Continua senza pause il percorso sperimentale dei nostrani Julie's Haircut che ritornano dopo due anni di distanza da “Invocation And Ritual Dance Of My Demon Twin”, primo disco per la britannica Rocket Recordings, e primo ad avere una diffusione pressochè mondiale.

“In The Silence Electric”, seconda prova pubblicata dall'etichetta inglese, continua il percorso intrapreso oramai un decennio fa con la pubblicazione di “Our Secret Ceremony” ; percorso che, dalla forma canzone indie rock degli esordi ha da tempo inboccato un viaggio interplanetario verso un (retro)futuro fatto di tastiere cosmiche, clangori metallici, ritmiche motorik a profusione, ipnotici passaggi quasi ambient e molto altro.

Rispetto al precedente, sono meno i passaggi percussivi, in luogo di oasi ipnotiche e amniotiche (“In Return”), e quando le percussioni compaiono, sembrano passate sotto un trattamento elettronico, metallico che ricorda lontanamente qualcosa fra la new wave e il jazz cosmico (“Pharaoh's Dream"). Per il resto si conferma sempre centrale il ruolo delle tastiere, che a volte ricordano contemporaneamente le folate verso la Via Lattea di Klaus Schulze e le istanze ambientali(ste) del Brian Eno solista (“For The Seven Lakes”), in altri brani accompagnano brani rock psych distorti e inquietanti come “Until The Lights Go Out” o riverberati e acidi come “Sorcerer”. Novità, rispetto ai dischi precedenti, un approccio quasi anni '80 alla psichedelia, riscontrabile in “Emerald Kiss” conclusa dal sax di Laura Agnusdei (entrata in pianta stabile nella line up dallo scorso disco), il blues siderale e caracollante di “Lord Help Me Find The Way” che ricorda tantissimo il gospel psichedelico degli Spiritualized.

E allora sembra logico chiudere il cerchio con un brano che invece ricorda prepotentemente la catarsi rumorosa ed inebetente dei primi Spacemen 3 (“Anticipation Of The Night”) suggello ad un disco coeso e conciso, che legittima ancor di più il ruolo dei Julie's non solo all'interno del panorama musicale italiano ma, possiamo oramai dirlo, internazionale.

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