"Requiem For A Dream, il funerale di un sogno, quello americano, mai così portato alle sue più amare dure e violente conclusioni."

 "Il film scandaglia ancora più a fondo l’animo umano, rivelando cosa tutti, in fondo, saremmo capaci di fare per ottenere anche solo un brandello del sogno più ardente."

Requiem for a Dream, secondo film di Darren Aronofsky, esplora il lato oscuro del sogno americano attraverso le vite distrutte da diverse dipendenze. Il film intreccia quattro personaggi le cui speranze si infrangono in modo violento e drammatico. Eccelle per il montaggio innovativo e uno stile vicino al videoclip. Una rappresentazione cruda ma necessaria della realtà, lontana dalle semplici tematiche di altri film sulla droga. Scopri cosa si nasconde dietro il sogno americano con Requiem for a Dream!

 Le chitarre liquide bagnano l'ascoltatore e lo circondano, sferzandolo più e più volte con bordate elettriche e massicci muri elettrici.

 Si percepisce qui un senso di sofferenza legata alla nostalgia di qualcosa non ben precisato, viene quasi da rincantucciarsi e raggomitolarsi in sé stessi.

La recensione celebra 'Am Universum' come un album dall'atmosfera profonda e complessa, che richiama i Pink Floyd attraverso sonorità psichedeliche e rock progressivo. Pur non raggiungendo i picchi di 'Tuonela', l'opera si distingue per arrangiamenti ricchi, parti vocali espressive e momenti intensi come 'Shatters Within' e 'Veil Of Sin'. Un disco capace di sorprendere e coinvolgere gli ascoltatori più attenti. Ascolta Am Universum per un viaggio tra rock progressivo e atmosfere malinconiche.

 Potrei chiudere qui e il disco sembrerebbe un clone di tanti altri sul mercato. Eppure ha qualcosa...

 Mi sento tranquillo nel dare un buon 7- a questo gruppo dalle ottime potenzialità.

La recensione analizza Hard As Iron dei Heimdall, evidenziando la qualità tecnica e le atmosfere fredde del loro epic metal. L'autore, non esperto del genere, apprezza soprattutto la prima parte dell'album per la sua originalità e intensità, mentre rileva una ripetitività nelle tracce finali. Viene lodata la voce potente del cantante e l'abilità della band, con un voto complessivo positivo di stima. Scopri l'epic metal dei Heimdall e lasciati conquistare dalle atmosfere nordiche!

 Incredibile quanto un gruppo possa cambiare, evolversi e (re)inventarsi da un album a un altro.

 Il disco purtroppo però è composto anche di canzoni che più “teen” non si può.

Il debutto dei Matchbook Romance, Stories and Alibis, mostra un gruppo in fase di definizione con canzoni emo-punk orecchiabili ma a tratti troppo adolescenziali. Brani come la title-track, My Eyes Burn e The Greatest Fall si distinguono per intensità e creatività, mentre altre tracce risultano meno convincenti. La recensione invita a considerare il secondo album Voices come una crescita artistica più convincente. Nel complesso, un album discreto, perfetto per chi apprezza il genere, ma non per tutti. Scopri l’evoluzione rock dei Matchbook Romance ascoltando Stories and Alibis e Voices!

 L'amalgama suona perfetta, ogni pezzo va al suo posto e contribuisce a creare un'atmosfera decadente e malata che tanto si appoggia anche ad un certo romanticismo in arte e letteratura.

 Un ottimo debutto quindi, avanti così.

La recensione analizza il debutto del 2003 dei Draconian, Where Lovers Mourn, evidenziando la maestria nell'unire elementi classici del doom e gothic metal con atmosfere malinconiche e romantiche. Pur riconoscendo qualche momento meno ispirato, l'album viene lodato per la perfetta amalgama di voci femminili angeliche e growl maschili, i cambi di tempo e l'uso di archi. Tracce come The Cry Of Silence e A Slumber Did My Spirit Seal sono considerate particolarmente riuscite, segnando un ottimo inizio per la band svedese. Scopri l'intensità e il romanticismo del doom metal con Where Lovers Mourn di Draconian!

