Con l'entrata in formazione del tastierista Gianni Leone il Balletto di bronzo sforna una pietra miliare del prog italiano che non ha niente da invidiare neanche ai colossi stranieri.

Rispetto agli altri gruppi del periodo il Balletto virava su atmosfere sporche e malate con un Gianni Leone alle tastiere a farla da padrone con una tecnica e uno stile straordinari (e aveva soltanto 16 anni!) con spunti ora sinfonici ora jazzati. Anche i testi sono molto validi, e si dipanano attraverso una trama concept misteriosa, dando al tutto un'atmosfera di decadenza; uno dei rari esempi di dark progressive italiano.

Purtroppo il gruppo poi si scioglierà, causa gli effetti di una vita sregolata per ricomparire soltanto molti anni dopo. Nell'edizione CD compare anche la bonus track "La tua casa comoda" (singolo del 1973) dalle sonorità un pò più soft ma sempre molto bella.

Elenco tracce testi samples e video

01   Introduzione (15:18)

La voce narrò
all'ultimo che
sul mondo restò,
la vera realtà

E poi comandò
di andare tra i suoi
a dire la verità
e il gioco iniziò.

Quella voce premeva nel petto
col dolore di cose capite
forse era in tempo a dirlo anche agli altri
forse era in tempo a dirlo anche agli altri

Cos'è la vita di un uomo che ha pianto
come gurdare un cielo sereno
come fissare i tuoi occhi nel sole
come afferare una mano protesa.

E la voce premeva nel petto
col dolore di cose vissute
doveva andare presto
doveva andare presto

La poesia di un giorno di vento
l'ultima foglia di un albero morto
il primo giorno di sole d'aprile
un corpo caldo una mano vicina

02   Primo incontro (03:30)

Lui andò oltre i monti e più in là
senza mai voltarsi a guardare
lungo è il cammino da fare
ma doveva andare ancora andare.
Un uomo è là con la faccia all'ingiù
e giù l'edera abbraccia il suo corpo
nero è tutto il sangue che ha
su ferite di orecchie strappate
La voce lo costrinse a gridare
tutto ciò che moriva dentro sè
quel che gridò il vento portò con sè
non avrebbe più sentito niente.

03   Secondo incontro (02:49)

04   Terzo incontro (04:56)

05   Epilogo (11:34)

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Altre recensioni

Di  otrebla86

 YS è un album che non stanca affatto a lungo andare, nessuna traccia si può saltare.

 Gianni Leone crea atmosfere celtiche medievali mixate con jazz e psichedelia, una novità in Italia.


Di  paloz

 Questo, insieme a pochissimi altri, è uno di quelli che considero i VERI capolavori del progressive italiano.

 Purtroppo non riesco a descrivervi le emozioni così intense che provoca, ma di brividi ne vengono tanti, lo giuro.


Di  sinaftersin

 Un classico di una originalità eccelsa, che è praticamente impossibile distinguere di brano in brano.

 Un’opera per sempre attuale, che può regalare decine di ore di emozioni purissime e potentissime a chiunque sia disposto a farsi trasportare in un altro mondo.


Di  giuseppe40

 Il tema è inquietante, delirante. E sicuramente, ben si adatta alle musiche: tutto è apocalittico, dark.

 Chi si troverà ad ascoltare Il Balletto di Bronzo di "Ys", capirà di trovarsi davanti ad un capolavoro.


Di  BiagRece

 "Gianni Leone viene considerato uno dei più grandi tastieristi rock di tutti i tempi."

 "Un gruppo che, se fosse nato altrove, avrebbe scalato le classifiche accanto alle più grandi band della storia."