Championship Vinyl Shop

è il negozio di dischi presente in "Alta fedeltà", il romanzo di Nick Hornby. L' habitat naturale per misantropi individui che si muovono agilmente su e giù per le scale del pentagramma, tra gli scaffali colmi e ben catalogati di "oro nero, lucido e circolare". Più semplicemente, il regno dei feticisti della seconda arte. Se vi sentite attratti da questo gruppo come una stella verso il buco nero, se parlando di cucina, meteorologia o del tubo del lavabo che si è rotto, arrivate sempre, inspiegabilmente a parlare di musica e, innanzitutto, se riuscite a riconoscere un'opera osservandola di notte, in una oscura galleria, con un palmo di polvere e coperta con un telo, questo è il gruppo che fa per voi, garantito.

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Try Some Buy Some - George Harrison

Oltre che amico, David Bowie fu un grande ammiratore di George Harrison, lo dimostro anche inserendo questo brano nel suo album del 2003 "Reality" ed interpretandolo dal vivo durante il tour promozionale del disco, e niente...
Dazed And Confused - Led Zeppelin HQ (with lyrics) Non erano solo i torrenti di note, o i gemiti sensuali, nemmeno l'irruenza selvaggia di Bonzo. Il concetto di fondo era quello di cercare di catturare l'emozione del momento per poterla comunicare. Il suono dell'ambiente. È quello il punto fondamentale. A quello servivano i microfoni piazzati a varie distanze, le pelli foderate di stagnola, l'archetto del violino. Trucchi semplici, na efficaci, che hanno cambiato il rock. La distanza è profondità. E il Diavolo corre nel mezzo.
ABC - Poison Arrow
Dal 4° episodio di TOP(PA) 100
L'amore ha un suo lessico fatto di espressioni, parole, sguardi e musica. Gli ABC hanno
scritto il loro personale vademecum, ferrati ed esperti sull'argomento come pochi.
Il romanticismo e la raffinatezza senza eguali del quartetto di Sheffield si diffondono nelle
dancefloof di mezza Europa con un inedito sound orchestrale, innovativo, che brilla nei
riflessi dei lustrini e nella giacche paillettate del bello e dannato Martin Fry, supremo dandy
del movimento new romantic. In palese controtendenza con il contemporaneo post punk e
la scena elettronica nata proprio nella loro stessa città, gli ABC sanno il fatto loro.
Artisticamente molto abili e sotto l'occhio vigile dalla scuderia ZTT (cosa altro aggiungere su
questa etichetta?), scrivono e compongono "The Lexicon of Love" con la consapevolezza di
chi si accinge ad apporre la propria firma marcata a chiare lettere nella storia della musica.
La bellissima copertina che riproduce un ideale, tragico (Fry si accinge a sparare) ultimo ciak
da set hollywoodiano è profetica e premonitrice. Dopo i fasti del fulminante debutto i Nostri
intraprendono una lenta traiettoria discendente (non raggiungeranno mai più le vendite del
fulminante esordio) che li porta a sciogliersi e riunirsi a più riprese, comunque senza la figura
del creativo chitarrista/tastierista Mark White che abbandona definitivamente la band nel 1991.
Rimane il solo Martin Fry e il suo biondo ciuffo che ha ipnotizzato una intera generazione.
L'incredibile mondo dei dischi per audiofili. (3)
Dimostrazione stereo ed effetti sonori - Parte I (1963)
Per fare un po' di storia...
Tutto ha inizio nel 1932, quando l'americano Harvey Fletcher, incise il primo disco stereofonico della storia (Blumlein, in Inghilterra - a cui qualcuno assegna la stessa primogenitura - ci arriverà solo un anno dopo). Si dovrà aspettare, però, fino al 1957 affinchè la piccola etichetta Audio Fidelity dia allestampe il primo disco stero a grande tiratura.
E' un successo: tra la fine degli anni '50 ed i primi anni '60 il nuovo giocattolo diviene sempre più popolare ed amato.
Nascono, così, una serie di dischi che hanno lo scopo di mostrare le incredibili possibilità della nuova tecnologia; è l'alba dell'alta fedeltà.
Questo disco è la versione italiane (1963) di uno stesso disco inciso l'anno prima in America ed è una chicca deliziosa.
Per chi volesse saperne di più, può leggere la sfiziosissima recensione che si trova su quel sito fantastico che è "orrore a 33 giri".
L'incredibile mondo dei dischi per audiofili. (1)
Sara K - Miles Away (Official Audio)
Cari amichetti, se frequentate il CVS, siete amanti feticisti del vinile (come il sottoscritto) e, quindi, non potrete non essere attratti dal "FANTASTICO MONDO DEI DISCHI PER AUDIOFILI"!
