pier_paolo_farina

DeRango : 9,05 • DeEtà™ : 6953 giorni

 Mai incrociato un titolo più prosaico per un brano di musica così alto.

 Squisita musica di un grand’uomo che avrebbe meritato una vita più lunga e una migliore salute.

La recensione celebra Playing The Piano di Ryuichi Sakamoto come un'opera intensa e raffinata che mette in luce il suo talento pianistico puro. Pur non essendo un concertista tradizionale, Sakamoto rivisita con grande classe le sue composizioni di vari generi, dal pop alla musica elettronica, in chiave acustica e neo-classica. Il brano iconico Merry Christmas Mr. Lawrence emerge come punta di diamante dell'album. Il testo trasmette un senso di nostalgia e ammirazione per un maestro poliedrico che ha lasciato un segno indelebile. Ascolta Playing The Piano e riscopri la magia di Sakamoto al pianoforte.

 Mamma mia che emozione! Altro che la versione gemella dello stesso brano sentito poco prima cantare da Lucio Dalla accompagnato dall'orchestra…

 Shel Shapiro da bravo londinese ha una pronuncia da barzelletta, ma in quegli anni sessanta la cosa funziona, anzi porta fascino ed esotismo…

La recensione ripercorre l'originale storia dei Rokes, quartetto beat inglese trasferitosi in Italia negli anni '60 che ha saputo conquistare il pubblico con brani di successo e interpretazioni in italiano. Si racconta l'influenza della scena britannica, la loro esperienza al Festival di Sanremo e l'importanza della loro musica per l'evoluzione rock italiana. Il lavoro sottolinea il valore storico e nostalgico del gruppo, accompagnato da una valutazione positiva. Ascolta l'album dei Rokes e rivivi l'epoca d'oro del beat italiano!

 Il disco è pervaso da cima a fondo di questi suoni di chitarra puliti ma allo stesso tempo elaboratissimi e incalzanti.

 Il buon Flakne dal nome vichingo che significa Pietra del Tuono è uno dei tanti musicisti figli di un dio minore che amo tenere in alta considerazione nel mio personale tempio della buona musica.

La recensione celebra l'album 'Stripped' degli Stage Dolls, un brillante esempio di hard rock melodico con sonorità pulite e ben definite grazie all'uso dell'amplificatore Rockman. Il leader Torstein Flakne, con la sua intensità e gusto melodico, si distingue in canzoni semplici ma piene di classe e passione. Il disco, uscito nel 1991, rispecchia una sobrietà tematica rara e uno stile accessibile ed emotivo. Le tracce come 'Stand by You' e 'Sorry (Is All I Can Say)' emergono come punti di forza indiscussi. Un ascolto consigliato per gli amanti del rock nordico e delle chitarre nitide. Ascolta ora 'Stripped' per un viaggio nel miglior hard rock melodico nordico!

 La musica scorre fluida e in divenire, perdendo e acquistando continuamente ritmo, obbedendo ai necessari crismi della trance danzereccia.

 Mi intriga in particolare tutto ciò che coinvolge l’elaborazione di uno dei brani più storici del gruppo, quel “The Pilgrim”, capolavoro del secondo album di carriera.

L'album 'Trance Visionary' dei Wishbone Ash rappresenta un esperimento unico, combinando il rock melodico con elementi techno e trance. Andy Powell ha guidato la svolta artistica collaborando con il producer Mike Bennett, realizzando un disco che, seppur sorprendente per i fan tradizionali, mostra intriganti rielaborazioni di classici del gruppo. Il risultato è una musica fluida e dinamica, ideale sia per il ballo sia come sottofondo. Un capitolo insolito ma affascinante nella carriera della band. Ascolta Trance Visionary e scopri il lato elettronico dei Wishbone Ash!

 Un rock ondivago e moderatamente psichedelico, senza il minimo timore di indugiare in lunghi preamboli.

 Amo visceralmente la voce di questo cantante, il buon Chris da Atlanta, Georgia.

La recensione analizza l'album 'Anyway You Love, We Know How You Feel' della Chris Robinson Brotherhood, sottolineando l'influenza psichedelica e rurale del gruppo e il contributo essenziale di Neal Casal. Pur non raggiungendo i livelli del debutto, l'album mostra la voce intensa di Chris Robinson e un suono rilassato e curato. L'opera si presenta come un elegante tributo al passato e una conferma della maturità musicale del gruppo. Ascolta ora 'Anyway You Love, We Know How You Feel' e immergiti nel rock psichedelico di Chris Robinson Brotherhood!

