Focus Hocus Pocus | Opera Singer reacts LIVE
Mi diverte molto vedere le reazioni di musicisti classici alle prese con pezzi rock,guardate questa...
 
Roma ore 11

"Roma, ore 11"
di Giuseppe De Santis (1952)

con Lucia Bosé
Delia Scala
Massimo Girotti
Raf Vallone
Paolo Stoppa
Carla Del Poggio
Maria Grazia Francia
e Lea Padovani

#35mm
 
Masahiko Togashi Trio | Action (Official Audio)

MASAHIKO TOGASHI
"Action" from: Voices
2000 (Absord)

#jazzlegends
 
Morrissey - Suedehead

In quel di Manchester, nei primi '80, qualcuno trascorreva le proprie giornate rinchiuso in una stanza tappezzata di libri di Oscar Fingal O'Flahertie Wills Wilde e piena di dischi di band femminili degli anni '60.

Era un giovane disoccupato, tormentato da una timidezza patologica ma di un'ironia tagliente.

Un bel dì del 1982 il chitarrista John Martin Maher alias Johnny Marr bussò alla sua porta e incontrò non solo un paroliere, bensì qualcuno che aspettava solo un pretesto per dar voce alla malinconia della classe operaia britannica.

Con gli "Smiths" quel qualcuno scardinò l'estetica machista rock di quell'epoca.

Presentandosi sul palco con mazzi di fiori che spuntavano dalle tasche posteriori dei suoi jeans, cantando di solitudini e amori non corrisposti, con un timbro da baritono unico.

La sua scrittura, colta ed intrisa di uno humor nero tipicamente inglese, trasformò brani come "There Is a Light That Never Goes Out" in inni per coloro che si sentivano fuori posto.

Il suo anticonformismo, unito al suo vegetarianesimo militante dichiarato anche in "Meat Is Murder", creò intorno a lui una specie di cult of personality che non accennò a diminuire nemmeno dopo lo scioglimento degli "Smith" nel 1987.

La carriera solista, iniziata col successo di "Viva Hate", confermò il suo status come icona pop enigmatica.

Brani come "Everyday Is Like Sunday" divennero fotografie di una Gran Bretagna decadente e provinciale, dipinta con una nostalgia carica di disprezzo e amore.

Divenne la voce degli emarginati di ogni latitudine, trovando un enorme seguito che vedeva in lui un artista capace di dare dignità poetica all'isolamento sociale e alla depressione.

Negli anni, la sua figura diventò sempre più divisiva a causa di posizioni politiche e dichiarazioni pubbliche provocatorie, che gli hanno alienato parte della stampa specializzata e del suo pubblico storico.

Nonostante le polemiche e i boicottaggi, ha continuato a mantenere la sua ferrea coerenza estetica, rifiutando perfino di scendere a compromessi con l'industria discografica esibendosi davanti ai tanti fan che con una devozione quasi religiosa continuano a venerarlo, resta il solitario dandy del rock, un artista che ha costruito una carriera sull'eleganza del lamento convinto che la vulnerabilità sia una forma di potere realmente autentica.

È la storia di qualcuno che ha trasformato la propria incapacità di adattarsi al mondo in una permanente opera d'arte e quel qualcuno si chiama Steven Patrick Morrissey.

#storie
 
Fausto Leali ‎– Amore Dolce, Amore Amaro, Amore Mio - 1975 .album completo
...e si sente Il Volo in questo album! se avesse avuto una voce più yacht rock, sarebbe stato anche meglio...partiture strumentali stupende.
 
"Non ha più la faccia del suo primo hashish " #caradroga #canzonidrogate che poi ci sarebbe da parlare ore e ore di questa canzone... La Canzone Del Padre
 
Impellitteri - Stand In Line [HD]
Sempre grande Graham Bonnett...Rainbow, Alcatrazz con Malmsteen e Steve Vai, Impellitteri...quanti cantanti pazzeschi c'erano da Coverdale a Ronnie James Dio (e ho nominato i piu famosi)
 
Ciao a tutti, mi sono imbattuto nel sito un po' per caso e l’ho trovato davvero interessante. Cerco un posto dove entrare in contatto con dimensioni della musica che conosco meno o che non esploro abbastanza (tipo varie sfaccettature e sottoculture dell'industria musicale del secolo scorso), e ho avuto la formidabile idea di saltare i preliminari e di lanciarmi subito in una discussione. Quindi, mi scuso in anticipo per il muro di testo che sto per vomitarvi addosso. So che probabilmente avrei dovuto fare il mio ingresso in punta di piedi, ma non sono proprio tipo da fare il novellino silenzioso, quindi eccomi qui con la mia domanda (spero non troppo mal posta).

Mi rivolgo principalmente a chi ha maggiore familiarità con il cosiddetto filone "shoegaze" e affini, ma anche a chi ha delle esperienze più trasversali con lo stile e sue contaminazioni: conoscete esempi dove alla combinazione di accordature alternative, intervalli armonici relativamente meno convenzionali e uso pesante di pedali ed effetti si affianca una cura altrettanto minuziosa nell'ideazione di soluzioni creative e interessanti per la canzone? Ovvero, esempi in cui si pone attenzione a cura del suono e struttura della canzone in modo tale che entrambi gli aspetti siano bilanciati e armoniosi?

Con questo non voglio insinuare che le mie impressioni rispecchino di fatto un limite del genere.

Dopotutto, sono solo delle impressioni che ho accumulato fino a questo punto, ponendo attenzione a un numero esiguo di band e di canzoni. Se siete in disaccordo con la premessa della domanda, sentitevi liberi di riformulare o darmi un vostro pensiero a riguardo, ma i miei ascolti mi portano a trovare carente la musica stessa rispetto all'impostazione, alla densità e alla ricchezza del suono.

Quasi certamente, ulteriori ascolti e tempo di esposizione riveleranno aspetti della musica che mi sfuggono adesso, ma con parti vocali e di chitarra spesso a malapena intellegibili, non riesco a comprendere se il limite è solo mio o se le canzoni sono realmente poco sviluppate (comunque sia, posso contestualizzare meglio in un commento separato).

Mi chiedevo quindi se, con un pochino di direzione ed esempi concreti, potrei trovare qualcosa di musicalmente più compiuto, che avrei davvero voglia di ascoltare più spesso, piuttosto che limitarmi ad apprezzare solo alcuni aspetti della musica.
 
I cancelli della memoria

Maggio 1975.....

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Tool – Forty Six & 2 Lyrics | Genius Lyrics

Un tizio si è svegliato una mattina e ha deciso che 46 & 2 parla di Fortnite e dei Tool che Laggano Online, in cerca del primo Bassista che li ha mollati per Call Of Duty.
 
Alberto Camerini - Rock 'N' Roll Robot (1981)
Iniziamo coi classiconi và
( e che classiconi)