Esiste - per chi non lo sappia - un mercato di dischi ed etichette il cui valore (al di là del valore specifico della musica) è dato dall'attenzione posta alla resa "audiophile" del supporto in questione.
Etichette come la Mobile Fidelity Sound Lab (la prima e - per me - la migliore), la Telarc, la Sheffield Lab., la Nautilus etc. etc che rieditavano e ristampavano determinati titoli con strumentazioni e tecniche che avrebbero dovuto ampliarne e preservarne la resa sonica.
In Italia arrivarono dopo (tanto per cambiare) i principali mercati europei ed extraeuropei e, anche a causa della solita - dissennata - politica dei prezzi assurda operata dalle case discografiche ebbero ben poco successo.
Comunque le tecniche usate erano spesso incredibili, esoteriche, fantasiose, magiche....
Dal peso del vinile (rigidamente 180 grammi - anche se so di esperimenti a 230 grammi), alla velocità di registrazione, dalla qualità chimica del vinile alle strumentazioni per "spianarli" ben bene. Pensate che alcuni di questi trattavano "criogenicamente" i cd....
Insomme vi è tutto un sottobosco di dischi il cui valore, più che strettamente musicale, è "audiophile". Sono ricercati da collezionisti ed appasionati, vengono suonati alle mostre, nei negozi e nelle case degli appassionati che vogliono far vedere di cosa sono capaci i loro impianti....
Ve ne presenterò qualcuno.
Comincio da questo "Closer than they appear" di Sara K, anno 1992 (mi pare..), etichetta Chesky rec., discreta artista jazz, disco con incisioni in presa diretta di voce e strumenti acustici, strepitose per naturalezza, immagine e realismo.
Uno dei dischi più suonati nelle mostre di hi-fi.
Genesis - The Musical Box
Dal 3° episodio di TOP(PA) 100.
La materializzazione di un sogno sognato nel mondo dei sogni. Una delle massime rappresentazioni
oniriche dell'universo musicale, soave e al contempo crudo, macabro come pochi, a cominciare dal
titolo che è una alterazione della parola "nursery rhymes", celebri filastrocche per bambini molto
diffuse all'epoca nelle terre di Albione. Il contrasto tra dolcezza e crudeltà permea tutto il lavoro.
Un significativo esempio è la stupenda suite "The Musical Box" dove una bambina decapita un proprio coetaneo mentre giocano a croquet. Ed ancora incesto, pedofilia, sadismo in un contesto di disarmante innocenza infantile che rende surreale e grottesca l'atmosfera dell'intero disco.
Non si può aggiungere tanto altro ad un disco ampiamente sviscerato, osannato, imitato da oltre 45 anni. "Nursery Cryme" è un must per vocazione, tra i capolavori che hanno cambiato per sempre
il progressive rock.
The Chain (2004 Remaster)
Rumors è l'opera che sancisce e sdoganata al mondo la svolta musicale dei Fleetwood Mac.
La band lascia per strada due terzi del vecchio sound blues-rock, accantonato dopo la fuga
di Peter Green dal gruppo, e vira deciso verso lidi più consoni al periodo, nella rena di una
nascente scena pop rock. La virata ha per protagonisti anche le nuove reclute
Lindsey Buckingham e la sua allora compagna Stevie Nicks. Ricercatezza, pulizia del suono
e originalità la fanno da padrone in questo capolavoro che, oltre ogni aspettativa, raggiunge
le prime posizioni in classifica in diversi paesi e vende quaranta milioni di copie in tutto
il mondo. Solitamente le classifiche musicali sono liste di album da evitare tranne in poche
eccezioni. Rumors è una di queste.
Sanremo 1985 - Frankie Goes To Hollywood - The power of love
È il 1985, la direzione artistica del Festival di Sanremo recluta i Frankie Goes To Hollywood
tra gli artisti ospiti della trentacinquesima edizione. Questo basta per scatenare un gran
pandemonio. Il quintetto di Liverpool, reduce dal successo planetario di "Relax", amplificato
dalla massiccia campagna pubblicitaria della etichetta dei poliedrici, redivivi Paul Morley e
Trevor Horn (chi non ricorda le t-shirt con il motto"Frankie Says No More"!), è sulla bocca di
tutti. Ma quel che fa più clamore nell'opinione pubblica è il videoclip del suddetto brano.
Già il testo, censurato a più riprese da radio e tv per alcuni passaggi inequivocabilmente
provocatori e scandalosi, ha attirato le ire di conservatori e benpensanti, sbigottiti dalla
esplicita sfrontatezza della band. Le immagini che ne vengono abbinate completano l'opera.
Uomini in provocanti e succinti abiti latex, ammiccamenti omosessuali (siamo nell'era
Thatcher, questo è un dichiarato affronto establishment), simulazioni di atti sessuali e tanta,
tanta ostentata perversione.

