pier_paolo_farina

DeRango : 8,88 • DeEtà™ : 6907 giorni

 Un rock ondivago e moderatamente psichedelico, senza il minimo timore di indugiare in lunghi preamboli.

 Amo visceralmente la voce di questo cantante, il buon Chris da Atlanta, Georgia.

La recensione analizza l'album 'Anyway You Love, We Know How You Feel' della Chris Robinson Brotherhood, sottolineando l'influenza psichedelica e rurale del gruppo e il contributo essenziale di Neal Casal. Pur non raggiungendo i livelli del debutto, l'album mostra la voce intensa di Chris Robinson e un suono rilassato e curato. L'opera si presenta come un elegante tributo al passato e una conferma della maturità musicale del gruppo. Ascolta ora 'Anyway You Love, We Know How You Feel' e immergiti nel rock psichedelico di Chris Robinson Brotherhood!

 Se Lennon e McCartney non avessero divorziato nel 1971... sarebbe venuta fuori la musica dei Cheap Trick.

 E' bello sentirli ancora così in tiro, bombardoni, semplici ma intelligenti, anzianotti ma vigorosi.

La recensione analizza l'album del 2016 dei Cheap Trick, sottolineando la loro capacità di mantenere energia e vigore nonostante gli anni. Pur senza colpi di genio, l'album si distingue per la qualità esecutiva, la voce potente di Zander e l'ottimo lavoro strumentale. Con una miscela di rock classico e sfumature hard, il disco conferma la band ancora viva e rilevante. Alcuni brani emergono per intensità e qualità, mentre pochi risultano meno incisivi. Scopri l'energia dei Cheap Trick con questo imperdibile album rock!

 Il trio dei Taste era già in agonia a quel punto: i soliti scazzi con bassista e batterista che volevano essere considerati artisticamente ed economicamente alla pari del leader.

 Un mondo fatto di voce e chitarra fieramente nudi e crudi senza compromessi, sempre autentici, ruspanti, leali, franchi, onesti, semplici.

La recensione esplora il primo album live dei Taste guidati da Rory Gallagher, sottolineando l’autenticità e la passione del chitarrista irlandese. Nonostante la competizione con l’album successivo, questo lavoro rappresenta un documento prezioso di un’epoca e di una dimensione musicale unica. La recensione evidenzia anche le tensioni di band e la forza della musica nuda e cruda di Gallagher. Il rapporto personale dell’autore con la copertina chiude con un tocco nostalgico e umano. Ascolta ora Taste Live Taste per immergerti nel vero rock blues di Rory Gallagher!

 Il leader ha spersonalizzato le caratteristiche peculiari, facendo arretrare la band a mera realtà di rhythm&blues “moderno”, tematicamente modesto.

 Un mesto finale per questa band così centrata, peculiare, tenera, riconoscibile all’istante ai bei tempi… Amen! (in latino).

L'album 'Slow Motion' dei Supertramp segna la conclusione della loro carriera con un lavoro professionale ma privo di gran personalità. Le tracce lente e l'influenza del leader Rick Davies orientata al rhythm & blues moderno penalizzano la riconoscibilità storica della band. Alcuni brani mostrano momenti di interesse, ma generalmente l'album risulta prevedibile e poco memorabile. I concerti degli ultimi anni avevano offerto maggiore ricchezza orchestrale. Un addio che lascia un senso di mestizia e nostalgia. Scopri se l'ultimo capitolo dei Supertramp è all'altezza delle aspettative!

 Davies prende qui ad essere una specie di Ray Charles dei poveri, bravo e appassionato quanto superfluo.

 Se solo fosse il disco di una nuova formazione di jazz blues classico statunitense, meriterebbe quattro stelle.

L'album del 1997 segna una svolta jazz blues per i Supertramp, guidati da Rick Davies e nuovi musicisti come Carl Verheyen. Se da un lato la produzione è curata e le esecuzioni precise, manca la distintiva originalità e vivacità che li ha resi celebri. La musica si fa più standardizzata e meno memorabile, perdendo l'identità del gruppo. Note di rilievo ci sono, ma l'album sembra più un lavoro di jazz blues classico che il ritorno alla grandezza del passato. Scopri il lato jazz blues dei Supertramp nel loro album del 1997 e approfondisci la loro evoluzione musicale.

