la sua trama ermetica, 'Che?' sprigiona la magia del cinema polanskiano con originalità e tensione tra spazi aperti e chiusi. Scopri il lato surreale di Polanski con il film Che? e lasciati sorprendere!

 Allen non esiti a suggerire di non resettare ciò che è passato perché potrebbe rivelarsi una bussola preziosa per orientarci in un mondo sempre più caotico.

 Una sorta di vecchio saggio o, come a volte mi pare, una zia un po’ «agee» che, ricevendoci a casa per una tazza di tè pomeridiano, ci racconti dei bei tempi andati.

Rifkin’s Festival, l’ultimo film di Woody Allen, è un’indagine sulle crisi esistenziali di un uomo immerso nei dilemmi della vita e dell’amore. Ambientato al festival di San Sebastián, il film è impregnato di riferimenti al cinema classico europeo e accompagna il protagonista in sogni onirici e riflessioni. La fotografia in bianco e nero di Storaro valorizza la narrazione, anche se la pellicola mostra la diffidenza di Allen verso il nuovo e il cambiamento, mantenendo un tono nostalgico e contemplativo. Scopri il mondo nostalgico e riflessivo di Woody Allen in Rifkin’s Festival.

 Andate a vedere questo film sullo schermo più grande possibile.

 Fern conserva intatta una sua dignità che non la rende incline ad aggregarsi, bensì ad optare per restare il più possibile autonoma.

Nomadland di Chloe Zhao racconta la storia di Fern, una donna che affronta la dura realtà della vita nomade dopo la crisi economica americana. Il film mostra con delicatezza e forza umana le sfide, la dignità e la solitudine di chi vive ai margini dell'american dream. Magnificamente interpretato da Frances McDormand, è un’opera che invita a riflettere sulle contraddizioni sociali e sulla bellezza della natura. Un’esperienza da vedere sul grande schermo per apprezzarne appieno l’impatto visivo ed emotivo. Guarda Nomadland sul grande schermo e immergiti in una storia di forza e libertà.

 «Polanski, pervaso da un robusto pessimismo di fondo, continua a vedere la fibra resistente del Male destinato a prevalere per vie traverse sul Bene.»

 «Il film è certo un divertissement del regista che, sotto le sembianze di una fiaba, traccia una metafora sul potere che lega in un rapporto dialettico potenti e sottoposti.»

La recensione esamina 'The Fearless Vampire Killers' di Roman Polanski, un film del 1966 che mescola ironia e horror. Il film è un omaggio al filone vampirico britannico e offre una metafora sul potere. L'atmosfera è resa con maestria, tra ambienti olfattivi e personaggi ben caratterizzati. Nonostante le modifiche imposte dalla produzione MGM, rimane intatto lo spirito nero e pessimistico di Polanski. Scopri l'ironico capolavoro di Polanski e lasciati affascinare dai suoi vampiri!

 "La follia fa paura perché sapete che voi arrivate a voi stessi."

 "Il film è ancora oggi di grande impatto visivo e dimostra la carica visionaria di Polanski, tra espressionismo e cinema del brivido."

Repulsion di Roman Polanski è un thriller psicologico del 1965 che racconta la lenta discesa nella follia di Carole, una giovane donna asociale e androfoba. L'opera si distingue per uno stile espressionistico che trasforma la realtà in un incubo emotivo. Le tematiche tratteggiano un profondo disagio interiore e un pessimismo esistenziale, evolvendo in un dramma visivo ancora fortemente impattante. Catherine Deneuve offre una performance memorabile in questo classico intramontabile del cinema di paura. Scopri il capolavoro inquietante di Polanski e immergiti in un raro viaggio nella mente umana.

 “I film di Roger Corman, spesso considerati di serie B, sono invece autentici documenti artistici di un’intera epoca.”

 “Il viaggio lisergico non è garantito indolore se chi lo compie porta dentro traumi e paure inconsce.”

The Trip, diretto da Roger Corman con sceneggiatura di Jack Nicholson, è un cult psichedelico emblematico della fine degli anni '60. Racconta il viaggio lisergico di un pubblicitario in crisi tra visioni intense e riflessioni esistenziali. La pellicola riflette l’epoca della Summer of Love e la cultura dell’LSD, offrendo un’esperienza autentica e ancora attuale. La recensione ne sottolinea il valore artistico e il contesto storico-sociale. Scopri l'affascinante viaggio lisergico di The Trip, un cult imperdibile degli anni '60!

 "Un uomo è partito invano alla ricerca dell'America"

 "Ah no. Quello che voi rappresentate per loro è la libertà"

La recensione celebra Easy Rider come simbolo della controcultura degli anni '60 e riflette sulle tematiche di libertà e paura che la pellicola esplora. Attraverso ricordi personali e dialoghi chiave, evidenzia il valore storico e attuale del film. Un invito a riscoprire questa pietra miliare del cinema, capace di parlare ancora ai giovani di oggi. Il film resta un imprescindibile riferimento per comprendere una generazione e i suoi valori. Rivedi Easy Rider e scopri il fascino senza tempo della sua storia di libertà.

 Jim Morrison ci offre un’esibizione sognante, imprevedibile, dai tempi dilatati, pur risultando sentita da consumato show man.

 Un uomo ed un artista fin troppo scomodo e lucido, tanto avveduto da aver capito che l’utopia dei figli dei fiori non avrebbe scalfito l’establishment.

La recensione esalta l'importanza storica e artistica del concerto dei Doors all'Hollywood Bowl nel 1968, sottolineando l'eccezionale carisma di Jim Morrison e la qualità del gruppo. Viene evidenziata la fusione fra arte, musica e impegno politico dell'epoca, oltre all'atmosfera unica catturata dal documentario restaurato diretto da Ray Manzarek. Scopri l'icona Jim Morrison e vivi il mito dei Doors in questo storico concerto!

 Araca Azul è ancora oggi una luminosa dimostrazione di come sia possibile realizzare musica sperimentale senza annoiare l'ascoltatore.

 Lo stile compositivo dell'album risulta completamente avulso da qualsiasi intento melodico, richiedendo un ascolto attento.

La recensione esplora l'album 'Araca Azul' di Caetano Veloso, pubblicato nel 1972, evidenziando la sua natura sperimentale e il forte legame con il movimento tropicalista brasiliano. Pur avendo subito un flop commerciale, questo album rappresenta una tappa fondamentale della carriera di Veloso, grazie a un mix di samba, rock psichedelico e contaminazioni sonore originali che richiedono un ascolto attento e coinvolgente. L'opera si distingue per la sua complessità e per l'intensità culturale che ancora oggi affascina gli appassionati di musica alternativa. Ascolta Araca Azul e scopri il mondo sperimentale di Caetano Veloso!

 Purtroppo questa parte finale, di grande impatto filosofico, non viene resa dal regista Roddam.

 Chi come me ha amato tanto il disco Quadrophenia e il suo messaggio di fondo non si può ritenere tanto soddisfatto.

La recensione riflette sul film 'Quadrophenia' di Franc Roddam, basato sull’omonima rock opera degli Who. Pur apprezzando la cura nei dettagli e la performance di Sting, l'autore evidenzia un divario tra la profondità filosofica e musicale dell'album e la rappresentazione cinematografica, ritenuta meno coinvolgente. Il film si concentra sulla lotta sociale e la crisi del giovane mod Jimmy, ma manca della carica spirituale presente nell'opera originale. Scopri se il film Quadrophenia rende giustizia al leggendario album degli Who!

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