 Se Lennon e McCartney non avessero divorziato nel 1971... sarebbe venuta fuori la musica dei Cheap Trick.

 E' bello sentirli ancora così in tiro, bombardoni, semplici ma intelligenti, anzianotti ma vigorosi.

La recensione analizza l'album del 2016 dei Cheap Trick, sottolineando la loro capacità di mantenere energia e vigore nonostante gli anni. Pur senza colpi di genio, l'album si distingue per la qualità esecutiva, la voce potente di Zander e l'ottimo lavoro strumentale. Con una miscela di rock classico e sfumature hard, il disco conferma la band ancora viva e rilevante. Alcuni brani emergono per intensità e qualità, mentre pochi risultano meno incisivi. Scopri l'energia dei Cheap Trick con questo imperdibile album rock!

 Il trio dei Taste era già in agonia a quel punto: i soliti scazzi con bassista e batterista che volevano essere considerati artisticamente ed economicamente alla pari del leader.

 Un mondo fatto di voce e chitarra fieramente nudi e crudi senza compromessi, sempre autentici, ruspanti, leali, franchi, onesti, semplici.

La recensione esplora il primo album live dei Taste guidati da Rory Gallagher, sottolineando l’autenticità e la passione del chitarrista irlandese. Nonostante la competizione con l’album successivo, questo lavoro rappresenta un documento prezioso di un’epoca e di una dimensione musicale unica. La recensione evidenzia anche le tensioni di band e la forza della musica nuda e cruda di Gallagher. Il rapporto personale dell’autore con la copertina chiude con un tocco nostalgico e umano. Ascolta ora Taste Live Taste per immergerti nel vero rock blues di Rory Gallagher!

 Il leader ha spersonalizzato le caratteristiche peculiari, facendo arretrare la band a mera realtà di rhythm&blues “moderno”, tematicamente modesto.

 Un mesto finale per questa band così centrata, peculiare, tenera, riconoscibile all’istante ai bei tempi… Amen! (in latino).

L'album 'Slow Motion' dei Supertramp segna la conclusione della loro carriera con un lavoro professionale ma privo di gran personalità. Le tracce lente e l'influenza del leader Rick Davies orientata al rhythm & blues moderno penalizzano la riconoscibilità storica della band. Alcuni brani mostrano momenti di interesse, ma generalmente l'album risulta prevedibile e poco memorabile. I concerti degli ultimi anni avevano offerto maggiore ricchezza orchestrale. Un addio che lascia un senso di mestizia e nostalgia. Scopri se l'ultimo capitolo dei Supertramp è all'altezza delle aspettative!

 Davies prende qui ad essere una specie di Ray Charles dei poveri, bravo e appassionato quanto superfluo.

 Se solo fosse il disco di una nuova formazione di jazz blues classico statunitense, meriterebbe quattro stelle.

L'album del 1997 segna una svolta jazz blues per i Supertramp, guidati da Rick Davies e nuovi musicisti come Carl Verheyen. Se da un lato la produzione è curata e le esecuzioni precise, manca la distintiva originalità e vivacità che li ha resi celebri. La musica si fa più standardizzata e meno memorabile, perdendo l'identità del gruppo. Note di rilievo ci sono, ma l'album sembra più un lavoro di jazz blues classico che il ritorno alla grandezza del passato. Scopri il lato jazz blues dei Supertramp nel loro album del 1997 e approfondisci la loro evoluzione musicale.

 Meglio non starci troppo sopra a lambiccare.

 Il mio giudizio è quello del profondo estimatore, ma non del delirante adoratore per partito preso.

La recensione di 'Free as a Bird' evidenzia un album gradevole ma poco ispirato rispetto agli standard d'oro dei Supertramp. L'assenza del carismatico Roger Hodgson si fa sentire, lasciando un'opera dignitosa ma priva di brani memorabili. Il contributo vocale del nuovo chitarrista Mark Hart non riesce a replicare la dinamica del duo originario. Le tracce oscillano tra soft jazz e rhythm&blues senza però sorprendere. Nel complesso è un lavoro adatto ai fan più affezionati, ma non a chi cerca la grandezza del passato. Scopri se 'Free as a Bird' merita un posto nella tua playlist Supertramp.