 Meglio non starci troppo sopra a lambiccare.

 Il mio giudizio è quello del profondo estimatore, ma non del delirante adoratore per partito preso.

La recensione di 'Free as a Bird' evidenzia un album gradevole ma poco ispirato rispetto agli standard d'oro dei Supertramp. L'assenza del carismatico Roger Hodgson si fa sentire, lasciando un'opera dignitosa ma priva di brani memorabili. Il contributo vocale del nuovo chitarrista Mark Hart non riesce a replicare la dinamica del duo originario. Le tracce oscillano tra soft jazz e rhythm&blues senza però sorprendere. Nel complesso è un lavoro adatto ai fan più affezionati, ma non a chi cerca la grandezza del passato. Scopri se 'Free as a Bird' merita un posto nella tua playlist Supertramp.

 «A quest’uomo risulti impossibile fare cattiva musica.»

 «La versione acustica di Overkill sgomina tutte le dodici canzoni precedenti.»

La recensione celebra Colin Hay, ex frontman dei Men At Work, e il suo quarto album solista Topanga (1994). Il disco mantiene un pop rock melodioso e ritmico, valorizzato dalla voce riconoscibile e ben usata di Hay. Pur meno colorato rispetto all’epoca della band, Topanga mostra la coerenza artistica di un cantautore ancora in forma. L’aggiunta della versione acustica di 'Overkill' chiude l’album con un classico che sovrasta i brani originali. Scopri il fascino senza tempo di Colin Hay con 'Topanga', ascolta ora l’album!

 "La versione di 'Blinded by the Light' qui è talmente migliore da rilanciare indirettamente l'originale Springsteen."

 "Il disco tende decisamente verso il genere progressive, con arrangiamenti che includono un coro di dodici elementi e richiami a Stravinskij."

La recensione esalta 'The Roaring Silence' dei Manfred Mann's Earth Band, focalizzandosi sulla superba cover di 'Blinded by the Light' che supera l'originale di Springsteen. L'album è caratterizzato da arrangiamenti ricchi, sperimentazioni prog e momenti di grande intensità, supportati da strumenti come mellotron e sintetizzatori. Pur con qualche elemento un po' datato, il disco rimane un classico del rock britannico anni '70. Ascolta ora 'The Roaring Silence' e scopri la magia di Manfred Mann's Earth Band!

 Il riff resta imperiale, scolpito nel marmo, terremotante, appagante, fra i migliori dello scorso secolo.

 Grazie di tutto anche a te allora John Sykes, alto bello e tamarro e… bravo.

La recensione rende omaggio a John Sykes, recentemente scomparso, mettendo in luce il suo contributo unico con il brano 'Still of the Night'. Viene analizzato il riff potente e duraturo della canzone, l'equilibrio tra virtuosismo e melodia e l'importanza della collaborazione con David Coverdale. La traccia emerge come un classico dell'hard rock e metal melodico, capace di emozionare ancora a distanza di decenni. Ascolta ora 'Still of the Night' e celebra il talento di John Sykes!

 Le canzoni sembrano procedere in quieta disperazione, interessanti ma non esattamente memorabili, finché proprio all’ultimo contributo eccoti il capolavoro.

 La voce impareggiabile di Sinéad O’Connor procede a dare, attraverso le liriche, un filo di speranza alle vicende di una malattia così sordida e crudele.

Broken China è il secondo album solista di Richard Wright, esplorando la lotta contro la depressione con musica ambientale, elettronica e atmosfere meditativo-drammatiche. L'opera, pur discreta nella produzione vocale, trova forza nel contributo evocativo di Sinéad O'Connor e in brani chiave come 'Breakthrough'. Un viaggio musicale toccante e intimista, prezioso per gli amanti delle sonorità floydiane. Ascolta Broken China per un'esperienza musicale profonda e coinvolgente.

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