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DeRango : 0,17 • DeEtà™ : 7226 giorni

 L'album che mi ricorda che l'adolescenza è finita e non ci saranno più vacanze, che non ci sarà più estate.

 Jack licenziano un'opera decadente e misteriosa allo stesso tempo.

La recensione celebra l'album 'Pioneer Soundtracks' di Jack come un'opera malinconica e decadente che incarna il passaggio dall'adolescenza all'età adulta. Pur criticando alcuni elementi vocali e musicali, sottolinea la qualità degli arrangiamenti orchestrali e l'importanza sentimentale dell'album. L'edizione del 10° anniversario include versioni rare e live, valorizzando ulteriormente quest'opera poco conosciuta in Italia. Consigliato a chi cerca un ascolto profondo e intenso. Scopri e immergiti nell'atmosfera unica di Jack con questo album imperdibile!

 Il mondo dei Moose è lontano da quà. Nella sua confusione sarà ciò che di più puro s’è visto nella musica pop!

 Un capolavoro di 3/4 d’ora che è molto di più di Art-pop o Avant-pop.

La recensione racconta l'emozionante scoperta e l'acquisto online dell'album 'Live A Little Love A Lot' dei Moose, un gruppo inglese anni '90 poco noto. L'autore celebra la ricchezza sonora e visiva dell'opera, esaltando i suoni raffinati e l'estetica colorata che ne fanno un capolavoro pop che incanta e sorprende. Pur riconoscendo la difficoltà a trovare dischi simili e il prezzo elevato, emerge un senso di appagamento e passione per la musica rara e autentica. Scopri la magia nascosta di Moose con 'Live A Little Love A Lot' e lasciati sorprendere!

 "I Manics cancellano 'Lifeblood' e 'Know Your Enemy' dalla loro discografia e si divertono a riscoprire ciò che avevano fatto prima."

 "'Your love is not enough' risulta una grande canzone pop che ricorda l’atmosfera di 'This is my truth, Tell me yours' (1998)."

La recensione evidenzia il forte ritorno ai suoni rock degli anni '90 dei Manic Street Preachers con 'Send Away The Tigers', un album energico e ben strutturato che supera la delusione del precedente 'Lifeblood'. L'autore apprezza il mix tra melodie rock e orchestrazioni, pur riconoscendo qualche passo falso. La collaborazione con Nina dei Cardigans è interessante, anche se la voce di Nicky Wire risulta a tratti fuori luogo. La ghost track con la cover di 'Working Class Hero' aggiunge un tocco speciale. Ascolta Send Away The Tigers e riscopri il vero sound dei Manic Street Preachers!

 ‘Candylion’ è qualcosa che non ti annoia mai, che scivola via in fretta e che fa sorridere chiunque abbia passato una giornata di merda.

 ‘Skylon!’ è bellissima e dà l’impressione di un lungo viaggio, ma a lungo andare diventa pesante e ripetitiva.

La recensione elogia l'album Candylion di Gruff Rhys, già noto per i Super Furry Animals, per la sua fusione raffinata di folk, pop e influenze jazz. Le canzoni brevi e melodiche si caratterizzano per un’atmosfera rasserenante e ricca di sperimentazioni. Solo due tracce finali risultano meno equilibrate, ma complessivamente l’ascolto è piacevole e consigliato agli appassionati del genere e della scena gallese. Ascolta Candylion e lasciati avvolgere dalla creatività di Gruff Rhys!

 La qualità che aveva questo gruppo è stata letteralmente buttata.

 Mobilehome risulta lungo, pomposo poco articolato, statico e stonato nel contesto.

La recensione esprime forte delusione per Mobilehome, il secondo album dei Longpigs, che abbandona l'energia indie-rock travolgente del debutto. La voce di Crispian Hunt appare meno efficace, mentre gli arrangiamenti elettronici risultano pesanti e poco adatti. Solo pochi brani emergono parzialmente, ma nel complesso l'album è un passo falso che segna la fine del gruppo. Scopri le radici e la caduta dei Longpigs con la nostra recensione completa.

