Quaranta minuti di ‘svolta' verso la fine del progressive rock, secondo Robert Fripp. "Red" è anche questo: una stagione ormai al crepuscolo anche se, forse, traccia delle strade nuove per il rock anni 80.

E' il 1974 e l'onda punk è alle porte: si può dire che i King Crimson con questo disco chiudano il loro folgorante percorso iniziato nel 1969. Quasi un canto del cigno, prima di riprendere la produzione negli anni 80 con una formazione completamente nuova e, secondo me, assolutamente non all'altezza di quella degli anni d'oro. In ‘RED' il ‘sinfonismo' tipico del passato affiora in pochi brani (Starless, Fallen Angel) spesso mescolato a sonorità dirompenti e abrasive.

"Red" è il seguito di un cambiamento di stile iniziato nei precedenti lavori ( "Lark's Tongues In Aspic" (1973) e "Starless And Bible Black" (1974) dove già si evidenziava la tendenza di Robert Fripp di demolire gli stilemi del  progressive rock.

Il trio magico Robert Fripp-John Wetton-Bill Bruford si avvale di David Cross al violino  e degli ex-crimsoniani del passato Ian McDonald, Mel Collins ai saxes,piu Robin Miller e Marc Charig.
Anima romantica nella ballata jazz-rock di "Fallen Angel", quiete e tensione in "Starless", il ruvido e tecnicamente eccellente nuovo corso negli altri tre brani.

L'edizione in vinile 200 gr. appena uscita a maggio 2013, è di qualità superlativa come le precedenti ristampe di "In the court of Crimson King", "In the wake of Poseidon" e "Lizard". Tutte marchiate dall'ossessione per la perfezione di Robert Fripp che ne ha curato il remix.

 

Elenco tracce testi samples e video

01   Red (06:16)

[Instrumental]

02   Fallen Angel (06:04)

03   One More Red Nightmare (07:07)

04   Providence (08:11)

(Instrumental)

05   Starless (12:18)

Sundown dazzling day
Gold through my eyes
But my eyes turned within
Only see
Starless and bible black

Ice blue silver sky
Fades into grey
To a grey hope that omens to be
Starless and bible black

Old friend charity
Cruel twisted smile
And the smile signals emptiness
For me
Starless and bible black

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Altre recensioni

Di  Lucabbrasi

 "Questo disco è la chiamata a raccolta delle migliori energie Crimson."

 "Un disco che alla fine lascia senza fiato: esausta ma felice d'esser stata lì, vicino all'estremo rosso, all'estremo limite emozionale..."


Di  mauro60

 "Red è un gran bel disco, un esempio di Rock che tutti dovrebbero avere o quanto meno conoscere."

 "La lancetta è sul rosso. Ma non è il rosso della riserva, è quello dei giri al massimo!"


Di  piccolojedi1991

 "Red è più di un semplice album... è l'incrocio perfetto tra Psichedelia e Hard Rock."

 "Non sempre si riesce a mettere per iscritto la propria emozione... il modo migliore rimane ascoltarlo."


Di  Federico95

 Il disco si apre con la strumentale title-track, che riesce subito a catturare l'ascoltatore grazie al suo riff ipnotico e insistente.

 La magnifica «Starless»... Fripp ci regala un inquietante assolo, lungo tre minuti, che confluisce nel finale più bello che la musica ci abbia mai regalato.


Di  GinoMerci2

 "Grande, grande e ancora grande questo disco favoloso degli King Crimson"

 "Brufford straordinario nella sua esistenzialità e nichilismo. Peccato che questa formazione non la vedremmo più. Pietra miliare."