 L'album scivola sulla pelle senza lasciare traccia sulle pieghe del cuore.

 Un gothic rock che presenta caratteristiche ormai canoniche, senza quel quid in più che li può far uscire dalla massa.

L'album Traumaworld dei Zeraphine si posiziona nel panorama gothic rock con stilemi consolidati ma senza innovazioni rilevanti. Le tracce scorrono fluide ma non lasciano un'impressione duratura. Qualche brano come "Light Your Stars" e la cover di Depeche Mode si distinguono, ma in generale il disco fatica a trasmettere emozioni forti. Rispetto a band simili come i Lacrimas Profundere, Zeraphine suona più convenzionale e meno incisiva. Una prova sufficiente ma non memorabile. Scopri la recensione completa di Traumaworld e valuta tu stesso il gothic rock di Zeraphine.

 "Il difetto più grosso di questo disco è l’assoluta mancanza di originalità e la pressante piattezza dell’aura gothic."

 "Per quanto mi riguarda, prenderà parecchia polvere sulla mia mensola."

L'album di debutto degli Angel Blake, nato dalle ceneri dei The Crown, tenta il gothic metal con solide esecuzioni ma manca di personalità e originalità. Pur con momenti apprezzabili e una cover convincente di "Paint It Black", l'album risulta piatto e poco coinvolgente. Una buona occasione sprecata che delude le aspettative basate sulla reputazione dei musicisti. Scopri se Angel Blake fa per te: leggi la recensione completa ora!

 "La traccia è un tenero viaggio che ognuno di noi dovrebbe intraprendere, una passeggiata attraverso mondi illuminati dalla luce di pallide candele e dominati dalla lucentezza lontana e inarrivabile di stelle blu."

 "Il gruppo non è una semplice imitazione di gruppi come gli Anathema, ma ha una propria, forte e viva personalità che va apprezzata e sostenuta."

La recensione esalta l'album 'Words Are Not What They Seem' degli Autumnblaze come una riuscita miscela di gothic rock atmosferico e dark rock. Il lavoro si distingue per la voce calda di Markus, le emozioni intense e l'ispirazione visibile verso gli Anathema e l'universo di Twin Peaks. Nonostante qualche caduta, il disco mantiene un alto livello e mostra una forte personalità e originalità. Le tracce più importanti, come 'Where Is My Soul' e la cover 'Falling', emergono per qualità e intensità. Ascolta 'Words Are Not What They Seem' per un viaggio emotivo nel gothic rock.

 "Signore e signori, alzi la mano che non si ricorda di 'Spaceman'!"

 "La ballata 'Is Your Soul For Sale' è il pezzo forte del disco assieme a 'Spaceman'."

La recensione rievoca la nostalgia per l'album 'The Boy With the X-Ray Eyes' di Babylon Zoo, mettendo in luce la hit 'Spaceman' e alcune tracce meritevoli. Nonostante il fascino di alcune atmosfere e la voce di Jas Mann, il disco è giudicato nel complesso mediocre, con temi ricorrenti di misticismo e critica sociale. Chi è curioso può comunque trovare spunti interessanti, soprattutto nella prima metà dell'album. Riscopri Babylon Zoo e lasciati sorprendere dalle atmosfere di 'The Boy With the X-Ray Eyes'.

 Il disco è un concentrato di atmosfere decadenti e malinconiche, intrise di rassegnazione e rabbia piegata molto spesso al volere del destino.

 Se il sonno della ragione genera mostri di questo tipo, ben venga 'Sleep Of Reason', ottimo lavoro di questa band australiana da tenere sicuramente d'occhio.

La recensione celebra 'Sleep of Reason', il secondo album dei The Eternal, come una sorprendente commistione di gothic e doom metal. L'album è apprezzato per le sue atmosfere decadenti e malinconiche, la voce profonda e le melodie mai banali. Ogni traccia offre un'esperienza emotiva unica mantenendo una forte identità sonora. Consigliato sia ai fan del genere che a chi cerca un ascolto emozionante e ricco di sfumature. Ascolta 'Sleep of Reason' per un viaggio emozionale nel gothic doom australiano.

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