pier_paolo_farina

DeRango : 8,88 • DeEtà™ : 6907 giorni

 «Il prodigioso axeman di Los Angeles regna sovrano piazzando due assoli terrificanti»

 «Se è esistita una formazione autenticamente da verificare in concerto prima di farsene un giudizio definitivo, questi sono stati i Tubes»

La recensione mette in luce la doppia fase della carriera dei Tubes, con particolare attenzione al loro sesto album 'Outside Inside' del 1983. Il disco unisce influenze hard pop facilmente accessibili, grazie anche al contributo di Steve Lukather dei Toto, con la spumeggiante teatralità tipica della band. La prima parte dell'album è più commerciale, mentre la seconda esalta l'originalità e la fantasia dei Tubes. Viene inoltre ricordata la genesi curiosa del singolo 'She's a Beauty'. Scopri l'album Outside Inside dei Tubes, un mix di hard pop e teatralità unica!

 Tengo Daryl Hall nella mia top five dei cantanti rock, pop, blues: voce eccelsa, piena di soul, mobilissima ma senza quell’eccessiva enfasi.

 Abbiamo una base rhythm & blues potente e danzereccia, variegata da chitarre distorte, botti elettronici, batteria pesante ma sempre corroborata dalla squisita vena melodica.

La recensione celebra l'album Big Bam Boom di Hall & Oates come un perfetto esempio della loro evoluzione negli anni '80, unendo rhythm & blues con disco ed elettronica. Daryl Hall viene lodato per la sua voce soulful e impeccabile, mentre John Oates è considerato il prezioso secondo del duo. Le tracce più riuscite sono 'Out of Touch' e 'Possession Obsession'. L'album rappresenta un contributo importante al pop danzereccio dell'epoca. Ascolta Big Bam Boom e scopri il groove unico di Hall & Oates!

 Jimmy Page si è messo col cacciavite a scorticare i rimasugli fra una doga e l’altra!

 "Hey Hey What Can I Do" è molto più bello sia di "Hats Off to Roy Harper" che di "Out on the Tiles".

La Deluxe Edition di Coda offre una vasta raccolta di rarità e demo dei Led Zeppelin, arricchendo l'originale album del 1982 con 23 tracce. Pur non contenendo grosse novità, l'uscita è un'importante testimonianza per i fan della storica band. Alcuni brani, come "Hey Hey What Can I Do", emergono come veri gioielli acustici. Il disco è una piacevole immersione nei rimasugli musicali della band, ma conferma come la loro grandezza risieda nei dischi in studio ufficiali. Scopri le rarità dei Led Zeppelin con la Deluxe Edition di Coda!

 Grintosi e schietti come nessun altra band, trasudano passione e sincerità ad ogni passaggio.

 Rod Price il definitivo massacratore slide esistito a 'sto mondo, e lo conoscono quattro gatti da queste parti.

La recensione celebra Stone Blue, settimo album dei Foghat, come un'esplosione di hard rock puro e appassionato, con una particolare enfasi sulle intense prestazioni di chitarra slide di Rod Price e la voce sincera di Dave Peverett. L'autore sottolinea l'importanza della band nel panorama rock americano nonostante l'ostracismo europeo. Il disco è visto come un'immersione totale nel rock'n'roll potente e senza fronzoli. Ascolta Stone Blue e immergiti nel vero hard rock degli anni '70!

 Opera raffinata, fluida, adulta, professionalissima per gusti, o momenti, sciccosi.

 Le buone musiche funzionano sempre, sia sparate a 80.000 Watt con un impiantone dentro uno stadio, sia rese in questa veste quasi da salotto, riposta e serena.

La recensione analizza 'The Café Carlyle Sessions' di Christopher Cross come una raffinata rivisitazione jazz acustica del suo repertorio dal 1980 al 1998. Il disco mette in luce la maturità vocale e compositiva dell'artista, accompagnato da una band jazz di qualità. Le atmosfere intime e l'arrangiamento minimalista ne fanno un'opera elegante, dedicata agli amanti della musica soft rock d'autore e a chi cerca una piacevole esperienza d'ascolto. Scopri l'eleganza jazz di Christopher Cross, ascolta subito The Café Carlyle Sessions!

