Leggere questa recensione senza aver mai ascoltato "MMM" o senza manco mai averne sentito nominare è inutile.
Vabbe forse vi farà bene. Leggere fa bene. Però forse non ne ricaverete il massimo.

Scappate via finchè siete in tempo e se vi interessa o siete masochisti, procuratevi una copia di "Metal Machine Music" che possa essere l'originale del '75 o l'esecuzione orchestrale che qui mi appresto a recensire, non importa tanto: era tanto per darvi l'idea che questo non è un disco.

No ritornello, no strofa, no testo, no canzone, no riff. Quattro facce di rumore puro di feedback sparato a massimo.

E' chiaro che un disco così può portarsi dietro più critiche che elogi. Pochi sono state le persone che realmente l'hanno compreso ed eletto a capolavoro.
Il re Lester Bangs ha sempre mostrato il suo apprezzo verso quest'opera (verso Reed stesso un po meno) considerandola un capolavoro assoluto e dando questa definizione:

"Avete presente quando siete così tesi e ansiosi che tutti i nervi della nuca vi si aggrovigliano in un'unica palla bruciante? Bè, se quella ghiandola potesse fare musica, avrebbe lo stesso suono di Metal Machine Music...(...)...questo è davvero il suono del sistema circolatorio di Lou"

Ed è un suono metallico, austero, buio, cattivo e perverso dove la monoliticità della ditorsione chitarristica la fa da padrona.
E quindi: che senso avrebbe far suonare un album del genere 30 anni e passa dopo la sua realizzazione, ad un orchestra formata da elementi classici?
Afferma Lou Reed nelle note di copertina che all'inizio era scettico sull'operazione ma quando ascoltò i primi risultati rimase esterrefatto. Lou è un gran pallone gonfiato come direbbe Lester. Però in effetti ad ascoltare l'orchestra Zeitkratzer suonare l'intero MMM, non si può che dargli ragione almeno per questa volta. Infatti nonostante la diversità degli strumenti utilizzati rispetto all'originale, Metal Machine non perde di grinta o di significato. Anzi l'interpretazione orchestrale rende il tutto più angoscioso sofferto, forse pure più umano nei limiti possibili ovviamente perchè è sempre di puro rumore che qui si parla. Da segnalare inoltre sulla fine dell'opera, la comparsa di Reed (che per tutta la durata di MMM resta in disparte dietro le quinte) con la sua fedele chitarra elettrica e inizia a cimentarsi in un assolo distorto e veramente ispirato anche forse se un po troppo barocco.

Inoltre da segnalare in chiusura che questo disco viene commercializzato corredato da DVD in cui abbiamo la performance dell'orchestra e l'assolo finale di Reed che entre in scena sul finire come l'ospite più atteso si piazza al centro dei vari componenti e sembra quasi fare da direttore d'orchestra.

Daltronde questa è la sua creatura. Lui l'ha sempre difesa proprio come fa una madre verso un proprio figlio. E più passano gli anni e più ci si rende conto di quanto Lou con quest'opera vide il futuro. E se dopo aver letto ciò e ascoltato il lavoro qui esaminato non vi troviate d'accordo o ritenete "Metal Machine Music" un ammasso di ferraglia arruginita mentre viene pressata sotto un rullo compressore, bè come fece scrivere Lou Reed stesso sulla copertina della versione originale:

"Alla maggior parte di voi questo disco non piacerà. Non vi biasimo affatto. Non è per voi"

Elenco tracce e video

01   Metal Machine Music A-1 (16:01)

02   Metal Machine Music A-2 (16:01)

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Altre recensioni

Di  Enkriko

 «Un coacervo di puro e semplice rumore [...] da provocare attacchi di panico a ripetizione.»

 «Chiunque arriva alla seconda traccia è scemo», disse Reed stesso; io sono lo scemo che ha provato ad arrivare fino alla terza.


Di  Mr.Moustache

 "METAL MACHINE MUSIC è un vortice di irrazionalità indotta, non una registrazione glam-naif."

 "Il serpente non smetterà mai di mordersi la coda."


Di  sellami

 Ogni volta che la puntina scende un fremito mi percorre ed elettrizza la stanza.

 Questo disco rappresenta il rock'n'roll più spinto, adulto, irrazionale, malato.


Di  R13569920

 Metal Machine Music rappresenta il test di Rorschach della musica moderna: ognuno ci vede quello che ci vuole vedere.

 Adoro quest'album e lo ascolto con la stessa attenzione che riservo al Wozzeck di Berg.


Di  diacon

 Io, senza se e senza ma, lo considero rumore.

 Solo un senso di fastidio in testa, con tutto quel rumore metallico ininterrotto di oltre un'ora...