"Wrong Meeting è l’esempio lampante di quanto il loro rock inquinato si sposi perfettamente con qualsiasi intuizione o soluzione possibile."

 "Pezzacci ballabilissimi che ti si appiccicano addosso già al primo ascolto."

La recensione evidenzia il carattere oscuro e contaminato di 'Wrong Meeting', l’album dei Two Lone Swordsmen. Il disco mixa rock sporco, punk'n'roll ed elettronica ispirata agli anni '80, con riferimenti ai New Order e Iggy Pop. Il lavoro si distingue per la varietà e la capacità di unire generi, con pezzi ballabili e tonalità notturne. Nonostante qualche lontana eco dei lavori precedenti, l’album emerge con una propria anima luminosa e originale. Ascolta 'Wrong Meeting' per un viaggio tra rock, dark-wave e elettronica vintage!

 I fratelli Reid indossano l'abito più rock’n’roll e lo fanno con una sfrontatezza ribelle che cattura occhi ed orecchie.

 Non ti lasciano il tempo di riprendere fiato con quei riff appiccicosi, quelle melodie vischiose e quei toni maledettamente sediziosi.

La recensione cattura l'essenza di 'Automatic', il quarto album dei Jesus And Mary Chain, evidenziandone il sound grezzo e intenso. I brani sono descritti come carichi di riff appiccicosi, atmosfere fumose e vibrazioni notturne che sintetizzano ribellione e malinconia. L'autore traccia un percorso emotivo e sensoriale, tra alcool, sigarette e scene urbane, coinvolgendo il lettore in un viaggio intenso. L'opera è definita un concentrato di rock'n'roll vivo e malato, capace di emozionare e stordire. Scopri l'intensità rock di 'Automatic' e lasciati avvolgere dalle sue atmosfere uniche!

 Il violentatore del suono. Il terrorista dell'Ebm. La testa malata dell'Industrial fiammingo più cupo.

 Un viaggio quello di Suicide Commando nell'underground più viscerale a velocità raddoppiata e sempre con un piede sull'accelleratore.

La recensione celebra Suicide Commando e Johan Van Roy come figure chiave della scena Industrial-Ebm belga. L'antologia del 2002 raccoglie quindici anni di musica potente e oscura, con brani emblematici che spaziano tra atmosfere cupe e ritmi intensamente ballabili. Il doppio disco è descritto come un viaggio tra paura e follia, capace di conquistare fan old school e nuovi estimatori. Ascolta l'antologia di Suicide Commando e immergiti nel cuore oscuro dell'EBM belga!

 Un disco inutilmente pretenzioso e plasticamente vuoto come il suo nuovo look da copertina: troppo patinato.

 Non ce ne volere Gwen ma questa volta non ci hai trascinato troppo, il tuo lato più aggressivo sexy e spiritoso non è emerso al meglio.

La critica evidenzia come The Sweet Escape, il secondo album di Gwen Stefani, sia una deludente replica del precedente L.A.M.B., troppo zuccherato e privo di coesione. Nonostante collaborazioni importanti, il disco appare pretenzioso e poco convincente. Le tracce più dance funzionano poco, mentre le ballads risultano fastidiose e noiose. La recensione suggerisce che l'artista non sia riuscita a valorizzare il suo lato più energico e originale, lasciando l'ascoltatore insoddisfatto. Scopri la recensione completa e scopri se The Sweet Escape fa per te!

 Joan Wasser lo dipinge e lo canta così bene questo suo esordio da farti venire voglia di immergerci le mani e di colorartici il viso.

 Autentico, onesto, delicato. Quasi sussurrato nel suo soul più intimo e profondo si snoda in 10 languide canzoni morbide e toccanti.

La recensione celebra l'esordio di Joan As Police Woman con l'album 'Real Life', un'opera intima e delicata dove la musica diventa veicolo di emozioni sincere. Il disco unisce soul, pop e arrangiamenti raffinati, raccontando storie personali di amore, perdita e crescita. Le collaborazioni con artisti come Antony Hegarty arricchiscono il lavoro, che si distingue per una voce unica e uno stile elegante e autentico. L'album cattura l'ascoltatore con la sua sincerità e profondità emotiva. Scopri l’eleganza emotiva di Joan As Police Woman con Real Life!