 "Eccola lì, bella da impazzire, colta in una posa ovviamente del tutto naturale e perciò ancor più strepitosamente attraente."

  "'You're So Vain' spicca nettamente fra gli altri, introdotto da quella preziosa pennellata di distintività in grazia al famoso riff di basso di Klaus Woorman."

La recensione esplora il terzo album di Carly Simon, 'No Secrets', pubblicato nel 1972, soffermandosi sulla celebre copertina e sul successo di 'You're So Vain'. L'autore apprezza la delicatezza vocale della Simon e la qualità musicale del disco, pur riconoscendo i limiti del soft rock del tempo. L'opera è vista come un classico con collaborazioni di rilievo e rimane un punto fermo nella carriera della cantautrice. Ascolta 'No Secrets' e riscopri il fascino senza tempo di Carly Simon!

 Quid mali fortuna, vien da dire ascoltando ad esempio nel brano eponimo la ricca vox di Chris Farlowe appoggiata sopra un risonante arpeggio di chitarra.

 Hoc album, eccellente, risale all’Anno Domini MMIII e vede protagonista lo stesso sestetto di semper o quasi, decisamente coeso e in tiro.

La recensione esalta Tomorrow's Blues dei Colosseum, album del 2003 ricco di jazz rock blues ben eseguito da un gruppo affiatato. Nonostante le perdite dolorose di membri storici, la band mostra ancora grande qualità musicale e coesione. La voce di Chris Farlowe è particolarmente lodata, così come la varietà stilistica e la freschezza dei brani. Viene sottolineata l'evoluzione stilistica che abbandona il progressive per un approccio più diretto e melodico. Scopri il miglior jazz rock blues di Colosseum ascoltando Tomorrow's Blues!

 Questo suo terzo lavoro (1986) funziona perché vi è meno elettronica e più spazio ai musicisti accompagnatori di qualità.

 Il disco è un pop rock raffinato e “caldo”, lontano dalla freddezza delle batterie elettroniche e dei finti pianetti made in Yamaha.

La recensione ripercorre la carriera di Paul Young, spesso sottovalutato ma ora valorizzato nel suo terzo album del 1986, Between Two Fires. Il disco si distingue per un pop rock caldo e raffinato, con meno elettronica e ottimi musicisti come Pino Palladino e Steve Bolton. Il recensore ricorda anche un'esperienza personale legata alle registrazioni in Italia e a un concerto della Manfred Mann's Earth Band. Quattro stelle di affetto per un lavoro apprezzato ma spesso dimenticato. Scopri ora l'essenza vintage di Between Two Fires, un classico pop rock degli anni '80.

 «Una deviazione verso gli Steely Dan, si potrebbe dire in altro modo.»

 «Mi mancava la ritmica tempestosa... Mi mancava in conclusione il soul rock molto californiano dei Doobies originari.»

La recensione analizza Minute by Minute, album del 1978 dei Doobie Brothers, segnando una svolta verso un soul pop più morbido guidato da Michael McDonald. L'autore esprime nostalgia per lo stile rock energico e chitarristico precedente, giudicando questo periodo più freddo e meno coinvolgente. Nonostante ciò, riconosce il successo e la qualità del singolo “What A Fool Believes”. Il testo invita a riscoprire i primi album della band, spesso oscurati da questa fase. Scopri la trasformazione dei Doobie Brothers in questo album imperdibile!

 Il disco non è niente di imperdibile, ma l’atmosfera naïf e vintage può valere senz’altro l’ascolto.

 Da sparargli! Ma la gente pare gradire, applaude e si gasa.

L'album live del 1972 di Carlos Santana & Buddy Miles rappresenta una collaborazione estemporanea densa di jam session e improvvisazioni. La scaletta propone brani di rilievo come 'Marbles' di McLaughlin e 'Them Changes' di Miles, immersi in un'atmosfera vintage. Tuttavia, le esagerazioni vocali di Buddy Miles possono risultare fastidiose fuori dal contesto live. L'opera è apprezzabile per autenticità e vibe ma non è indispensabile. Scopri l'atmosfera unica di questo storico live e lasciati trasportare dalle jam anni '70!

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