La loro musica strumentale non lascia scampo: i momenti di leggerezza sono pochi ma ben bilanciati.

 I Pelican hanno la grande capacità di riuscire con semplicità a trasportarti in posti lontani, siano essi i mari più profondi o le ruggenti bocche di vulcani in eruzione.

City of Echoes dei Pelican è un album di metal strumentale che vira verso lo sludge con influenze thrash e post rock. Pur non essendo un capolavoro, offre riff potenti e una pulizia sonora che valorizza ogni dettaglio. L'album è meno sperimentale rispetto ai precedenti lavori, risultando più diretto ma comunque coinvolgente. Alcuni brani si distinguono per atmosfere particolari e diversificate. Ascolta City of Echoes e immergiti nell'oscuro mondo sonoro dei Pelican!

 Hyperion non regge il confronto con gli altri due.

 Quell'album è comunque da considerare per l'importanza che ha avuto per il sound stesso della band.

Hyperion, terzo album dei Manticora, delude rispetto ai precedenti lavori. Nonostante alcune sperimentazioni nel sound, la qualità generale e la voce monocorde di Lars Larsen non convincono. Il concept tratto da Dan Simmons appare difficile da integrare, mentre solo alcune tracce emergono. Un passo falso che segna un momento di stallo nella produzione della band. Scopri perché Hyperion è il disco più discusso dei Manticora!

 «Non siamo davanti ad uno di quei gruppi troppo depressivi, che si avvinghiano su loro stessi.»

 «La conclusiva 'Float' dal ritmo asfissiante e con una voce finalmente adatta a decantare ciò che gli strumenti 'scrivono'.»

Mirrorsoil dei Mirror Of Deception è un album doom metal che esplora temi esistenziali con uno stile derivativo ma personale. Pur privo di grandi innovazioni, il lavoro si distingue grazie ad un suono caratteristico, specialmente nelle prime tracce. La seconda parte appare più confusa e poco efficace, ma la chiusura è convincente. Un disco onesto, adatto sia ai fan del genere che agli ascoltatori meno esperti, che emerge nel panorama metal europeo senza stravolgerlo. Scopri Mirrorsoil, un viaggio nel doom metal tedesco autentico e intenso.

 Da sempre definito il loro capolavoro dai membri stessi della band, ma non dalla critica.

 Un lavoro davvero notevole che merita sicuramente un ascolto.

The Curse degli Omen è un album classico dell'epic heavy metal, considerato capolavoro dalla band ma poco noto al grande pubblico. La voce particolare di J.D. Kimball e i riff aggressivi di Kenny Powell caratterizzano un disco di grande valore tecnico ed emotivo. Il lavoro merita attenzione per la sua qualità e per il riconoscimento di una band sottovalutata dalla scena metal. Ascolta The Curse degli Omen e riscopri un capolavoro epico del metal!

 Il vero elemento interessante di Broken è la violenza in se, pugni nello stomaco che sottolineano la brutalità dell’horror.

 Finalmente un horror degno, dopo innumerevoli episodi di assoluta pochezza.

Broken è un horror inglese dal basso budget che si distingue per la sua violenza intensa e il gioco psicologico tra i due protagonisti. Pur mostrando momenti di stanca dovuti alla sceneggiatura minimalista, il film offre una visione cruda e sorprendente del genere. Il finale aggiunge tensione emotiva, elevando l'opera nel panorama europeo. Un horror che riscatta il genere lontano dal filone americano più commerciale. Scopri Broken, un horror europeo che ti sorprende con violenza e tensione psicologica.

 Per i Dawn of Winter il doom non è soltanto il genere musicale da suonare, ma anche e soprattutto uno stile di vita.

 The peaceful dead rappresenta in questo senso il climax ascendente del disco, riuscendo a generare un'aura di oscurità che perdura anche dopo la sua fine.

The Peaceful Dead dei Dawn Of Winter è un disco di doom metal classico, ricco di atmosfere cupe e riff potenti. Pur senza novità rivoluzionarie, mostra grande abilità musicale e rispetto per le radici del genere. Le tracce più lunghe, come la titletrack, sono un viaggio nell'oscurità e nell'emozione esistenziale del doom. Il disco emerge come un lavoro maturo e potente nel panorama metal. Scopri l'intensità del doom metal classico con The Peaceful Dead di Dawn Of Winter.

 Se volete due ore di cinema senza pretese, Maverick è quello che fa per voi.

 Una commedia tralasciabile, con alcuni spunti interessanti. Nulla per cui essere ricordata.

Maverick è una commedia western del 1994 diretta da Richard Donner con Mel Gibson e Jodie Foster. Racconta la ricerca di un giovane pokerista per partecipare a un torneo. La pellicola è leggera e divertente, ma soffre di una sceneggiatura debole che richiede agli attori di colmare alcune lacune. Un film senza messaggi profondi, piacevole ma non memorabile. Scopri se Maverick è il western comico che fa per te!

 Le sei tracce, tralasciando la strumentale e bellissima "The last hope", sono dei veri e proprio album a parte.

 Il secondo lavoro della band toscana rappresenta un vero e proprio must per chi ama il genere.

La recensione celebra 'The Etruscan Prophecy' dei Dark Quarterer come un capolavoro del metal epico italiano degli anni '80. L'album è caratterizzato da tracce lunghe, complesse e altamente evocative, con una produzione grezza che valorizza il fascino vintage. Interessante l'analisi delle singole canzoni e l'apprezzamento per la voce di Gianni Nepi. La ristampa con bonus track aggiunge valore a un disco da riscoprire. Ascolta ora 'The Etruscan Prophecy' e immergiti nell’epic metal italiano degli anni '80!

 Atlantis rising è l’apripista della loro "nuova carriera", quella più "thrasher" e meno epic.

 La band di Wichita è comunque consapevole che nel cantare storie di questo genere nell’heavy metal è ancora quella che ci riesce meglio.

Atlantis Rising dei Manilla Road è un concept album heavy metal dedicato alla leggenda di Atlantide. Pur segnato da problemi di registrazione e cambi di line-up, il disco mostra la capacità della band di mantenere viva la narrativa epica, pur con un sound più grezzo e meno ispirato del passato. Le tracce più evocative richiamano il vecchio stile della band, mentre l’album segna l’inizio di una fase più thrash. Scopri il potente concept metal di Manilla Road con Atlantis Rising!

 Legend of the shadowking rappresenta il loro lavoro peggiore.

 Forse ai Freedom Call è finita la voglia di rappresentare qualcosa di nuovo e fresco nel panorama metal europeo.

Il sesto album dei Freedom Call, Legend Of The Shadowking, delude la maggior parte dei fan per la mancanza di originalità e freschezza musicale. Nonostante alcuni brani interessanti e un concept ispirato a Ludovico II di Bavaria, l'album appare come un riciclo delle sonorità passate. L'uscita del bassista originale contribuisce al passo falso, rendendo il disco il peggiore della band finora. Scopri cosa rende Legend Of The Shadowking un album controverso nel power metal!

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