 E ad un certo punto la musica cambia. Quello che c’è alle spalle dei Jesus And Mary Chain si trasforma, muta, si plasma e ti si incolla addosso come miele colato e diventa Darklands.

 Ogni parola pesa dentro Darklands, ogni melodia incanta, ogni sospiro ti bussa dentro e ti bagna le ciglia di lacrime luccicanti.

Darklands dei Jesus And Mary Chain rappresenta un cambio stilistico profondo rispetto a Psychocandy, con atmosfere dolci e malinconiche. L'album del 1987 è un viaggio introspettivo di 35 minuti fatto di riverberi delicati, melodie pregiate e testi poetici. Le tracce, dalla title-track a 'April Skies', evocano emozioni di speranza e disillusione, perfette per chi ama immergersi in suoni e parole cariche di sentimento. Un capolavoro nascosto lontano dal mainstream, ma denso di grazia pop e triste bellezza. Ascolta Darklands e lasciati trasportare dalla sua malinconica bellezza.

 E' un disco nel lettore che gira e riscalda con il suo avvolgente groove.

 Canta e suona con così tanta naturalezza e spontaneità che sembra quasi aver fatto solo questo nella sua vita.

La recensione celebra 'Once Again', il secondo album di John Legend, evidenziandone l'atmosfera calda e avvolgente ideale per le fredde serate invernali. Le tracce come 'Save Room' e 'Show Me' vengono lodate per la loro delicatezza e coinvolgimento emotivo. Nonostante qualche brano meno convincente, l'album colpisce per la naturalezza e l'equilibrio dello stile di Legend, il cui soul-pop richiama le melodie classiche della Motown. Ascolta 'Once Again' di John Legend e scalda le tue fredde serate invernali con il suo suono avvolgente!

 Pickett è stato uno fra i più grandi soulman dei sixties a stelle e strisce.

 Hey Jude è un album caldo, positivo e pulsante, un canto all’amore come sentimento, fisicità e piacere.

La recensione celebra l'album 'Hey Jude' di Wilson Pickett come una vibrante espressione di passione e anima soul. Attraverso la sua voce incisiva e ruvida, Pickett trasforma ogni brano in una carica emotiva, includendo cover celebri e pezzi originali. L'album spazia dal piacere carnale alla struggente nostalgia, confermando Pickett come una leggenda dell'R&B degli anni '60. Ascolta Hey Jude di Wilson Pickett e lasciati trasportare dall'anima del soul!

 Una caduta libera nelle viscere della terra.

 È un ballo disumano, catartico dove gli schemi ritmici e le chitarre graffianti non danno tregua.

L'album 'Hosannas From The Basement Of Hell' dei Killing Joke è una discesa intensa e oscura nel rock industriale, guidata dalla voce carismatica di Jaz Coleman. Nove tracce cariche di energia primordiale, ritmi ossessivi e atmosfere apocalittiche segnano un viaggio musicale che spaventa e affascina. Registrato in uno scantinato di Praga, l'album cattura un senso di caos controllato con influenze elettroniche e tribal. Scopri l'intensità oscura di Killing Joke con questo album imperdibile.

 Immaginate 40.000 persone che inneggiano al loro Gesù personale e che allungano la mano per toccare la loro fede... lei è lì davanti ai loro occhi e balla e canta... straordinario!!

 Il tempo e l'aria si fermano, rimango sospesa, stupita, fluttuante e incantata da queste note meravigliose.

La recensione racconta l'intensa esperienza vissuta al concerto dei Depeche Mode allo Stadio Olimpico di Roma nel 2006. Dai brividi dell'attesa all'energia della performance, passando per la scenografia firmata Anton Corbijn e le magiche atmosfere create dalla band. Un evento unico, dove il pubblico di 40.000 persone si è unito in un grande coro per rivivere le hit storiche e quelle più recenti, in un mix di nostalgia e anima vibrante. Rivivi la magia del concerto Depeche Mode a Roma, scopri tutti i dettagli qui!

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