In Italia si mobilitano associazioni cattoliche, collettivi di mamme agguerrite e gente comune
per scacciare il demone prossimo a giungere dall'oltremanica e per convincere la direzione del
festival a fare dietrofront, ma ogni opposizione è vana, ormai è deciso.
9 Febbraio 1985. Terza e ultima serata del festival. Pippo Baudo introduce i F.G.T.H facendo gli
auguri a Holly Johnson, guarnito da un insolito copricapo in pelliccia alla Davy Crockett,
che quel giorno compie 25 anni. I convenevoli e gli ossequi volgono al termine ed arriva il
momento dell'annuncio del brano. È proprio in questo preciso momento che lo stupore calca
i gradini verso il blasonato proscenio. Tutti attendono l'incipit di " Relax".
Invece arriva l'amore, quello struggente, l'universale sentimento cantato con un trasporto
come solo pochi sanno fare. E le parole sono carezzevoli: "Ti proteggerò dall'artiglio incappucciato,
terrò lontano i vampiri dalla tua porta" e carezzevole è Johnson che lancia rose rosse al parterre.
Un appassionato, commovente inno all'amore, di quelli destinati già sul nascere ad essere ricordati
per sempre.

Holly Johnson più tardi dichiarò: "Ho sempre sentito The Power Of Love come il disco che mi avrebbe
salvato la vita. C'è un aspetto biblico della sua spiritualità e passione, il fatto che l'amore è l'unica cosa che conta, alla fine"
The Doors - The Soft Parade (Soundstage Performances)

Ovvero "La bizzarra e varia umanità che giorno e notte popolava il Sunset Boulevard a Los Angeles nella California degli Stati Uniti d'America", denominata da Jim Morrison "La soffice parata".

Questa composizione è strutturata in 4 sezioni suddivise in 3 movimenti (Adagio, Andante, e Allegro) sulla falsariga di una classica sonata per pianoforte.

Formazione:
James Douglas "Jim" Morrison alla Voce
Robert Alan "Robby" Krieger alla Chitarra
Raymond Daniel "Ray" Manczarek Jr alla Tastiera
John Paul Densmore alla Batteria
Harvey Goldstein in arte Harvey Brooks al Basso (nell'omonimo album del '69)

Generi: Rock psichedelico, Acid rock, Blues rock & Rock sinfonico.

«You CANNOT petition the Lord with prayer!»
GUN CLUB - COOL DRINK WATER
Dal 1° episodio di TOP(PA) 100.
Metti il punk-rock targato west coast, blues, psychobilly e una bella manciata noir che non guasta mai e il gioco è fatto.
La macchina infernale di Jeffrey Lee è ipnotica e sconvolgente e nel 1981 raggiunge la sua perfida perfezione con
"Fire Of Love". 11 laceranti tracce che iscriveranno il 'club delle pistole' nella lista delle band da culto e in quella dei dannati spediti all'inferno. Album indispensabile.
George Thorogood & The Destroyers - Bad To The Bone

Wilmington risulta esser la più popolosa città del Delaware negli States, ovvero poco più di settantaduemila anime ed è tra l'altro gemellata con Olévano sul Tusciano, un comune italiano di ca. seimilasettecento anime sparse nella provincia di Salerno in Campania (e dove sennò..., in Val D'Aosta?), il cui giornale/periodico è "La Nuova Graticola"... (e chissenefrega diremmo noi!)
Ma e qui c'è un ma, essa a è strafamosissima (...?) soprattutto per aver dato i natali e non i pasquali a Mr. George Lawrence Thorogood chitarrista e cantante dei "Destroyers" denominati anche "Delaware Destroyers" (vaccelo a sapè o' perchè...), di cui fecero parte anche il co-fondatore nel '62 dei "Rolling Stones" (e chi l'avrebbe mai detto?) tal Ian Andrew Robert Stewart alle tastiere e Robert "Waddy" Wachtel alla chitarra ehm, pure lui si esibì (e qui il cerchio si chiude) a suo tempo insieme ai Rolling Stones e niente...
Si avvisa la gentile clientela del negozio che il titolare Rob Gordon, alias @[G] , ci ha muniti di due nuove menzioni: "podio" e "fetisc". La prima per etichettare ascolti, scelte o approfondimenti che si distinguono per caratura storica e popolare. La seconda è la menzione per eccellenza dei frequentatori di questa bottega, quelli dagli ascolti ricercati e dettagliati, che conoscono di un brano più informazioni degli stessi autori! Fatene buon uso!