Ritardi su ritardi, magagne e furti informatici sono le notizie che fanno da contesto e cornice a quest'album.

Previsto per giorno del mio 15 compleanno, con tutti i miei amici pronti a regalarmelo, Axl ne sposta ulteriormente l'uscita. "Chinese Democracy", 5 album in studio del formazione Los Angelina, fa capolino sugli scaffali nostrani il 21 novembre di quest'anno.

Una formazione totalmente diversa da quella che nell'ormai lontano 1993 incise l'ultimo CD dei Guns, "The Spaghetti Incident", ha lavorato all'ultimo parto della band.

Accolto in maniera discordante dai fans, che accostano, alcuni, il disco alla parola capolavora, altri lo definiscono un parto anale cagato solo a scopi meramente commerciali, il disco presenta sonorità hard rock influenzate da attitudini industial derivate dal chitarrista dei Nine Ich Niles, ospite nella formazione del gruppo in quest'album, ed uno stile solistico molto originale, grazie all'apporto di Buckethead in diverse tracce.

Axl non perde la sua voce potente e virile, nonostante siano passati anni ed anni dall'ultima fatica in studio del cantante indiano, e la sua creatività al piano, col quale ci delizia in diverse tracce dell'album.

Fra i pezzi che più mi hanno colpito sottolineo Slacker's revenge (geniale il solo di Buckethead, che crea motivi geniali giocando con la leva del vibrato), Sorry (delicatissimo pezzo ove Axl crea con la sua voce sulle lente note della chitarra di Ron Thal atmosfere soffuse e trasognanti, mentre dichiare astio verso una delle sue tante compagne passate), if the world (stupende le tinte etniche ottenute accompagnando la voce filtrata di Axl con una chitarra classica strimpellata con perizia dal Ron Thal), Madagascar (oltre alla musica, bellissima Lyrics scritta da axl) ed I.R.S, la quale è in piano stile dei Guns and Roses, che mai co me in questo brano sembrano tornati quei ragazzi ribelli che negli anni ottanta devastavano Los Angeles...

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