 I Moose creano un suono abbastanza freddo ma penetrante, una voce baritonale talmente da sembrare gelida.

 Se mai riuscirete a trovare quest’EP, qualche altro loro album o qualche canzone, provate e non ve ne pentirete.

La recensione approfondisce l'EP 'Sonny Of Sam' dei Moose, un lavoro shoegaze/pop-rock dagli anni '90 caratterizzato da sonorità fredde e voci baritonali. Nonostante alcune ripetizioni, alcuni brani si distinguono per la loro originalità e atmosfera sognante. La band, poco conosciuta, ha influenzato artisti successivi e merita attenzione. Il disco è difficile da trovare, ma consigliato agli appassionati del genere. Scopri l'EP Sonny Of Sam dei Moose e immergiti nelle sonorità shoegaze anni '90!

 I Clap Your Hands Say Yeah hanno osato e a mio modo di vedere questa scelta è premiata per il coraggio di non fare un album fotocopia al precedente.

 Le canzoni di Some Loud Thunder sembrano ritagliate, scomposte, piegate, accartocciate e messe assieme di nuovo, creando così un 'art attack' diabolico interessante affascinante e sinistro.

La recensione evidenzia la svolta netta di Clap Your Hands Say Yeah con Some Loud Thunder, un album più oscuro e sperimentale rispetto al precedente. La band abbandona le melodie orecchiabili per creare atmosfere più intense e complesse, apprezzabili a chi ama l'innovazione e i suoni meno convenzionali. L'autore premia il coraggio del gruppo nell'evitare un semplice seguito, riconoscendo l’album come un lavoro affascinante e profondo. È un disco che richiede attenzione e voglia di osare, lontano dalle mode del momento. Scopri l'audace evoluzione di Clap Your Hands Say Yeah con Some Loud Thunder!

 È un album ben suonato, ben registrato ma troppo scarno. A volte si trovano dei buchi neri.

 Non ho comprato l’album, alla fine ho scelto 'The Red Thread' degli Arab Strap, vero capolavoro!

La recensione analizza l'album omonimo di The Good, The Bad and The Queen, supergruppo guidato da Damon Albarn. Pur riconoscendo la qualità tecnica e alcune tracce godibili, l'autore lamenta la scarsa incisività e la mancanza di virtuosismi. L'attesa generata dai nomi coinvolti non si traduce in un capolavoro, e l'album risulta più scarno e acustico del previsto. Confronti e riflessioni personali completano il quadro senza entusiasmi e senza bocciature totali. Scopri il disco e forma la tua opinione su questo supergruppo inglese.

 "The Drunkk Machine... una canzone bella, particolarmente affascinante, crepuscolare."

 "Se non vi è piaciuto The Eraser, lasciate perdere! Poi se vi trovate in Giappone, perché no… ACCATTATAVILL’!!!"

Spitting Feathers è una raccolta di B-side di Thom Yorke pubblicata solo in Giappone, che ripropone la musica elettronica di The Eraser con alcune tracce affascinanti ma anche passi falsi. L'EP è consigliato soprattutto ai fan più accaniti o ai curiosi, mentre il remix lungo risulta noioso. La recensione sottolinea il desiderio di rivedere Yorke impegnato con i Radiohead piuttosto che in progetti solisti. Scopri Spitting Feathers, l'EP imperdibile per fan di Thom Yorke!

 Delicatessen... un capolavoro della musica anni 90 ingiustamente mai reso celebre.

 Skin Touching Water finisce lasciandoci la consapevolezza di averci cambiato, di averci dato veramente tanto.

La recensione riscopre 'Skin Touching Water', l'album d'esordio dei Delicatessen, band inglese di Leicester. Descritto come un capolavoro shoegaze e psych-britpop, il disco unisce atmosfere cupe e melodie uniche, distinguendosi nella scena anni '90. L'analisi approfondita sottolinea l'originalità e la qualità sonora del lavoro, invitando gli appassionati a non perdere questo gioiello musicale. Ascolta subito 'Skin Touching Water' e lasciati conquistare dal suo sound unico!

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